X Factor 10 live: we move the system60 min read

16 Dicembre 2016 Cultura -

X Factor 10 live: we move the system60 min read

Reading Time: 41 minutes
X Factor 10 live: è tempo di finale
@xfactor.sky.it/

A X-Factor 2016 è tempo di finale. I finalisti, come al solito, sono quattro: Roshelle e Gaia per la squadra di Fedez, i Soul System di Alvaro Soler ed Eva per la squadra di Manuel Agnelli. Tutti hanno conosciuto e sperimentato sulla propria pelle il brivido del ballottaggio. Tutti a parte i Soul System. Ciò vuol dire che i ragazzi veronesi possono contare su un bacino di voti molto molto molto ampio. Ma abbastanza ampio quanto quello di Fedez? Ecco, secondo me no. Per cui io lo dico: vorrei tanto che vincessero o Eva o i Soul System, ma vincerà una tra Gaia e Roshelle.

L’ego di Fedez crescerà sempre di più, la Ferragni invaderà il nostro Instagram con le sue foto perché sarà una vittoria anche un po’ sua, Soler verrà riconfermato anche per l’anno prossimo perché i Soul System sono una bomba e Manuel soffrirà, dando il via ad una infinita tiritera di indecisione sul rimanere o meno come giudice anche in futuro. Ari, come da due settimane a questa parte, non pervenuta.

Eccoci qui a tirare le somme, perché arrivare alla fine, quest’anno, non è stata cosa facile. Le continue inversioni di rotta, le polemiche pesanti, gli immancabili inneggi al complotto e il fasto indiscutibile della precedente edizione non hanno reso semplice lasciarsi andare alle facce nuove dei giudici e dei concorrenti. Tra alti e bassi, ecco tutto ciò che ricorderemo di questa decima edizione:

I giudici: i vecchi, i nuovi e i ritorni

Mai come quest’anno sono stati loro a dominare la scena: la nuova giuria, composta da Manuel Agnelli, Arisa, Alvaro Soler e Fedez, ha fatto parlare tanto di sé, talmente tanto da essere addirittura annoverata come la peggiore giuria di sempre (piano, penso: non c’è niente e nessuno peggiore di Anna Tatangelo alla quarta edizione di X-Factor). C’è da dire, però, che nemmeno io posso nascondere il fondo di verità che, inevitabilmente, c’è dietro queste affermazioni: a stento, ne siamo usciti salvi. Salvi dalle pessime assegnazioni, prive di ogni logica e/o riflessione mirata, salvi dalle strategie imbarazzanti, salvi da un’Arisa totalmente fuori contesto. L’esperienza nelle scorse stagioni non le è stata d’insegnamento: le scelte discutibili, l’essere permalosa, la poca originalità nei commenti, come sempre accaduto, da Simona Ventura fino a Skin, si scontano puntualmente durante i Live. Arisa passa da giudice a spettatrice con ben venti giorni di anticipo sulla fine della trasmissione. Lo stesso rischio riesce, sul filo del rasoio, a scamparlo Soler, che è stato senza ombra di dubbio il giudice più sfortunato della storia di X-Factor. Parte un po’ in sordina, subisce le personalità forti di Fedez e Manuel ed una serie di sfighe eclatanti (con le rinunce prima dei Jarvis, poi dei Diana Lou), ma si riprende e ci guadagna in sicurezza grazie soprattutto ai Soul System, che sono la luce dei suoi occhi. Non escludo il ritorno, per niente. Poi ci sono Fedez e Manuel, che vogliono vincere a tutti i costi e che, per raggiungere questo obbiettivo, hanno tirato fuori anche le loro parti peggiori, qualche volta esagerando.

La sbronza di Arisa

Se nella tazza sul bancone che ha accompagnato Morgan per sette lunghi anni c’era vodka e redbull, chissà cosa nascondeva quella di Arisa. L’opening della decima edizione di X-Factor è stato indimenticabile anche per questo: Arisa era completamente sbronza. Il confine fra il ‘ci è’ e il ‘ci fa’ per la cantante Arisa è una linea molto molto sottile: ha sempre giocato a fare la ‘sbroccata’. O forse no, è proprio sbroccata di suo, grazie a una dote naturale. In ogni caso, se alla depravazione si accompagna un contributo alcolico il risultato è ridicolo: umore altalenante, palpebra calante, cinguettii vocali. Smaltita la sbronza, ha confessato i suoi peccati su Facebook. E sì, aveva bevuto.

