Come cucinare l’amaranto e fare il pieno di proteine e ferro3 min read
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Cos’è l’amaranto?
L’amaranto è un cereale non cereale che fa parte delle graminacee, che io uso spesso. Proviene da una pianta originaria del centro America, dai chicchi commestibili e consumati in modi simili ai cereali. Si presenta in grani minuscoli di un color rosso ruggine, ed è molto ricco anche di fibre, oltre che di proteine di altissima qualità e ferro. Tanto che in India, ai bambini che soffrono di carenze di ferro, spesso vengono inserite nella dieta le foglie di amaranto che ne contengono moltissimo. Contiene un contenuto elevato di lisina e garantisce un ottimo apporto di calcio,fosforo e magnesio. Contiene il doppio del calcio del latte vaccino. Contiene, inoltre, vitamine dei gruppi B e C, acido aspartico, arginina, serina, alanina e acido glutammico e molte altre sostanze utili e nutrienti per il nostro organismo.
Insieme a mais e quinoa, era considerato l’alimento fondamentale per Aztechi e gli Incas. E oggi è coltivato a scopo commerciale in Messico, SudAmerica, Stati Uniti, Cina, Polonia ed Austria*.
L’amaranto è anche senza glutine perciò adatto a chi soffre di celiachia, a chi ha problemi intestinali, ma anche ai bambini durante lo svezzamento. Una volta cotto produce una sostanza gelatinosa ricca di mucillagini che aiuta il transito intestinale. Ha un gusto gradevole che piace anche ai bambini, molto simile a quello degli spinaci. Inoltre, se inserito nella dieta regolarmente è un buon alleato dell’intestino, del colon e del sistema immunitario.
Come cucinare l’amaranto?
Innanzitutto per la mia piccola Giulia Celeste preparo i pop corn, non ci crederete, ma scaldandolo in padella l’amaranto scoppietta come il comunissimo mais.
Non va abbinato mai ad altri alimenti con proteine animali, come ad esempio le uova o i latticini e in generale alimenti ricchi di proteine. Lo lavo sempre molto bene e lo cuocio in acqua bollente per quasi un’oretta.
Solitamente lo uso per preparare insalate, zuppe, crocchette (tutte le crocchette sono il cibo preferito di mia figlia), sformati, dolci e lo associo al riso per dare più croccantezza al piatto, oppure all’orzo ed al farro per addolcirli.

Come cuocere l’amaranto
Ingredienti:
- 1 parte di amaranto (io ne prendo ad esempio 250 g)
- 2 parti di acqua (quindi 500 g)
- Un cucchiaino di sale marino integrale
Lavare l’amaranto sotto abbondante acqua corrente e cuocere 20 minuti in pentola a pressione (si intende 20 minuti di fischio della pentola) o 40 minuti nella pentola tradizionale. Non mescolarlo e lascialo riposare per 10 minuti dopo la cottura, a pentola coperta, per permettere ai chicchi di gonfiarsi. Vi lascio anche due ricette veloci: uno snack barretta energetica a base di amaranto soffiato e una zuppa di amaranto e lenticchie rosse.
*Fondazione Slow Food per la Biodiversità ONLUS in collaborazione con DiSTAM – Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari e Microbiologiche dell’Università degli Studi di Milano, 2004.
Luca Bertieri
Articolo davvero interessante - mi hai aperto un mondo!
Antonella Di Leo
Ne sono felice! provalo e fammi sapere!
Luca Bertieri
Ho fatto una zuppa, con un po' di legumi - a dire il vero - ma anche del riso selvatico per arrotondare la proporzione carboidrati/proteine. E devo dire che il sapore è molto buono! Cercherò di inserirlo nella mia cucina anche se è un po' laborioso...ne vale la pena.
Luca Bertieri
Eccola: http://instagram.com/p/mSVRZdiWV0/
mariapia
hai scritto di cuocerlo 20 min in pressione e dopo 40 min in pentola tradizionale....forse devi correggere le istruzioni!
Stefania Cardinale
Grazie MariaPia, era o l'uno o l'altro.
Antonella Di Leo
Se leggi bene mariapia è scritto che si può cuocere in due modi. O in pentola a pressione per 20 minuti oppure 40 minuti in pentola tradizionale!