VentiTrenta Podcast | Demografia: diventare un paese per vecchi10 min read

2 Aprile 2024 Ambiente Economia Società -

VentiTrenta Podcast | Demografia: diventare un paese per vecchi10 min read

Reading Time: 8 minutes

Quando decidiamo di cambiare ci diamo degli obiettivi. Correre mezz’ora al giorno, risparmiare 100 euro al mese, lasciare il lavoro entro l’anno. A volte riusciamo, a volte ci arrendiamo. Altre volte gli eventi giocano contro di noi e per arrivare in fondo serve tenacia, coraggio, una dose booster di fiducia in se stessi.

Nel 2015 le Nazioni Unite hanno fissato 17 obiettivi per cambiare il mondo entro il 2030. Per provare a renderlo sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale. C’è chi dice: tutte chiacchiere, come al solito. C’è chi dice: almeno proviamoci. Questo podcast racconta a che punto siamo di questo percorso accidentato, considerando che siamo a metà strada e che gli eventi (guerra e pandemia, tanto per dirne due) hanno giocato e giocano contro di noi.

Di sostenibilità si sente parlare ormai ovunque, perfino negli spot delle navi da crociera e delle compagnie petrolifere. Con il podcast 2030 – si scrive 2030, si legge VentiTrenta- ci riprendiamo la parola, la vogliamo difendere dalla banalità e dal già sentito, dai furbi e da chi vuol fare green, blue, pink, rainbow washing. La loro intenzione è chiara: fare confusione, cambiare facciata e continuare come prima.

Nella visione dell’agenda, e nella nostra, la sostenibilità ambientale del Pianeta è strettamente collegata a questioni economiche e sociali come povertà, disuguaglianze ma anche parità di genere e diritto all’istruzione per tutti e tutte.

Partiremo da storie personali e da voce di esperti ed esperte. La narrazione di una vicenda, magari simile alla nostra, è una porta aperta su un mondo vicino o lontano anni luce. Ascoltare gli studiosi e le esperte ci servirà per fare pulizia dalla confusione, dalle notizie false e da tutto il rumore di fondo. Rimettiamo al centro il tema economico, ambientale e sociale, parlando in maniera franca e diretta, senza sconti: il futuro è a tempo determinato, bisogna agire ora o sarà troppo tardi.

ventitrenta, un podcast di lenius

VentiTrenta è un podcast di Le Nius e si legge come si scrive. Voce e autore del podcast è Andrea Genzone.

VentiTrenta, futuro a tempo determinato

9° episodio | Demografia: diventare un paese per vecchi

Siamo in troppi al mondo per le risorse che abbiamo? Nascono abbastanza bambini per pagarci le pensioni? E come la mettiamo con il cambiamento climatico e le migrazioni? Quello della demografia è un tema particolarmente complesso, che coinvolge aspetti intrecciati tra loro e attraversa quasi tutti gli obiettivi dell’Agenda 2030.
In questo episodio parliamo dell’andamento demografico a livello globale e locale, nel medio e lungo periodo. La domanda è sempre la stessa: come possiamo, noi esseri umani, affrontare al meglio questo nostro tempo?
Ascolta “Demografia: Diventare un paese per vecchi” su Spreaker.

Ospiti:
Massimo Livi Bacci: Professore emerito di Demografia all’Università di Firenze e membro dell’Accademia dei Lincei. Il suo ultimo libro è La geodemografia. Il peso dei popoli e i rapporti tra stati.
Alessandra Minello: collabora con Le Nius. Ricercatrice in demografia all’Università di Padova, autrice del libro Non è un Paese per madri e curatrice del report 2023 Le equilibriste per Save the Children.

8° episodio | Cop28: passi avanti, occasioni perse e contraddizioni

Quella che si è tenuta a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre del 2023 è la ventottesima COP, la riunione annuale degli Stati membri delle Nazioni Unite che hanno aderito al trattato internazionale noto come Accordi di Rio, stipulato in Brasile nel 1992. Una COP presieduta da un petroliere, organizzata nel settimo paese al mondo per produzione di petrolio e per emissioni di gas serra pro capite, che arriva a dire basta ai combustibili fossili. Possibile? In questo episodio vediamo quali sono i traguardi raggiunti, le occasioni perse e le contraddizioni della Cop28.

Ascolta “Cop28: Passi avanti, occasioni perse e contraddizioni” su Spreaker.

Ospiti:
Viola Ducati: si occupa di comunicazione ambientale e fa parte del gruppo informale Rete climatica trentina.
Jacopo Bencini: esperto di politiche europee e multilaterali sul clima e membro di Italian Climate Network.
Roberto Barbiero: climatologo dell’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente di Trento.

7° episodio | Aree interne: e se i giovani decidono di restare?