I Soul System

Quella dei Soul System è una delle storie più belle che questo programma ha visto passare davanti sugli schermi. Scartati agli Home visit, l’ultimissima fase delle selezioni, ci erano rimasti male. Malissimo. Sono stati ripescati poco dopo, quando i Jarvis hanno rinunciato al posto. Così, arrivano dritti dritti in finale, con una collezione di esibizioni pazzesche, un inedito ben piazzato e senza nemmeno passare per un ballottaggio, contando sulla simpatia di tutti: loro grandi sostenitori, oltre ad Alvaro Soler che, in verità, gli deve tutta la sua dignità, sono Mara Maionchi e Giò Sada.

Cranio Randagio

Vittorio Bos Andrei, in arte Cranio Randagio, era una rapper romano di 22 anni. Si era presentato ai casting di X-Factor lo scorso anno, piacendo tanto ai giudici per la sua schiettezza e scartato, poi, nelle fasi finali delle selezioni da Mika. Chi ha familiarità con questo talent sa che capita spesso di appassionarsi ai ragazzi che vi partecipano, di seguirli, di diventarne fan. Di tanto in tanto ci si dimentica di loro: il supporto resta un mi piace piuttosto velato su un post su Facebook. Cranio Randagio è stato uno di quei ragazzi, uno dei tanti che è passato in uno di quei fantomatici talent e che, circa un mese fa, è morto. Sky ed i ragazzi di X-Factor 2016, insieme con tutti quelli della scorsa edizione che lo hanno conosciuto e con lui hanno condiviso momenti importanti, gli hanno dedicato una parentesi dello show, ricordandolo con una coreografia semplice ed elegante e con una sua canzone, Petrolio.

Lo Stra-Factor

Mara Maionchi ed Elio questa volta si presentano in una versione estremamente divertente: tornano in veste di giudici ma a “Stra-Factor”, una parodia di X-Factor dove vengono presentati i talenti incompresi scartati nelle audizioni degli anni passati. Anche loro, i 12 concorrenti più bizzarri, si sfidano sul palco più ambito d’Italia: tra loro, ritroviamo così i Van Hautens di Giovanni Rana, Marcello Cannavò e la sua Dani Oh, Santino Scardamone e, soprattutto, Cecco e Cipo, proclamati vincitori lo scorso Giovedì e che, con un sacco di piacere (che mi porto dietro dalle audizione del 2014) rivedremo il giorno della Finale sul supermega palco del Forum di Assago.

Manuel Agnelli che insulta la gente

Sono qua per disturbare

aveva detto. E lo ha fatto. Con la sua espressione perennemente infastidita e irritata ed i giudizi sarcastici e taglienti che non hanno risparmiato nessuno, Manuel Agnelli è stata una rivelazione per chi non lo conosceva e grande motivo di orgoglio per chi invece lo seguiva già da tempo. È un outsider, uno che c’entra poco con il mondo patinato e lezioso della televisione, che non sopporta e non lo nasconde. Ma è genuino e non si pone il problema di dire o fare cose accattivanti per ottenere il giudizio delle persone, finendo addirittura per personificare la Monnalisa o, peggio, per andare in discoteca a Milano con quei tamarri di Fedez e Alvaro Soler.

Loomy: the revenant

Ci voleva una canzone di Brunori Sas per farlo uscire. Duecento ballottaggi, il giudice peggiore della storia, salvataggi clamorosi, giudizi spietati, assegnazioni paurose non lo hanno fermato. Secondo me anche lui si voleva fuori, perché il clima intorno a lui si era fatto davvero pesante. Loomy è stato definito anche lui, come Manuel, un outsider. Quello che non c’entra niente con gli altri, ma disturba e piace per quello. Per me si è trattato di uno che ha avuto a lungo la luna nel segno ma, dopo aver desiderato a lungo la sua eliminazione, ci tengo a precisare che, pur facendomi cagare sotto ogni aspetto musicale esistente al mondo, l’ho stimato tanto per la tenacia e la cazzimma: la sua storia a X-Factor passerà agli annali di Annalì.

