Crowdfunding come funziona: una guida per creare la tua campagna23 min read

28 Gennaio 2015 Economia -

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Sociologo

Crowdfunding come funziona: una guida per creare la tua campagna23 min read

Reading Time: 17 minutes

Crowdfunding come funziona: promuovere la campagna

crowdfunding come funziona
@Gisela Giardino

1. Creare l’attesa a partire da una settimana prima.
2. Caricare tutti i contenuti preparati sulla piattaforma scelta.
3. Contattare la prima cerchia della community e raccogliere le loro donazioni.
4. Lanciare la campagna sui canali di comunicazione.
5. Continuare a promuovere la campagna in modo creativo.

Ora avete tutto il necessario per lanciare la vostra campagna. Pazientate però ancora qualche giorno, dedicandolo a creare l’attesa. Utilizzate i vostri canali di comunicazione, in particolare i social network, per scaldare la vostra community, annunciando l’evento per la data in cui avete pensato di lanciare la vostra campagna.

Pensate a qualche modalità creativa per generare attesa, mistero, attirare attenzione. Nel nostro esempio del festival di fotografia rurale potremmo ad esempio pubblicare una foto al giorno per una settimana sulla nostra pagina facebook con un rimando all’imminente avvio della campagna.

O, meglio ancora, in fase di produzione del video, come abbiamo visto prima, possiamo creare appositi mini spot da utilizzare in questo step, che sarebbero efficacissimi al nostro scopo.

Mentre siete impegnati con la vostra pre-campagna (non fatela durare troppo, una settimana è sufficiente), iscrivetevi alla piattaforma scelta e caricate il materiale. Naturalmente ogni singola piattaforma vi richiederà le informazioni in modo diverso, ma se siete arrivati a questo punto senza saltare passaggi siete pronti a tutto.

Che fare dunque una volta che abbiamo caricato la nostra campagna su una piattaforma di crowdfunding? Scatenare l’inferno. I primi cinque giorni sono fondamentali, perciò ricontattate tutti i vostri parenti, amici e colleghi della prima cerchia e assicuratevi che versino subito il loro contributo (ricordate la regola del 30%?).

A questo punto, quando la barra delle donazioni è già un po’ avanzata, partite a bomba con la promozione, online e offline. Vediamo qualche piccolo suggerimento.

Promozione sui social media

Oggi i social media sono la prima cosa che viene in mente quando si parla di campagna di promozione. In effetti non trascuratene nemmeno uno: Facebook, Twitter, Google+, LinkedIn, Instagram, Pinterest e qualsiasi social network vi venga in mente. Ecco alcune cose a cui stare attenti:

– Scegliete bene il momento in cui giocarvi il video: potete lanciarlo subito puntando al botto di visualizzazioni oppure contare sul fatto che comunque il primo post promozionale (purché carino) avrà il suo seguito, e usare il video dopo qualche giorno per ridestare l’attenzione. Dipende sostanzialmente da quanti contenuti avete da giocarvi dopo. Se avete altri video pronti, potete piazzare subito quello principale, altrimenti meglio usarlo un po’ più avanti.

Attenzione alle immagini: provate a costruire una campagna di sole immagini per Pinterest e Instagram, meglio se prodotte da voi. In questo caso avere un fotografo nel team aiuta molto.

Contattate degli influencer: provate ad agganciare personaggi dall’alto seguito sui social affinché condividano la vostra campagna. Potete concentrare questa strategia su Twitter, provando a raggiungere blogger e giornalisti che, oltre a ritwittarvi, potrebbero dedicare spazi alla vostra campagna.

Siate reattivi: rispondete prontamente a commenti, messaggi, tweet.

Evitate di spammare i vostri contatti con contenuti ripetitivi, inventate sempre qualcosa di nuovo per veicolare la vostra campagna.

Tenete alta l’attenzione: il rischio più grande è che la campagna faccia il boom la prima settimana e poi finisca subito nel dimenticatoio. Bisogna invece costruire una strategia comunicativa che vada oltre il lancio. La cosa migliore è avere altri due/tre video da giocarsi durante la campagna. Se non ci sono bisogna inventarsi qualcosa d’altro.

Dite come sta andando: festeggiate sui social i traguardi intermedi raggiunti (i primi 100 euro, il 25%, il 50% ecc.), segnalate se qualche ricompensa sta finendo (attenzione, in palio gli ultimi 10 biglietti di ingresso al festival!).

Date motivazioni ulteriori: fate paragoni con altre spese della vita, un classico è “donaci l’equivalente di 10 caffè”, spezzettate la donazione (“è come se fosse 20 centesimi al giorno per 2 mesi”), incentivate ad una donazione di gruppo (“se tutti voi donaste 2 euro raggiungeremmo oggi il traguardo”).

Lanciate lo sprint finale: qui non c’è pudore che tenga. L’ultima settimana dovete fare fuoco, anche un po’ casuale, e spronare la rete a reagire, l’importante è dare degli obiettivi concreti. Ad esempio: mancano gli ultimi 300 euro! Dobbiamo raccogliere 500 euro in 3 giorni, siete pronti? Oppure, se avete già raggiunto il traguardo, esortate a donare ancora per realizzare altre attività. Ad esempio: forza se raccogliamo altri 500 euro in questi ultimi 4 giorni potremo organizzare anche un workshop di fotografia rurale in fattoria!

Promozione via email

Attenzione a non sottovalutare le care vecchie email: pare che chi accede alle campagne di crowdfunding da una email tenda a donare molto di più di chi accede da un social media. Le email consentono di personalizzare il messaggio, creando una sensazione di unicità, una sorta di appello personale.

Perché le email funzionino è fondamentale che siano personalizzate. Certo, potete preparare un corpo uguale per tutti, ma dovete poi calibrarlo in modo diverso per ciascun destinatario. Usate un tono amichevole e personale e chiedete a chi siete più in confidenza di diffondere la mail ad altre 5/10 persone.

Promozione offline

Grandi risultati li può dare anche il caro vecchio passaparola. Abbiate sempre in testa la campagna, ricordatela agli amici alla fine di ogni telefonata, mettetela al centro delle discussioni alle cene, parlatene al lavoro, chiedete ai genitori di convincere i loro amici (che di solito, se siete giovani, hanno più soldi dei vostri, di amici…).

Un grande input può venire dall’organizzazione di eventi ad hoc. Senza stare a fare robe in grande (che poi servono soldi, da sottrarre alle entrate), potete organizzare un aperitivo in un locale, piuttosto che una festa a casa vostra, dedicata alla campagna.

Fate in modo che, oltre alla vostra prima cerchia, partecipino anche fidanzati/e, amici di amici, conoscenti, in modo da allargare il più possibile il cerchio. Anche se veloce, il contatto umano e la conoscenza diretta sono sempre l’arma comunicativa migliore. Se è estate, un pic-nic al parco è un ottima idea, potranno partecipare molte persone e attirerà l’attenzione anche dei passanti.

Ovviamente non potete organizzare eventi in tutto il paese, ma di solito la città dove vivete è anche quella da dove probabilmente verranno più contributi, quindi concentratevi lì.

Vai a Come coinvolgere i donatori

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Sociologo, lavora come progettista e project manager per Sineglossa. Per Le Nius è responsabile editoriale, autore e formatore. Crede nell'amore e ha una vera passione per i treni. fabio@lenius.it
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