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Come cucinare l’amaranto e fare il pieno di proteine e ferro

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Ridurre il consumo di carni rosse, è risaputo che può far solo bene alla salute e all’ambiente. Ma come fare se, come me, si è tendenzialmente carenti di ferro oppure se, come per i bambini, si ha il bisogno di una buona dose di proteine per crescere? Oggi impariamo che l’amaranto è un ottimo sostituto della carne. Si può assumere più ferro e proteine inserendo nella propria dieta questo non-cereale.

Cos’è l’amaranto?

L’amaranto è un cereale non cereale che fa  parte delle graminacee, che io uso spesso. Proviene da una pianta originaria del centro America, dai chicchi commestibili e consumati in modi simili ai cereali. Si presenta in grani minuscoli di un color rosso ruggine, ed è molto ricco anche di fibre, oltre che di proteine di altissima qualità e ferro. Tanto che in India, ai bambini che soffrono di carenze di ferro, spesso vengono inserite nella dieta le foglie di amaranto che ne contengono moltissimo. Contiene un contenuto elevato di lisina e garantisce un ottimo apporto di  calcio,fosforo e magnesio. Contiene il doppio del calcio del latte vaccino. Contiene, inoltre, vitamine dei gruppi B e C, acido aspartico, arginina, serina, alanina e acido glutammico e molte altre sostanze utili e nutrienti per il nostro organismo.

Insieme a mais e quinoa, era considerato l’alimento fondamentale per Aztechi e gli Incas. E oggi è coltivato a scopo commerciale in Messico, SudAmerica, Stati Uniti, Cina, Polonia ed Austria*.

Pianta dell’amaranto

L’amaranto è anche senza glutine perciò adatto a chi soffre di celiachia, a chi ha problemi intestinali, ma anche ai bambini durante lo svezzamento. Una volta cotto produce una sostanza gelatinosa ricca di mucillagini che aiuta il transito intestinale. Ha un gusto gradevole che piace anche ai bambini, molto simile a quello degli spinaci. Inoltre, se inserito nella dieta regolarmente è un buon alleato dell’intestino, del colon e del sistema immunitario.

Come cucinare l’amaranto?

Innanzitutto per la mia piccola Giulia Celeste preparo i pop corn, non ci crederete, ma scaldandolo in padella l’amaranto scoppietta come il comunissimo mais.

Non va abbinato mai ad altri alimenti con proteine animali, come ad esempio le uova o i latticini e in generale alimenti ricchi di proteine. Lo lavo sempre molto bene e lo cuocio in acqua bollente per quasi un’oretta.

Solitamente lo uso per preparare insalate, zuppe, crocchette (tutte le crocchette sono il cibo preferito di mia figlia), sformati, dolci e lo associo al riso per dare più croccantezza al piatto, oppure all’orzo ed al farro per addolcirli.

@ orphanjones

Come cuocere l’amaranto

Ingredienti:

  • 1 parte di amaranto (io ne prendo ad esempio 250 g)
  • 2 parti di acqua (quindi 500 g)
  • Un cucchiaino di sale marino integrale

Lavare l’amaranto sotto abbondante acqua corrente e cuocere 20 minuti in pentola a pressione (si intende 20 minuti di fischio della pentola) o 40 minuti nella pentola tradizionale. Non mescolarlo e lascialo riposare per 10 minuti dopo la cottura, a pentola coperta, per permettere ai chicchi di gonfiarsi. Vi lascio anche due ricette veloci: uno snack barretta energetica a base di amaranto soffiato e una zuppa di amaranto e lenticchie rosse.

*Fondazione Slow Food per la Biodiversità ONLUS in collaborazione con DiSTAM – Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari e Microbiologiche dell’Università degli Studi di Milano, 2004.

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