Gratin di sarde e patate3 min read

9 Maggio 2014 Cucina -

Gratin di sarde e patate3 min read

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[divider scroll_text=”Dieta mediterranea: gratin di sarde e patate”]
Se avete voglia di papparvi del pesce la sardina è un’ottima scelta. Ne abbiamo parlato già qui  ma il piatto che prepariamo oggi insieme, il gratin di sarde e patate, al di là di ogni dubbio è più semplice di quello che sembrerebbe e molto nutriente.

Soprattutto nelle sarde, ma potremmo dire in tutto il pesce azzurro, sono presenti grandi quantità di grassi Omega tre, che fanno bene al vostro cuore. Per fare in modo che questi grassi arrivino al nostro organismo e non si perdano nella cottura però bisognerebbe evitare le cotture a temperature troppo alte, come la frittura.

Le sarde sono inoltre una ricchissima fonte di vitamina B12, vitamina D, fosforo, di calcio…insomma c’è di tutto, anche acqua salata a ragion veduta.

Perché dunque le sarde scarseggiano sulle tavole dei più?

Abbiamo già provato a parlare a lungo di pesce nel reportage di Piergiorgio. Forse la motivazione principale è che pulirlo è un po’ un lavoro lungo, oltre agli odori e allo sporco che si crea in cucina. Se non avete ancora la mano nella pulizia del pesce azzurro, infatti, magari la prima sardina la ridurrete male ma già dalla terza sembrerete chef Tony, senza i baffi imbarazzanti.

Partendo dall’acquisto, quindi, vi suggerisco di comprarle già pulite e a filetti. Se optate invece per le sardine intere, in cui sicuramente si può riconosce bene la freschezza dal colore e dall’occhio, munitevi di guanti e eliminate le squame raschiando la pelle dei filetti, tagliate testa e coda, levate le interiora e togliete la spina dorsale, facendo scorrere le dita tra la lisca e la carne e infine la pinna dorsale.

Dosi per 4 persone

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  • 4 o 5 patate medie
  • 500 g o più di filetti puliti di sardine fresche
  • 3 bicchieri di pan grattato circa. Possibilmente non troppo fine.
  • prezzemolo fresco q.b.
  • peperoncino frantumato q.b. (è più facile da dosare rispetto a quello in polvere)
  • la scorza di mezzo limone grattugiata
  • 1/2 spicchio di aglio
  • olio extra vergine di oliva
  • 1/2 bicchiere di vino bianco delicato

 

Preparazione

Pelate e lavate le patate, immergetele intere in acqua bollente e salata. Lasciatele cuocere solo per pochi minuti in modo che si ammorbidiscano. Intanto preparate una pirofila di medie dimensioni oppure quattro monoporzione ungendole e cospargendo il fondo e i bordi con il pan grattato.

Scolate le patate e fatele riposare. Una volta raffreddate tagliatele a fette sottili e disponetele sul fondo della pirofila in modo da coprire il fondo.

Preparate in una ciotola un misto di pan grattato, prezzemolo, peperoncino (poco), aglio tritato e un pizzico di sale. Mettete sulle patate un filo di olio e poco pangrattato con gli aromi, disponete poi i filetti di sarde, nuovamente un filo d’olio e il pan grattato. Alternate ancora un paio di strati, fino ad esaurimento ingredienti.

Per far gratinare bene l’ultimo strato bagnate il mix di pan grattato e aromi rimanente con il vino bianco fino ad ottenere un composto che una volta mescolato dovrà essere morbido e umido. Abbiate cura di mescolarlo con le mani e sgranarlo bene in modo che non diventi una specie di pongo. Mettetene in abbondanza sull’ultimo strato della pirofila e aggiungete la scorza di limone grattugiata.

Scaldate il forno a 180° e cuocete per circa 15 minuti. Bagnate ancora leggermente con il vino avanzato e lasciate cuocere per altri 15 minuti. Vi consiglio di ultimare la cottura accendendo il grill in modo da far dorare la superficie.

Togliete dal forno e servite.

@Mokeneco
@Mokeneco

Foto in copertina | r.g-s

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Scenografa, attrezzista e costumista laureata all' Accademia a Brera, al momento responsabile di segreteria scientifica storia lunga, non chiedete, è prolissa. Approdata al veganesimo per solidarietà verso la mamma intollerante alle proteine animali, ha imparato quanto più possibile. Cacciata con disonore dai ranghi del VVF (Vegani Veramente Forsennati) poiché beccata a papparsi un Kebab. Non è riuscita a limitarsi ma conserva le ricette migliori degli anni vegan.
3 Commenti
  1. pier

    fantastico questo piatto! invoglierebbe a mangiare pesce (azzuro, tra l'altro) anche il piu' incallito antipatizzante (per il pesce, s'intende) Come variante, ci metterei anche qualche pomodorimo giusto in fine cottura

  2. Francesca

    Ottima idea i pomodorini! adesso ho fame però...

  3. Stefania Cardinale

    io ultimamente le cucino spesso in saor o all agro in padella (olio e pangrattato con odori vari) neanche 7 minuti di cottura e sono pronte!

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