Zaru soba: come cucinare i vermicelli nipponici2 min read

26 Febbraio 2014 Cucina -

Zaru soba: come cucinare i vermicelli nipponici2 min read

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[divider scroll_text=”Veg à porter: cucina giapponese”]
Vi capita mai di essere colti da una voglia irrefrenabile di un piatto tipicamente estivo nel cuore dell’inverno?

A me proprio qualche giorno fa è successo con la zaru soba, la variante fredda dei vermicelli di grano saraceno nipponici: è in questa semplicissima ricetta che si gustano meglio la consistenza e il sapore della soba ed è così che la mia voglia è maggiormente appagata.

@LaMenta3
Soba @LaMenta3

 

Andiamo a preparare la soba e il men-tsuyu, la salsa che tradizionalmente la accompagna.

Ricetta della Zaru Soba (Vermicelli nipponici)

Necessario per 2 persone

  • 150 g di soba (vermicelli)
  • 1/4 di foglio di alga nori
  • 1 cucchiaino di olio di sesamo
  • gomasio
  • salsa di soia
  • mirin (liquore)
  • sake
  • wasabi (opzionale)
  • 1/2 porro a rondelle (opzionale)

Preparazione

  1. Prepariamo lo tsuyu semplicemente unendo 1/2 bicchiere di salsa di soia a 1/2 di bicchiere di mirin (liquore delicato ad uso culinario) e aggiungendoci un cucchiaio di sakè. Questa è la versione base dello tusyu. Solitamente si mettono a disposizione a parte del wasabi e delle rondelle di porro che chi vuole aggiunge nella sua ciotolina di tusyu.
  2. Con attenzione facciamo passare il nostro foglio di alga nori sopra il fuoco di cottura, per renderla più croccante, e la tagliamo a striscioline con un coltello.
  3. Facciamo bollire in una pentola capiente approssimativamente 2 litri di acqua non salata. Inseriamo la soba, abbassiamo la fiamma al minimo e lasciamo sobbollire per 5 minuti o quanto riporta la confezione della soba che abbiamo comprato. Non deve essere “al dente” come i nostri spaghetti, ma non deve assolutamente diventare collosa.
  4. Trascorso il tempo di cottura, scoliamo i vermicelli e, violentando la nostra italianità, li sciacquiamo abbondantemente sotto dell’acqua fredda corrente o in una bacinella con acqua e ghiaccio fino a quando l’acqua non scorrerà limpida e la soba non sarà completamente raffreddata. A quel punto la tamponiamo e ci aggiungiamo 1 cucchiaino di olio di sesamo, per fare in modo che i vermicelli non si incollino tra loro, prima di passarla generosamente in un piatto precedentemente riempito di gomasio.
  5. Con la rotazione delle bacchette creiamo dei “nidi” di soba da adagiare su un piatto, idealmente contenente una stuoietta di bambù, e cospargiamo con alga nori. Instagrammiamo con l’hashtag #vegetarianocasual per crearmi scompensi emotivi.

@naan
@naan

La zaru soba si consuma intingendo ogni “forchettata” (bacchettata suona male) nella ciotolina con lo tsuyu prima di portarla alla bocca.

Buon appetito!

Foto in copertina | @WordRidden

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Mercante di parole giramondo. Mentre si dedicava allo studio delle humanae litterae nascosto dentro una giara di rupie, è naufragato sulle coste dell’arcipelago giapponese dov’è scampato alla morte venendo colpito in testa da un funghetto 1UP. Ha divorziato dai carboidrati complessi e benché si possa pensare che sia pigro, tecnicamente è solo impostato in modalità risparmio energetico perché mangia solo cibo ipocalorico.
1 Commenti
  1. Phil

    Ma che buoni!! Non lo ricordavo! E se sono venuti buoni cucinati da me...

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