Spiagge più belle del Salento: foto e leggende dal Tacco d’Italia17 min read

7 Agosto 2016 Viaggi -

Spiagge più belle del Salento: foto e leggende dal Tacco d’Italia17 min read

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4) Baia dei Turchi e Laghi Alimini

 

spiagge più belle del Salento
@italiers

Sempre sull’Adriatico, a pochi chilometri a nord di Otranto, si trova la bellissima Baia dei Turchi, famigerato punto di approdo della flotta turca durante l’invasione della città nel XV secolo: dopo un assedio durato due settimane, l’11 agosto 1480 l’esercito Ottomano riuscì ad entrare ad Otranto, sterminando la popolazione a colpi di scimitarra. Nella Cattedrale della città, Santa Maria Annunziata, sono custoditi in tre teche di vetro i teschi degli 800 martiri otrantini, decapitati sul Colle della Minerva al termine della battaglia perchè si rifiutarono di rinnegare la fede cristiana.

Involontaria alleata dell’avanzata ottomana, la Baia dei Turchi riesce comunque a conquistare il cuore dei viaggiatori con la sua lingua di spiaggia bianca e la sua meravigliosa pineta: i pini marittimi tipici della macchia mediterranea offriranno un fresco riparo dalla calura nelle ore di punta.

Non lontano da qui, meritano sicuramente un visita anche i Laghi Alimini, posti all’interno di un’oasi protetta: i due laghi, Alimini Grande e Alimini Piccolo, sono collegati dal canale “Lu Strittu” (“lo Stretto”, in questo strano dialetto fattu tuttu di u). Potrete visitare l’area lacustre noleggiando una canoa o a cavallo lungo la riva, attività consigliate soprattutto nel tardo pomeriggio o a inizio serata per godere degli spettacolari tramonti salentini.

Anche le spiagge di Alimini rientrano giustamente tra le spiagge più belle del Salento: sabbia finissima che si increspa in alte e morbide dune punteggiate dalla macchia mediterranea, punto privilegiato per ammirare in tutta la sua bellezza l’azzurro limpido e intenso del mare.

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Amante dell’arte, dei viaggi, dell’ultimate frisbee e del genere fantasy, cerca di guardare il mondo con lo sguardo limpido e curioso dei bambini, sulla scia di Bruno Munari: “Conservare lo spirito dell’infanzia dentro di sé per tutta la vita vuol dire conservare la curiosità di conoscere, il piacere di capire, la voglia di comunicare”.
1 Commenti
  1. Marina

    Grazie mille per l'articolo e le descrizioni ben dettagliate. Quest'estate ho seguito quasi tutte le tappe con "salento in bus" . Viaggio fantastico e direi fin'ora più bello della mia vita!!!

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