L’autoeliminazione dei Daiana Lou

I Daiana Lou sono arrivati ai Live di X-Factor apparentemente senza troppi sforzi, se non quello di cedere alla regola più comune e sicuramente discutibile della tv: quella di raccontare le loro disgrazie e disavventure. Tutto molto bello, finché a una certa si svegliano da un sonno lungo quattro settimane e dicono che X-Factor non fa per loro, che non sono felici dietro quelle telecamere e immersi in un mondo che mescola le tragedie con le patatine. E se ne vanno, come se loro non fossero quello stesso mondo, come se avessero realizzato all’improvviso di essere quelli che la Tv non solo non la guardano, ma nemmeno la comprano. Se ne vanno facendo una pessima figura e con una lezione moralista di cui nessuno sentiva il bisogno.

Opening con Robbie Williams

Un’apertura spettacolare per il terzo Live Show: tutti i concorrenti di X Factor 2016 aprono la puntata con un medley di Angel e Feel, due tra i pezzi storici della star inglese Robbie Williams. Una cosetta da niente, no?

L’arena è pazzesca, gigantesca, i concorrenti molto bravi, è tutto molto interessante e devo dire che l’ho trovato molto meglio dell’X Factor britannico. Ho abbracciato Arisa, è stato un buon abbraccio, so che fa dei buoni dischi, ma mi sono abbracciato più con Cattelan, mi piace più lui

il giorno dopo ha lasciato questa dichiarazione, a dimostrazione del fatto che in pochi minuti ha capito come vanno le cose a X-Factor molto più velocemente lui di tutti quelli che seguono il programma da anni. Altro dettaglio divertente: una tizia del pubblico, durante l’esibizione, gli ha pesantemente palpato il culo. E lui non ha fatto una piega. Un grande.

La finale al Mediolanum Forum di Assago

L’imponente spettacolarizzazione dell’evento continua a dare i suoi frutti. Anche quest’anno a X-Factor si è calcato pesantemente la mano su grandiose scenografie, che non hanno solamente fatto da sfondo allo show, ma hanno accompagnato anche le performances degli ospiti, dei concorrenti e l’ingresso dei giudici. Qualcosa a cui gli show delle reti generaliste non sono abituati e che forse in questi anni è stata proprio la carta vincente dell’X Factor targato Sky, che ha reso il talent un vero e proprio evento televisivo. Ma, come se non fosse mai abbastanza, la spettacolarizzazione del programma si fa esponenziale per la Finale al Mediolanum Forum di Assago: pare che rimarremo letteralmente a bocca aperta.

Come ogni anno, la finale spicca anche per la grandezza (o presunta tale) dei suoi ospiti: i primi due nomi diffusi sono stati quelli di Giusy Ferreri e Baby K. Che culo. Fortunatamente però Il Forum accoglierà anche la voce di Carmen Consoli, di Giorgia e di Ligabue. E dei Clean Bandit che, dall’alto del loro Grammy Award messo in saccoccia, non sono male.

Pronostico sulla finale: il podio di X Factor 2016

1) Primo posto per Gaia, piuttosto meritato.
2) Secondi i Soul System, a conferma del fatto che, se arrivano alla finale, le band a X-Factor arrivano seconde.
3) Terza Roshelle, che piace tanto ma non quanto la sua compagna di squadra.
4) Quarta Eva, che è la più forte di tutti ma non vincerà.

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Da biologa pentita, procedo in direzione contraria al buon senso e mi rifugio a Milano per studiare Scienze della Comunicazione, dopo anni di vagabondaggi alla ricerca della pace interiore. Così, la riscopro nella Tequila, nei concerti al Magnolia, nelle canzoni coi finali tristi, nelle newsletter di Rockit e nelle pagine del Rolling Stone. Adoro ossessivamente X-Factor e odio il fatto che Sanremo coincida con la sessione invernale.
4 Commenti
  1. dav1de

    Una domanda per Annalì: pensi che la differenza tra i giudici che ritieni più preparati (Manuel e Fedez) e meno (Arisa, Soler) penalizzi il programma?

  2. Annalisa Ruggiero

    Nonostante il fatto che la totale incapacità di Arisa e di Soler stimoli e metta in luce la parte migliore degli altri due, direi proprio di sì: il programma ci perde in credibilità. Ma quelli penalizzati veramente saranno i ragazzi delle due squadre (Uomini Under25 e Band) a cui toccherà risplendere di luce propria o, in alternativa (vedi Diego Conti e Les Enfants), sopperire miseramente alle insulse e mediocri scelte del giudice. :)

  3. Touch

    Articolo con un bel ritmo ma "fatta a posta" mi ha bruciato il router.

    • davide

      Grazie Touch, correggiamo. E ci auguriamo il tuo router si sia aggiustato ;)

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