X Factor 10 live: we move the system60 min read

16 Dicembre 2016 Cultura -

X Factor 10 live: we move the system60 min read

Reading Time: 41 minutes

live 5

X Factor 10 quinta serata live: Loomy l'immortale
@xfactor.sky.it/

X-Factor riparte in sordina: si apre con una manche che consiste in quindici minuti puliti puliti di esibizioni, senza alcuna interruzione o commenti, solo musica e canzoni.

Passiamo in pochi secondi dai Nine Inch Nails (fino a ieri probabilmente sconosciuti al pubblico televisivo) a The O.C. e gli Imogeon Heap di Hide&Sick (con una Roshelle un filino troppo ad effetto); poi ancora dai versi di Luigi Tenco a quelli di John Mayer e dei Beatles.

Ci si accompagna pian pianino lungo la via della conciliazione dopo il movimentato finale a sorpresa della scorsa settimana, anche se c’è chi ha ben scolpito il trauma nella psiche e fatica a superarlo:

A meno che qualcuno non decida di auto eliminarsi

– dice Cattelan, introducendo i ragazzi. (Me l’hanno turbato, ‘sti stronzi dei Daiana Lou).
Riparte in sordina e guarda al passato. Che voglio dire? Che, come in una profezia, a X-Factor sembra che la storia si ripeta. L’anno scorso, al quinto Live, Fedez se la menò con uno dei suoi ‘’Siamo i primi ad arrivare ancora integri così avanti nella competizione”. Quella stessa sera, i Landlord (band della sua squadra) finirono al clamoroso ballottaggio con Giò Sada, che poi si rivelò il tanto osannato (soprattutto da me) vincitore dell’edizione.

Così quest’anno: Fedez se la mena e finisce che Caterina va al clamoroso ballottaggio con Eva.

Ovviamente (e finalmente), Caterina esce. E va benissimo così, se non fosse che prima di tutti deve uscire Loomy. Che è diventano un po’ il Ciro di Marzio di X-Factor: l’immortale (ma molto molto molto meno affascinante), quello che non piace a nessuno ma riesce sempre a salvarsi in corner. Inspiegabilmente.
https://twitter.com/Den93R/status/801919032509288448

Inspiegabile soprattutto sulla base delle esibizioni della seconda manche, a tema ‘’riarrangiami tutta’’.
(Occhio però, che il passo da trovata super originale a cagata pazzesca è brevissimo.)

Indovinate chi inciampa? Bravissimi, avete indovinato: è Arisa, che assegnando al suo pupillo Renato Rascel che ‘’bestemmia’’ coi Chemical Brothers supera anche le più improbabili assegnazioni di Morgan negli anni che furono.

Questi sono giorni tristi per la musica: circa 25 anni fa moriva Freddie Mercury. Di certo l’esibizione di Loomy non l’ha tirata su. Per cui lei continua a provarci, con una lectio magistralis sull’origine del rap: deriva dalla filastrocca. Ed io comincio a temere che la prossima volta Loomy ci canti della bella lavanderina che lava i fazzoletti (per i poveretti della città/ della città / della città).

Arisa ci insegna anche un’altra cosa: che il blasting non è bullismo, perché è meritato. Blastare vuol dire deridere e umiliare usando il sarcasmo nei confronti di una persona. Chi usa il sarcasmo, generalmente, è Mauel. E chi subisce, generalmente, è Arisa. Ed è tutto meritato e meraviglioso.

A inaugurare queste esibizioni riarrangiate, comunque, è Roshelle: la voce è pazzesca e il canto perfetto, lei appare un po’ ingessata e, sicuramente, sempre più nuda. E, in effetti, reggere il confronto con Rihanna non verrebbe facile a nessuno, ma c’azzecca veramente poco l’outfit aggressive con la versione tip-tap di Umbrella. L’impressione generale è quella di essere in una puntata di Glee, però le si vuol bene e, in segreto, speriamo tutti di vederla sabotare la storia di Fedez con la Ferragni.

