Strane angurie di lusso dal Giappone: variopinte e sconfortanti6 min read

18 Giugno 2014 Cucina -

Strane angurie di lusso dal Giappone: variopinte e sconfortanti6 min read

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[divider scroll_text=”Veg à porter: strane angurie di lusso dal Giappone”]
Da sempre sinonimo di estate, l’anguria – o cocomero – possiede innumerevoli caratteristiche per convincerci a portarla in tavola, o sotto l’ombrellone, perlomeno con la frequenza con cui Taylor Swift cambia fidanzato, ma di strane angurie di lusso dal Giappone non se ne parla spesso e oggi affrontiamo l’argomento.

Composta per oltre del 93% d’acqua l’anguria è dissetante e ipocalorica, con una media di 16 kcal per 100g di frutto, diuretica e depurativa, al punto di essere considerato un cibo sacro da alcune popolazioni africane come quella dei beciuani. Ricca di potassio, carotene e antiossidanti sembra proprio venirci proposta da madre natura come dolce rimedio ai quei malesseri tipicamente estivi dovuti all’alterazione della pressione osmotica e alla ritenzione idrica, quella spossatezza e pesantezza che ci fanno correre in farmacia a comprare Polase et similia.

Anguria come coadiuvante nella lotta dei disturbi sessuali?

Ultimamente i commercianti di angurie cercano di reintrodurla ai consumatori come coadiuvante naturale nella lotta contro alcuni disturbi sessuali maschili. Mezza verità solo parzialmente fondata: il frutto contiene davvero una buona dose di citrullina, un vasodilatatore che in quanto tale favorisce l’erezione, ma questa non si trova nella rossa polpa, bensì nella parte bianca, scartata nella maggior parte dei casi in quanto non molto appetibile.

Le strane angurie di lusso dal Giappone

I Giapponesi hanno da sempre qualche ragione più di noi per amare questo frutto, ed ai consumatori di prodotti della pop-culture nipponica non mancano le occasioni per accorgersi dell’ossessione del Sol Levante per la suika.

L’anguria è un regalo comune quando ci si presenta a casa di qualcuno nei mesi estivi, sia che lo si voglia condividere con gli ospiti, sia che lo si voglia utilizzare per giocare a suikawari (スイカ割り), in cui il frutto è utilizzato come una sorta di piñata ed il “vincitore” finisce zuppo, appiccicaticcio, temporaneamente accecato dagli acidi della frutta e martoriato dalle zanzare. Sevizie di infinita facezia che non mancano mai di rallegrare grandi e piccini.

Il peso e la dimensione di un frutto possono variare molto: in generale in un supermercato di Tokyo un’ anguria si aggira intorno ai 1000 yen (circa 7,5 €) ma questo prezzo cambia drasticamente quando ci addentriamo nel colorato e sconfortante mondo delle strane angurie di lusso.

Adesso non pensate immediatamente alle angurie quadrate – chiudiamo questo tunnel temporale per il 2003: quella fu solo la più nota delle mode anguriesche ad attraversare l’arcipelago nipponico. Contrariamente a quanto si è portati a immaginare da articoli e servizi intenti a premere l’acceleratore sullo stereotipo della bizzarria del Sol Levante, non è comune imbattersi in una di queste iconiche “giapponesate” nei normali supermercati – più tipiche dei fruit parlor, sorta di fruttaroli con tariffe da gioielliere: il loro prezzo si aggira sui 13000 yen (circa 97€).

strane angurie di lusso dal giappone

L’idea delle angurie quadrate venne circa 20 anni fa ad un fattore dello Shikoku, come risoluzione alle problematiche di trasporto ed esposizione del popolare frutto estivo, che immancabilmente finisce per ruzzolare per il camion,  il frigorifero o il bancone, rischiando di ammaccarsi (diventando ipso facto invendibile in un paese in cui l’aspetto esteriore delle cose è tenuto in altissimo conto) se non di sfasciarsi completamente. Le angurie vengono fatte crescere all’interno di contenitori di vetro cubici, alla cui forma si adattano naturalmente.

Ma magari nella vostra famiglia c’è qualche ottuagenario tradizionalista che guarda con sospetto a frutti di cui è possibile calcolare il volume con regole apprese alla scuola media?

Nessun problema: fate come tutti i comuni mortali e tornate a casa con la vostra anguria tonda nell’apposito frigo portatile porta-angurie (vedi foto di copertina).

