Bologna bella e dannata: guida alternativa all’anima della città20 min read

9 Marzo 2018 Uncategorized -

Bologna bella e dannata: guida alternativa all’anima della città20 min read

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Da via Zamboni a Piazza Verdi: vita universitaria tra palazzi antichi e jam session

anima della città
@Vincenzo Corvasce

Proseguendo all’angolo con via San Vitale, si scende lungo via Zamboni che conduce alla zona universitaria. Popolata da studenti giorno e notte, è una delle strade più movimentate e variopinte della città: col suo rumoroso acciottolato, ci guida attraverso locali da aperitivo, sfreccianti biciclette, maestosi portici e vivaci pub irlandesi.

Mentre sul lato destro trova posto la magnifica chiesa di Santa Cecilia, dalla parte opposta si passa da una facoltà all’altra: la via è infatti sede della più antica università europea, l’Alma Mater Studiorum, fondata nel 1088 da Irnerio a partire da organizzazioni di studenti che finanziavano direttamente i docenti.
Da Giurisprudenza a Lettere e Filosofia, alle Facoltà scientifiche di Filippo Re e le biblioteche, le aule universitarie si trovano in meravigliosi palazzi con decorazioni in marmo, chiostri, patio con colonne e soffitti affrescati o con architravi in legno, le cui pareti, adattate negli anni alle esigenze studentesche, strabordano ora di volantini, incontri culturali e poster di festival. Numerosi i murales e graffiti che riportano commenti sull’attualità o disegni fantasiosi e variopinti; uno dei più interessanti è quello che precede piazza Scaravilli: coloratissimo, di grandi dimensioni e in pieno stile Diego Rivera, rispecchia l’anima della città e stupisce ogni volta i passanti che si fermano giusto il tempo di scattare almeno una foto.

Centro nevralgico del mondo universitario è Piazza Verdi, nella quale confluiscono la maggior parte degli studenti di facoltà diverse che si spostano da una parte all’altra della città tra aule studio, segreterie e biblioteche. Impossibile non incontrare compagni di corso e volti familiari trai tavolini dei bar Le Scuderie o Il Piccolo & Sublime, lasciandosi così convincere a fare una pausa-caffè nella tabella di marcia.

La piazzetta offre tante ragioni per cui sostare qualche ora, soprattutto con l’arrivo dell’estate: a giugno inizia Zambest Festival, un appuntamento annuale che organizza eventi culturali, incontri di dibattito e serate musicali gratuiti per strada o nei cortili universitari. Verso l’ora di cena si trovano spesso i mercati biologici di CampiAperti, mentre la sera è possibile affacciarsi dalla terrazza del Teatro Comunale con una prospettiva dall’alto della piazza, godendosi un concerto gratis in una suggestiva e decorata sala del Settecento.

Studenti giorno e notte

La zona univeristaria è molto vivace e versatile: si presta a giornate culturali ed interessanti appuntamenti letterari della facoltà. Per un po’ di musica, vale la pena fare tappa all’Empire Pub, un piacevole locale in stile inglese che tutti i lunedì sera propone una jam session jazz molto varia e coinvolgente. Nonostante lo spazio sul palco sia ristretto, i musicisti sfiorano la dozzina e danno modo a ciascuno di improvvisare un solo, tra sguardi d’intesa, risate ed un’allegra atmosfera di complicità. Impossibile non lasciarsi catturare dalle note degli ottoni che attirano l’attenzione dei passanti sulla via di casa; l’ambiente informale e familiare permette a chiunque di esibirsi ed unirsi alla band per cantare almeno una canzone prima di andarsene.

You cannot stop Bologna

Lo stile e la clientela, tuttavia, diventano più giovani ed internazionali il mercoledì sera con l’Unitandem Erasmus (di martedì all’Irish Pub Cluricaune poco più avanti), incontri di scambio linguistico per migliorare le proprie capacità e fare amicizia, ed il giovedì per le serate di karaoke. Durante la settimana, la via è infatti popolata da studenti che si concedono un’aperitivo ai tavolini di qualche bar all’aperto o si siedono per terra in piazza e proseguono la festa tra cocktail e cicchetti economici lungo ‘la via della perdizione’, via Petroni.

Un rito tipico di alcune città del nord Italia è inoltre la festa di laurea per strada che segue la proclamazione. Passando per Piazza Verdi è probabile venire coinvolti in una di queste celebrazioni alternative in cui il neolaureato, con una corona d’alloro in testa, viene travestito nei modi più improbabili dagli amici, esultanti e divertiti, che lo incitano ad esibirsi in una performance canora, un balletto o qualche gioco a prove, che spesso richiedono l’intervento di esterni ignari ed incuriositi, attirati da cori, stelle filanti e una gran quantità di gente.

Proseguendo sino in fondo a via Zamboni, un’ultima tappa trasforma il mondo universitario in un’occasione per festeggiare. Nei giardini di Filippo Re, l’arrivo dell’estate porta con sè il BOtanique, una serie di incontri musicali per la maggior parte gratuiti, laboratori di yoga e proiezione di film e documentari, accompagnati da cibo e bevande degli stand gastronomici.
Comodi cuscini da accaparrarsi per sedersi nell’erba ed incantevoli lampadine hipster trascinano il pubblico in un “sogno di una notte di mezza estate” per godersi a pieno una serata di relax sotto le stelle.

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Laureata in Lingue e Letterature Straniere, negli ultimi tre anni ho vissuto in Spagna, Germania e Montenegro. Trasferita a Bologna per proseguire gli studi, amo viaggiare e raccontare dei luoghi in cui sono stata. Canto, adoro il cinema e ho uno spirito creativo che cerco di esprimere in diverse forme artistiche.
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