Bologna bella e dannata: guida alternativa all’anima della città20 min read

9 Marzo 2018 Uncategorized -

Bologna bella e dannata: guida alternativa all’anima della città20 min read

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Sotto le Torri: un salotto open-air

anima della città
@Vincenzo Corvasce

Per la loro altezza, fama ed eleganza, le due Torri sono ormai diventate un simbolo riconosciuto di Bologna: costruite in muratura intorno al XII secolo, servivano per svolgere funzioni militari di segnalazione e difesa, ma anche per dare prestigio alle famiglie gentilizie che le possedevano. Nonostante la città conti ancora una ventina di torri, quelle degli Asinelli e Garisenda sono posizionate in uno strategico asse di collegamento per alcune delle antiche Porte e Piazze più famose.

Offrono un facile punto di ritrovo e di riferimento per orientarsi: giunti alle Torri, vi si trova spesso una gran quantità di gente seduta sul muretto dei portici, sui cubi di Piazza Ravegnana, ma anche ferma, semplicemente in piedi sotto le torri. La maggior parte è lì per aspettare qualcuno: sia da soli che in gruppo, molti giovani si danno appuntamento in questo luogo per decidere dove andare successivamente.
Attendere qualcuno qui non mette mai a disagio, non fa sentire inopportuni anche se si è da soli in quanto ci si sente legittimati a fare una telefonata, fermarsi per una pausa o mangiare qualcosa. Questa situazione si è creata da un paio d’anni con l’introduzione di alcuni cubi di pietra sparsi tra la chiesa e le torri. Molto criticati al momento dell’installazione perchè non rispecchierebbero lo stile artistico ed architettonico della città, svolgono tuttavia pienamente la loro funzione, creando una sorta di salottino all’aria aperta, riqualificando uno spazio vuoto ed offrendo un luogo per comunicare.
È infatti un contesto piacevole e dinamico in cui aspettare: di giorno si popola di turisti che fanno la fila per salire sulla torre degli Asinelli ed ammirare il panorama, oppure chiedono ai passanti perché le torri pendano così tanto, il che scatena nei bolognesi le risposte più improbabili e creative. La torre custodisce un altro dei 7 segreti, mentre è oggetto di scaramanzia per gli studenti universitari, poiché si dice che chi vi sale prima di laurearsi non porterà a termine gli studi.

Una dolce attesa

La più pendente delle due, la Garisenda, offre uno spunto letterario riportando una didascalia con la citazione di Dante, il quale la menziona nella Divina Commedia e nelle Rime.

Giusto di fronte, La Feltrinelli è un’ottima tappa durante l’attesa o per curiosare perdendosi fra le guide turistiche, i libri in lingua originale, i grandi classici, o un’idea per un regalo. All’uscita si possono trovare bancarelle con borse e gioielli fatti a mano, dove i venditori sono sempre sorridenti e disponibili a fare due chiacchiere. C’è sempre qualcosa da fare qui, anche se si è solo di passaggio o se si cerca un posto dove sedersi per un po’ quando non si ha una meta, ma non si riesce comunque a restarsene chiusi in casa.

All’angolo tra via San Vitale e via Zamboni per esempio, la Gelateria Gianni consente uno sfizio goloso a partire dal 1976: i gusti permettono un’amplia scelta e abbinano ingredienti originali con nomi fantasiosi, come Samurai e Il signore degli anelli.

Attraversando Piazza della Mercanzia sulla sinistra, ci si ritrova in Piazza Santo Stefano, animata dal mercato dell’antiquariato ogni primo weekend del mese, ed in Piazza Minghetti, che in inverno ospita le casette in legno dei mercatini di Natale più suggestivi della città, con specialità gastronomiche, vin brulè e ghirlande di agrumi e cannella, mentre in primavera fiorisce come un giardino ricco di piante aromatiche e boccioli profumati.

Oltre che punto di ritrovo, le Torri segnano anche il momento dei saluti: al termine della serata, quando i bar cominciano a chiudere e gli autobus notturni sfrecciano tutt’intorno, diventa d’obbligo fermarsi per almeno un quarto d’ora accademico sotto la rocchetta della torre degli Asinelli per accordarsi sull’incontro successivo, ricostruire gli avvenimenti della serata e scambiare le ultime chiacchiere prima di separarsi.

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Laureata in Lingue e Letterature Straniere, negli ultimi tre anni ho vissuto in Spagna, Germania e Montenegro. Trasferita a Bologna per proseguire gli studi, amo viaggiare e raccontare dei luoghi in cui sono stata. Canto, adoro il cinema e ho uno spirito creativo che cerco di esprimere in diverse forme artistiche.
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