La verità è che ci avviciniamo lentamente alla semifinale e, soprattutto, agli inediti, ed io vi prego di non sprecare questa possibilità. Fate come me: spendete tutti i voti a disposizione per Andrea Biagioni (ciao ciao imparzialità, mi sono innamorata anche quest’anno). Anche perché: che gran figata di esibizione ha fatto? Si cala, contro ogni previsione, nel super mega successo Uptown Funk di Bruno Mars reloaded in chiave jazz senza perturbare il suo carattare black: con Biagioni si vola.

Lo stesso vale per i Soul System, come al solito non c’è storia: siamo tutti #witheniggas e loro sono bravi, divertenti e coinvolgenti. Perennemente in comfort zone perché accomodanti e non accomodati. Come con gli ospiti internazionali, con i Soul System tocca alzarsi dal divano e muovere il culo. Ogni giorno di più si rinsalda in me una convinzione: meno male che i Jervis hanno cambiato idea.

Gaia, invece, ammalia con Lean On e l’outfit vedo-non vedo. Quest’anno Fedez ha il repertorio musicale di un adolescente senza il WiFi e continua a riproporre le stesse canzoni assegnate nei due anni precedenti da lui o dai suoi colleghi. Ma nonostante questo, Lean On a Gaia viene meglio rispetto ai Moseek e, nel nuovo groove, è anche più bella dell’originale. Bella e brava, mette d’accordo tutti i giudici. Spoiler: secondo me l’anno prossimo Soler farà un nuovo tormentone estivo che, guarda caso, si chiamerà Gaia. Ma attenzione: se la contenderà con uno dei tre vecchietti de Il Volo, un marpioncino che vuole far sapere a tutti cosa ne pensa.

Spero non le porti sfiga. Le ultime due ad esibirsi sono state proprio quelle finite al ballottaggio. Caterina molleggia e sorride sulle note di Avicii reloaded negli anni 60. Lo sanno tutti che c’è lo scontro finale che l’aspetta dietro l’angolo, pure lei. Solo che nessuno, ma proprio nessuno, si aspettava al suo fianco Eva. La sua esibizione, ci ha lasciati esterreFactor: soprattutto per la scenografia psichedelica. Lei è letteralmente adorabile ed il reloaded di Bob Marley le calza a pennello. Ma l’ultimo scontro s’ha da fare, pur essendo scontato l’esito.

Lo scontro finale e la profezia: la storia si ripete. Occhio però, che la profezia potrebbe volerci suggerire che Eva vincerà questa decima edizione di X-Factor. Come Giò Sada l’anno scorso. Io ho già in mente come andrà: la finale sarà tutta al femminile, forse anche il podio. E quarto posto ai Soul System. Ma noi vogliamo gli inediti e soprattutto vogliamo l’inedito di Biagioni supervisionato da Manuel. Per cui vi prego: fate fuori Loomy.

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Da biologa pentita, procedo in direzione contraria al buon senso e mi rifugio a Milano per studiare Scienze della Comunicazione, dopo anni di vagabondaggi alla ricerca della pace interiore. Così, la riscopro nella Tequila, nei concerti al Magnolia, nelle canzoni coi finali tristi, nelle newsletter di Rockit e nelle pagine del Rolling Stone. Adoro ossessivamente X-Factor e odio il fatto che Sanremo coincida con la sessione invernale.
4 Commenti
  1. dav1de

    Una domanda per Annalì: pensi che la differenza tra i giudici che ritieni più preparati (Manuel e Fedez) e meno (Arisa, Soler) penalizzi il programma?

  2. Annalisa Ruggiero

    Nonostante il fatto che la totale incapacità di Arisa e di Soler stimoli e metta in luce la parte migliore degli altri due, direi proprio di sì: il programma ci perde in credibilità. Ma quelli penalizzati veramente saranno i ragazzi delle due squadre (Uomini Under25 e Band) a cui toccherà risplendere di luce propria o, in alternativa (vedi Diego Conti e Les Enfants), sopperire miseramente alle insulse e mediocri scelte del giudice. :)

  3. Touch

    Articolo con un bel ritmo ma "fatta a posta" mi ha bruciato il router.

    • davide

      Grazie Touch, correggiamo. E ci auguriamo il tuo router si sia aggiustato ;)

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