Quando si parla di disuguaglianze tra territori in Italia, pensiamo subito al divario tra Nord e Sud. Ma c’è un altro nervo scoperto che attraversa la nostra penisola, ed è quello delle aree interne.
Lontane dai servizi essenziali, queste zone hanno subito decenni di spopolamento, disgregazione del tessuto economico e sociale. Ma le cose stanno cambiando, ed è un errore pensare che oggi i giovani se ne vogliano andare dai paesi. Molti rimangono per scelta, altri ritornano dopo aver studiato e visto il mondo, altri ancora vi si trasferiscono alla ricerca di una vita più lenta, a contatto con la natura e con le persone.
Le aree interne, da questo punto di vista, sono una risorsa per un futuro non lontano, in cui i grandi centri urbani mostrano i loro limiti. In questo episodio ascoltiamo l’esperienza di Simone, giovane gestore di una fattoria didattica, che dopo aver vissuto a Bologna durante gli studi ha deciso di tornare al suo paese natale, sull’Appennino Modenese. A partire dalla sua storia cerchiamo di capire, questa volta dal punto di vista interno, in che direzione stiamo andando rispetto all’obiettivo 10 dell’Agenda 2030; “Ridurre l’ineguaglianza all’interno e fra le nazioni.”

Ascolta “Aree interne: e se i giovani decidono di restare?” su Spreaker.

Ospiti:
Giulia Urso, professoressa associata di geografia economico politica presso il Gran Sasso Science Institute de L’Aquila e socia fondatrice di Riabitare l’Italia
Simone Gualmini: gestore di Asineria di Gombola

6° episodio |Scuola italiana, tra dispersione e disuguaglianze

Leo è un ragazzo che impara in modo diverso dagli altri. A scuola non sempre troverà chi è disposto ad andare incontro al suo stile di apprendimento, a valorizzare le sue competenze e a dargli l’opportunità di esprimerle con successo. Per questo si convincerà di non essere capace ed entrerà a far parte dei molti giovani che ogni anno abbandonano la scuola precocemente.
Sarà l’incontro con un adulto disposto a credere in lui che, forse, gli darà un’opportunità di riscatto.
In questo episodio si affronta il tema della dispersione scolastica e delle disuguaglianze all’interno della scuola italiana. Vedremo come il nostro paese si sta muovendo in merito all’obiettivo 4 dell’Agenda 2030 dell’ONU, che prevede di “Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti.”

Ascolta “Scuola italiana, tra dispersione e disuguaglianze” su Spreaker.

Interviene:
Paolo Galeffi, direttore di Piazza dei mestieri di Milano.

5° episodio | Sanità italiana: spesa pubblica, profitti privati

È il 1978 quando nasce il Servizio Sanitario Nazionale italiano. È una tappa di un percorso che vuole fare della sanità un diritto di tutti e tutte. Da quel momento lo Stato si incarica non solo di fornire visite ed esami, ma soprattutto di fare in modo che ne servano il meno possibile, e cioè di fare prevenzione.
Nel tempo ci sono state altre riforme nella riforma, che hanno ridefinito i rapporti tra Stato e Regioni e posto le basi per un sempre maggiore sapzio per le aziende private all’interno del servizio pubblico.
Negli ultimi anni, e in particolare con la pandemia, alcuni nodi sono venuti al pettine: le condizioni di lavoro dei medici e degli infermieri; le crescenti difficoltà per gli utenti nell’avere le cure in tempi utili e, soprattutto, la presenza crescente di un’attività privata che non solo costa denaro ai cittadini e allo Stato, ma che si pone obiettivi opposti a quelli del Sistema Sanitario Nazionale.
In questo episodio di VentiTrenta approfondiamo il tema della sanità anche alla luce dell’obiettivo 3 dell’Agenda 2030 dell’ONU, che chiede di assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età.

Ascolta “Sanità italiana: spesa pubblica, profitti privati” su Spreaker.

Intervengono:
Laura Brambilla: neurologa, si occupa di sclerosi multipla in un ospedale pubblico di Milano.
Vittorio Agnoletto: medico, insegnante di “Globalizzazione e politiche della salute” all’Università degli Studi di Milano e membro della direzione nazionale di Medicina Democratica.

4° episodio | Lavoro e genitorialità: oltre alla conciliazione c’è di più

Conciliare il lavoro con la vita genitoriale può essere difficile, e riuscirci non è abbastanza se a doverlo fare sono sempre le donne. Su di loro pesa il mito della madre, che le vuole naturalmente predisposte alla cura, mentre sugli uomini incombe il mito del lavoro, che li spinge a guadagnare il più possibile anche al costo di essere assenti.
Partendo dalla storia di Sara, madre single e separata, in questo episodio ragioniamo su quali siano i limiti strutturali e culturali che ancora ci impediscono di condividere in modo più equilibrato i compiti di cura all’interno delle famiglie.
Grazie alla voce autorevole di Alessandra Minello cerchiamo di capire a che punto siamo rispetto all’Obiettivo 5 dell’Agenda 2030, che punta a raggiungere l’uguaglianza di genere. In particolare, l’obiettivo 5.4 chiede di riconoscere e valorizzare la cura e il lavoro domestico non retribuito, fornendo servizi e politiche di protezione sociale, e promuovendo responsabilità condivise all’interno delle famiglie.

