Sei valide alternative agli Nba Awards 20167 min read
Reading Time: 6 minutesDefensive Player of the Year: Hassan Whiteside (Miami Heat)
2015-16: 14.2 ppg, 11.8 rpg (3°), 3.7 bpg (1°), 94.5 DefRtg (1°), 5.3 DefWS (5°)
Quando, nella scorsa stagione, l’NBA ha assistito all’improvvisa esplosione di Hassan Whiteside, dopo che il nostro aveva trascorso anni in giro per il mondo alla ricerca del “suo posto nel gioco”, in molti avevano pensato si trattasse di un semplice e puro fuoco di paglia, accentuato dal fatto che gli Heat (pur limitati dall’infortunio a Chris Bosh) non si erano nemmeno qualificati ai Playoff.
Il 2015-16 ha confermato che Hassan Whiteside, alla vigilia di una Free Agency da protagonista, is for real.
Il concetto di intimidazione difensiva non è sottolineato soltanto dalle quasi 4 stoppate a partita o dalle tre triple doppie stagionali comprendenti le stoppate, ma soprattutto dagli impressionanti dati analitici: il numero 21 degli Heat è il primo giocatore NBA per defensive rating e quinto assoluto per Defensive Win Shares, capacità di incidere sulla partita dal punto di vista difensivo.
È migliorato in quasi tutte le statistiche (compresi i tiri liberi, che gli consentono di evitare fasi hack-a-Whiteside che potrebbero obbligare Spoelstra a privarsi del suo totem) e anche nel controllo del corpo sul campo: la media quasi identica rispetto alla scorsa stagione di falli a partita ne è la prova.
Il premio, quello vero, è stato vinto meritatamente da Kawhi Leonard, con il buon Hassan classificatosi 3°, dietro anche a Draymond Green.