5 cose da fare in Norvegia9 min read

22 Novembre 2016 Viaggi -

5 cose da fare in Norvegia9 min read

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2. Scoprire l’ansia a Preikestolen

cose da fare in norvegia
@leonardo piccione

 

Un ghiacciaio erode per migliaia di anni la costa, mangiandosela come una carie profonda si mangia un dente sano. Poi – per senso di colpa, sazietà o contrappasso – il ghiacciaio lentamente si dissolve, e resta la cicatrice a forma di U. I fiordi sono capolavori della pazienza, monumenti alla natura pacificata dopo la tribolazione: in norvegese antico fiordo vuol dire “simile a un lago”, e i laghi non sono certo il massimo dell’irrequietezza.

Lysefjord, uno dei fiordi più amati della Norvegia, si estende per 42 chilometri a partire da Stavanger, geometrica città sulla costa occidentale, capitale del petrolio artico e dei turisti da vertigine: si parte da qui per salire a Preikestolen, 600 metri a strapiombo sul fiordo. A Stavanger sono stato accolto da due degli odori che associo maggiormente alla pace e alla serenità: letame di mucca (l’aeroportino locale sorge in mezzo a pascoli verdeggianti) e brioche alla cannella (la cannella in Scandinavia si trova dappertutto, veramente: stamattina ho assaggiato una piadina alla cannella, buona).

Per una specie di legge di compensazione, i norvegesi riequilibrano la rilassatezza che gli deriva dai fiordi e dagli odori che li circondano sfrenandosi con qualcos’altro. Un qualcos’altro che ho appena scoperto essere gli orari di apertura dei negozi. Dico sul serio, da queste parti mettono addosso un’ansia pazza quando si parla di orari di apertura dei negozi. Supermercati e rivenditori di ogni tipo mostrano le ore di inizio e fine dell’attività come parte integrante dell’insegna luminosa. Esempio: Coop 8-19 (9-17), con i numeri tra parentesi che indicano l’orario domenicale. La parte dell’insegna con l’orario è meglio illuminata rispetto alla parte col nome del negozio; in alcuni casi è del tutto dominante: i numeri sono più grandi delle lettere e hanno un font più accattivante. Sono convinto che mi imbatterò molto presto in negozi senza nemmeno un nome da mostrare, solo l’orario di apertura:

– Hey, Thor, questo negozio è aperto fino alle 20, fermati ed entriamo!
– Ma che razza di negozio è, Signe? Non c’è scritto nulla…
– Che cazzo di importanza ha che negozio è? È aperto, qui e ora. Conta questo. Entriamo.

Qualunque sia il negozio, costerà tutto tantissimo. E vi si potranno trovare decine di improbabili pietanze al gusto di cannella.

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Nato nella Murgia barese 29 anni fa, da allora vaga in cerca di un ramo dove sedersi a riflettere sull'esistenza. Le sue principali fonti di ispirazione sono i cinema di venerdì, le biciclette in salita, le bussole che puntano ad Ovest, i pub di Oxford e l’Islanda, dove un giorno è finito dentro un vulcano. Ogni tanto prova a raccontare storie di sport e varia umanità in giro per l'internet.
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