Bologna bella e dannata: guida alternativa all’anima della città20 min read

9 Marzo 2018 Uncategorized -

Bologna bella e dannata: guida alternativa all’anima della città20 min read

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Lungo via Rizzoli per una passeggiata tra artisti di strada e un po’ di poesia

anima della città
@Vincenzo Corvasce

Proseguendo verso il centro, le torri si affacciano su una grande strada circondata da palazzi dei primi del ‘900 con ampi portici, banche, bar e negozi all’ultima moda su entrambi i lati. Quest’antico decumano romano conduce a Piazza Maggiore, il cuore della città, offrendo vari punti di interesse e tappe che interrompono ed allungano il percorso per raggiungere la piazza: sul lato destro si diramano varie traverse perfette per mangiare qualcosa in un’osteria tipica o prendersi una birra in un irish pub.

Nel weekend l’intera via viene chiusa al traffico e si trasforma in un’area pedonale chiamata T-days, per la coincidenza a forma di T con via dell’Indipendenza e via Ugo Bassi.

Il sabato pomeriggio diventa particolarmente piacevole passeggiarvi grazie ai numerosi artisti di strada che catturano l’attenzione dei passanti ogni dieci metri. Turisti, studenti fuori sede, famiglie bolognesi: ognuno rallenta il passo e si ferma ad ascoltare le squillanti note della chitarra elettrica sulla destra o ammirare i disegni coi gessi colorati realizzati da una ragazza sul marciapiede. Le originali e varie esibizioni incuriosiscono ogni tipo di pubblico: dagli artisti circensi, versatili e dinamici, all’immancabile gruppo di percussionisti che invita la gente a battere il ritmo e trascina gli appassionati del genere a ballare fino a sera, immersi nell’anima bella e dannata della città.
Sulla sinistra si incontra spesso uno studente di recitazione che rappresenta vari personaggi e provoca gli spettatori con monologhi accattivanti o ironici con il suo “barbonaggio teatrale”. Ognuno sfrutta le proprie abilità e si mette in gioco suscitando interesse e stupore per cercare di trattenere i passanti anche solo per cinque minuti.

Parte di Bologna è anche questo: perdere tempo fermandosi ripetutamente qua e là e cogliere la possibilità di apprezzare momenti unici e suggestivi, godendosi con calma il tragitto verso il centro storico.

Oltre alle fermate dell’autobus, compaiono qua e là anche le “fermate poetiche”, un’idea fresca ed originale delle sempre più numerose iniziative urbane che cercano di rendere la letteratura accessibile a tutti. Si possono notare mentre si lega la bici ad un palo, cui è appeso un cartoncino che riporta versi di poesie autobiografiche o legate al tema del viaggio, che riescono sempre a rubare un sorriso.

Proseguendo fino al semaforo, si gode infine di un punto di vista privilegiato: vale la pena fare dietro-front e scattare una foto della via con le torri che si stagliano alte e stilizzate sullo sfondo, esattamente come in una di quelle vignette di Andrea Pazienza.

Voltoni storici

anima della città
@Vincenzo Corvasce

Lungo la perpendicolare che porta alla stazione, lo sguardo si perde in lontananza: via dell’Indipendenza si caratterizza per i vari e numerosi negozi e per il primo arco all’angolo con Rizzoli. La volta del Canton de’ Fiori rientra infatti nella lista dei 7 segreti e riporta l’iscrizione: “Panis vita, canabis protectio, vinum laetitia”, dovuta alle coltivazioni di canapa che hanno portato ricchezza alla città di Bologna.

Sul lato sinistro di via Rizzoli si apre la Piazza del Nettuno, troneggiata dalla statua del Gianbologna e su cui si affacciano lo splendido Palazzo Re Enzo e la biblioteca comunale Sala Borsa.

Il portico che conduce a Piazza Maggiore nasconde un altro dei famosi segreti, questa volta di tipo interattivo: l’architettura del voltone del Podestà offre infatti un “telefono senza fili” che permette di ascoltare in modo nitido le parole dell’interlocutore posto alla colonna in diagonale, mentre nella zona centrale di passaggio non si riescono nemmeno a distinguerne le voci. Questo curioso fenomeno risale al Medioevo, periodo in cui lo stratagemma veniva utilizzato dai sacerdoti per consentire ai lebbrosi di confessarsi evitando il rischio di contagio. Oggi costituisce una delle tappe obbligatorie per chi vuole scoprire la città, senza doversi prendere troppo sul serio.

Sotto il portico si trovano inoltre lo storico bar La Linea, l’emeroteca del cinema Lumière ed il centro di informazioni turistiche Bologna Welcome.

In caso di pioggia, offre un’ottima location per una festa di compleanno insolita, con una magica vista notturna della cattedrale di San Petronio. È perfetto anche per dare riparo a musicisti jazz colti di sorpresa da un temporale estivo; la struttura funge infatti da cassa di risonanza per il concerto ed è ampia abbastanza per accogliere il pubblico.

Dall’altro lato del voltone, Piazza Maggiore, sempre ricca di eventi, appuntamenti culturali ed iniziative, nei mesi estivi diventa sede del cinema sotto le stelle, in cui la gente si siede ovunque, fino ad occupare completamente la strada per tutta la durata del film.

Risalendo via D’Azeglio si potranno migliorare le proprie abilità a scacchi al prezzo di un’offerta libera ed una mezz’ora per sedersi a terra lungo la viuzza pedonale. A lanciare quest’originale sfida è un senzatetto sempre attento a studiare l’avversario e a dare dei consigli, mettendo a disposizione una scacchiera per migliorare il proprio stile e sperimentare una nuova strategia.

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Laureata in Lingue e Letterature Straniere, negli ultimi tre anni ho vissuto in Spagna, Germania e Montenegro. Trasferita a Bologna per proseguire gli studi, amo viaggiare e raccontare dei luoghi in cui sono stata. Canto, adoro il cinema e ho uno spirito creativo che cerco di esprimere in diverse forme artistiche.
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