Se i cubi screziati di verde non fanno per voi, per circa lo stesso prezzo vi potete portare a casa un “uovo di Gozzilla” (ゴジラの卵) e farvi un sacco di selfie per Instagram posando come Daenerys Targaryen di Game of Thrones: vi conosco, mascherine.

strane angurie di lusso dal giappone

Puccettose, tenerelle e trallallà sono le haato-suika (ハートスイカ), angurie a forma di cuore; attenzione a pronunciare la “a” lunga altrimenti diventano le “angurie-piccione”, che potrebbero anche iniziare ad esistere da un momento all’altro o gettare il commerciante di turno nel baratro della disperazione perché non è aggiornato sugli ultimi trend cocomeristici.

strane angurie di lusso dal Giappone

Molto popolare come regalo tra le coppiette – del resto che c’è di più romantico di condividere un frutto mangiando il quale anche i più abili tra di noi si sbrodolano gioiosamente e i cui semi rimangono incastrati nei denti donandoci affascinanti sorrisi – le angurie a cuore hanno un prezzo che varia tra i 20000 yen (circa 150 €) per un mini-haato ad oltre 40000 yen (300 €) per i più grandi.

Alcune angurie particolarmente tonde vengono invece utilizzate per le dainamaito-suika (ダイナマイトスイカ), che più che assomigliare a della dinamite portano alla mente le Bobombe di Super Mario.

strane angurie di lusso dal Giappone

Last but not least (ma non venitemi coi forconi sotto casa se ne trovate altre) abbiamo le piramiddo-suika, con tanto di maschera di Tutankamen e scritte arabiche. Qui siamo addirittura sui 50000 yen (circa 370 €) ma insomma, un’anguria esaedroidale non è mica una cosa che vedi tutti i giorni.

Giocare in spiaggia: le onorevoli regole del Suikawari

Il termine suikawari (西瓜割り oppure スイカ割) significa letteralmente “dividere il cocomero”, e designa un gioco di società estivo popolare in tutto il Giappone, il cui obbiettivo principale è appunto quello di riuscire a spaccare un cocomero bendati.

strane angurie di lusso dal giappone

Si pratica soprattutto in spiaggia, ma non di rado si possono vedere accanite sessioni di suikawari durante picnic o altri eventi estivi che coinvolgono più persone.

Le regole sono molto semplici:

1. Il cocomero viene poggiato a terra, su un drappo, un telo o un altro supporto del genere;
2. si organizzano i turni trai partecipanti, ognuno dei quali ha diritto ad un tentativo per turno;
3. nel proprio turno, ogni giocatore viene bendato e munito di bokken (la spada di legno per allenamenti di kendo che avete visto in tanti cartoni animati), mazza da baseball o un qualsiasi bastone;
4. il giocatore, dopo essere stato fatto girare su se stesso tre volte o comunque un numero di volte sufficiente a portarlo al limite dell’obnubilazione dei sensi, tenta di spaccare il cocomero alla cieca; se ci riesce è il vincitore del gioco, altrimenti passa il turno.

strane angurie di lusso dal Giappone

Una volta che il cocomero è rotto, si raccolgono i suoi resti e si consumano in compagnia, dividendoli tra partecipanti e spettatori. Non di rado capita che durante lo svolgimento del gioco il “pubblico” o i partecipanti in attesa del proprio turno diano degli indizi, che possono essere veritieri o ingannatori. Il giocatore dovrà fare affidamento sia su essi che su propri sensi per assestare un colpo deciso che spacchi il frutto.

Il suikawari appare molto spesso in anime e manga che mostrano scene di ambientazione estiva: nella finzione non di rado questo gioco viene estremizzato in situazioni che pongono a rischio la vita di qualcuno dei personaggi (magari sepolti nella sabbia accanto al cocomero) o esaltano le qualità di qualche spadaccino.

Per ora è tutto e ricordate sempre che il saggio dice:

[quote align=”center” color=”#999999″]fino a quando nel mondo gli asiatici saranno in netta maggioranza numerica non sono loro ad avere piccoli occhi a mandorla ma noi ad avere innaturalmente grandi occhi bovini.[/quote]

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Mercante di parole giramondo. Mentre si dedicava allo studio delle humanae litterae nascosto dentro una giara di rupie, è naufragato sulle coste dell’arcipelago giapponese dov’è scampato alla morte venendo colpito in testa da un funghetto 1UP. Ha divorziato dai carboidrati complessi e benché si possa pensare che sia pigro, tecnicamente è solo impostato in modalità risparmio energetico perché mangia solo cibo ipocalorico.
1 Commenti
  1. Stefania Cardinale

    Che meraviglia ! certo che solo i giapponesi potevano arrivare a pensare di "formare" le angurie durante la crescita in questo modo, ma soprattutto quello che mi sorprende è proprio l'attenzione estrema verso la forma e l'estetica che li porta a fare un dono così costoso e altrettanto deperibile come simbolo di amore. Non invidio la ragazza che riceve l'anguria ma di certo sono curiosa verso la mente che ha ideato la prima anguria quadrata!

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