Ascolta “Lavoro e genitorialità: oltre alla conciliazione c’è di più” su Spreaker.

Intervengono:
Sara
: lavoratrice e madre di un bambino di 8 anni
Alessandra Minello:
ricercatrice in demografia all’Università di Padova, autrice del libro ‘Non è un Paese per madri’ e curatrice del report 2023 ‘Le equilibriste’ per Save the Children.

3° episodio | Persone migranti: quello che non vi raccontano

Propaganda politica e comunicazione mediatica danno informazioni distorte sulle migrazioni, alimentando divisioni e confusione. Ma qual è la reale portata del fenomeno? Quante e quali sono le persone che arrivano in Italia e in Europa? Perché partono, come viaggiano, quali altre scelte avrebbero? E soprattutto, cosa le aspetta all’arrivo? Partendo dalla storia vera di Abdul, giovane afgano in fuga dai talebani, cerchiamo di capire a che punto siamo, in che direzione stiamo andando e quali sono le possibili soluzioni a disposizione. Il discorso parte anche dall’obiettivo 10 dell’Agenda 2030, che prevede di “Ridurre l’ineguaglianza all’interno e fra le nazioni” e il 10.7, che chiede in particolare di “rendere più disciplinate, sicure, regolari e responsabili la migrazione e la mobilità delle persone, anche con l’attuazione di politiche migratorie pianificate e ben gestite.”

Ospiti: 
Maurizio Ambrosini: Insegnante di Sociologia delle migrazioni all’Università degli Studi di Milano e direttore della rivista Mondi migranti.
Giuseppe Marino: Coordinatore dell’Area Advocacy del Centro Astalli di Trento.
Abdul: Migrante afgano arrivato in Italia attraverso la rotta balcanica.

2° episodio| Acqua made in Italy: in plastica, su gomma

Valle dello Stura, Piemonte. Mentre migliaia di TIR trasportano acqua in bottiglie di plastica lungo il fondovalle, in alcune frazioni di acqua non ce n’è nemmeno dal rubiletto e bisogna farla arrivare con le autobotti. Una contraddizione italiana che ci porta a riflettere sulla risorsa acqua, a chiederci se sia un bene comune o una merce da cui trarre profitto, se sia una questione locale oppure globale e come possiamo utilizzarla in modo responsabile.
Con l’aiuto dei nostri ospiti facciamo il punto sull’obiettivo 6 dell’aAgenda 2030 dell’ONU: Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico sanitarie.

Intervengono:
Chiara Sammito, giornalista freelance, si occupa di comunicazione per la European Cycling Federation
Emanuele Fantini, insegnante e ricercatore all’Institute for water education di Delft (NL) e autore del podcast “Si dice acqua”.
Adriano Bernardi, sindaco di Demonte (CN)

Ascolta “Acqua made in Italy: in plastica, su gomma” su Spreaker.

1° episodio| Ecoansia: La ragazza che rinuncia ai mondiali per salvare il Pianeta

Innes Fitzgerald, atleta britannica di 16 anni, decide di rinunciare ai mondiali di corsa campestre per sensibilizzare il mondo rispetto alla crisi climatica. La sua scelta accende una luce sul disagio dei giovani rispetto a un futuro incerto. Di questo disagio fanno parte emozioni ambientali come l’ecoansia, che da problema può diventare anche una risorsa in grado di portare i giovani ad attivarsi e agire in favore del Pianeta e degli esseri umani. Perché il problema non è l’ecoansia, ma la sua causa: il cambiamento climatico, che l’obiettivo 13 dell’Agenda 2030 si propone di combattere.

Intervengono:
Matteo Innocenti,
psichiatra, psicoterapeuta.
Valeria Barbi,
naturalista e politologa.

Ascolta “Ecoansia: La ragazza che rinuncia ai mondiali per salvare il Pianeta” su Spreaker.

Questo podcast è realizzato grazie al supporto di Etica Sgr, società di gestione del risparmio italiana del Gruppo Banca Etica. Propone, sin dalla sua fondazione, nel 2000, esclusivamente fondi comuni d’investimento sostenibili, con lo scopo di rappresentare i valori della finanza etica nei mercati finanziari. La finanza etica nasce per mettere al centro delle nostre scelte finanziarie le persone e l’ambiente. Questo significa che il risparmiatore moderno assume una prospettiva di lungo periodo e amplia il proprio raggio di valutazione. L’investitore responsabile si pone l’obiettivo di favorire uno sviluppo sostenibile equilibrato tra ambiente e sociale, capace di evitare ingiustizie particolari al fine di ottenere obiettivi globali: una transizione necessaria, ma che sia “giusta”.

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6 Commenti
  1. tutuu666k

    Ottimo sito

    • Davide Fracasso

      Grazie!

  2. Francesco

    Molto interessante

  3. Belo

    Molto interessante

  4. Eliopo

    Incredibile

  5. Nico

    Bravo belle mod

Commenti chiusi.

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