Guida al Tour 2015: il migliore di sempre, o quasi9 min read
Reading Time: 7 minutesNAIRO QUINTANA, 25 anni, Movistar
Combita si trova in Colombia, a 3mila metri di quota. Papà Quintana chiama il piccolo Nairo in disparte:
Siete in cinque, i soldi per pagare l’autobus a tutti per andare a scuola non li ho. Tu andrai con questa.
Una mountain bike usata, venti chili. Poco più della metà dei chilometri che Nairo deve fare per andare a scuola: sedici all’andata e sedici al ritorno, una volta in salita e l’altra in discesa. Ogni giorno, tutti i giorni. Inizia tutto con una fatica quotidiana. E con chissà quanti giorni di assenza.
Un colombiano non ha mai vinto il Tour de France, la Grande Boucle, o chissà come lo chiamano, in Colombia, i connazionali matti per quell’indios faccia di cuoio. Nairo ha 25 anni e il Giro 2014 in tasca. Non altissimo: 167 centimetri (e 59 kg). Nel 2013 Parigi l’ha vista dall’alto ma senza ubriacarsi di Champagne: secondo dietro Froome, a 4’20”.
Questa stagione si è preso la Tirreno-Adriatico a marzo. Poi Giro dei paesi baschi (4°), Freccia Vallone (76°), Liegi (83°), Romandia (8°) e infine Route du Sud, a giugno, secondo a 17” da Alberto Contador. Nel 2015 ha collezionato 36 giorni di gara e 5.245 chilometri.
Al Tour si difenderà in una crono d’apertura non proibitiva e nella cronosquadre di Plumelec (28 km alla nona tappa), dove chiederà scudo agli specialisti Movistar del tic-tac, i campioni nazionali Adriano Malori e Alex Dowsett, quest’ultimo ex primatista dell’Ora. Poi aspetterà le grandi salite. E allora forse ricorderà i giorni della scuola, ma non quelli di assenza.
Beppe Ruggiero
Manca solo un pronostico, Eugenio. Io sono davvero combattuto. Se Contador non avesse già corso e vinto il Giro andrei su di lui. Ma l'incognita è pesante. Azzarderei Quintana.
Fabio Colombo
Complimenti per il pezzo. Io tifo Quintana, anche se apprezzo tutti e quattro (meno Froome). Temo che Contador possa non reggere (avvisaglie anche a fine Giro)
dav1de
Vedo favorito Contador, spero nella doppietta di Nibali o nell'exploit di Quintana (solo perché è colombiano, ovvio).