X Factor 10 live: we move the system60 min read
Reading Time: 41 minutesÈ tutto vero: i Soul System hanno vinto la decima edizione di X-Factor Italia. Si rompe -finalmente- la maledizione lanciata alla prima edizione da una Giusy Ferreri che non aveva preso benissimo la vittoria degli Aram Quartet. Si rompe la maledizione ‘Toto Cutugno’ per cui si arrivava sempre secondi: i Bastard Sons of Dioniso, i Moderni, gli Urban Strangers. Ci voleva Alvaro Soler? No. Ci volevano i Soul System.
È la storia più bella del mondo. È la finale più tenera di sempre, a prova di cuori sensibili. È una favola: da esclusi agli Home Visit da parte di un Alvaro Soler, un po’ ingenuo, alla vittoria di X-Factor. La rinuncia dei Jarvis, con tanto di valanghe di critiche inutili, ha portato al loro ripescaggio e ha inaugurato una bellissima avventura durante la quale questi 5 ragazzi e il loro inedito “She’s like a star” sono riusciti a conquistare pubblico, giudici e palco del talent di Sky. E ad attenderli, in primavera, ci saranno due bei concerti con Alvaro Soler. Non sarà un sogno né il massimo delle ambizioni per il cantante medio italiano, ma Alvaro glielo annuncia dal nulla e loro si sciolgono di gioia quando se lo sentono dire.
We move the system
se lo ripetono prima di ogni esibizione.
E cazzo se ci riescono: il palco del Mediolanum Forum di Assago se lo mangiano, come se niente fosse. E noi ‘finalmente muoviamo il culo’, dice Fedez. Jiggy, David, Alberto, Leslie e Joel si lasciano dietro le altre finaliste: Gaia (arrivata seconda), Eva (terza classificata) e Roshelle (quarta) tutte particolarmente belle, brave, preparate e sicuramente meritevoli di vincere. L’epilogo ci ha lasciato il sorriso. La finale ci ha lasciato senza fiato: come al solito Sky non bada a spese, e ogni anno riesce a fare sempre meglio. Lo spettacolo è tanto inaccessibile quanto magnifico, sempre più tecnologico e sempre più bello. Più tutto. Ma lo spettacolo è servito, ora possiamo tornare alle nostre patetiche vite.
Perché la verità è che X-Factor magari non fa bene ad Arisa e a i suoi nervi, ma di sicuro fa bene alla musica e a noi che l’ascoltiamo: nel deserto dell’offerta televisiva, quantomeno in Italia, X-Factor è uno dei pochi programmi ben fatti e studiati, che mette in circolo mediamente una buona musica, unendola a un prodotto televisivo di qualità. È un programma per emergenti: non ci troveremo dentro un David Bowie. La speranza, però, è che venga fuori qualcosa di buono: musica, non quella ricercata finemente, non quella elaborata e pretenziosa ma nemmeno quella di merda. La notorietà, in ogni caso, è vacua e sfuggente un po’ per tutti. Io auguro il meglio ai Soul System perché, di sicuro, hanno dimostrato di saper fare roba buona. Il successo, poi, non dipende solo da questo. Così, eccoci arrivati alla fine: io e Ale Cattelan vi confermiamo che ci siamo anche nel 2017. All’anno prossimo!
Chi sono i Soul System
I Soul System sono 5 ragazzi, tutti nati e cresciuti tra Verona e Brescia, ma di origini ghanesi (ad eccezione di Alberto). Si sono conosciuti molti anni fa frequentando proprio le comunità ghanesi ed evangeliche, ma solo da un anno si sono uniti a formare una band. È evidente infatti la loro passione per la musica in generale, trasmessa anche dalle origini africane. Il loro stile musicale spazia tra hip hop, r’n’b, soul e pop. Il loro motto è “we move the system”: il loro obiettivo è infatti quello di smuovere il sistema, proprio grazie alla loro musica. La band veronese ha superato anche l’ultimo ostacolo raggiungendo un risultato impensabile, considerando come era iniziata la loro avventura. Non i giudici, ma il pubblico sempre dalla loro parte. L’inedito ”She’s Like a Star” composto da loro e Antonio Filippelli, producer e ancora di salvezza di Soler, grande groove e ottimo mix di rap di Don Jiggy e parte melodica cantata da Leslie, orecchiabile fin dal primo ascolto. Sanno tenere il palco. Eccome.
dav1de
Una domanda per Annalì: pensi che la differenza tra i giudici che ritieni più preparati (Manuel e Fedez) e meno (Arisa, Soler) penalizzi il programma?
Annalisa Ruggiero
Nonostante il fatto che la totale incapacità di Arisa e di Soler stimoli e metta in luce la parte migliore degli altri due, direi proprio di sì: il programma ci perde in credibilità. Ma quelli penalizzati veramente saranno i ragazzi delle due squadre (Uomini Under25 e Band) a cui toccherà risplendere di luce propria o, in alternativa (vedi Diego Conti e Les Enfants), sopperire miseramente alle insulse e mediocri scelte del giudice. :)
Touch
Articolo con un bel ritmo ma "fatta a posta" mi ha bruciato il router.
davide
Grazie Touch, correggiamo. E ci auguriamo il tuo router si sia aggiustato ;)