L’Italia riemerge da questa e da altre distruzioni, vive la Resistenza e, appunto, la fine della monarchia. Iniziano gli anni cinquanta e con loro il grande movimento di connazionali da sud a nord, da est a ovest, dalle campagne alle città industrializzate. Anche verso l’estero.
Sono milioni gli italiani che emigrano, tra questi Vincenzina, la giovane donna del sud arrivata a Milano per cercare un lavoro e una nuova vita. La canta Enzo Jannacci, ispirato dalla metropoli lombarda che cresce e dai suoi quartieri operai.
Vincenzina e la fabbrica (1975) rappresenta così tutte quelle giovani emigranti un po’ smarrite nelle grigie periferie settentrionali, affascinate e al tempo stesso impaurite dalla
Sociologo, assegnista di ricerca presso l'Università di Padova. Si
occupa di politiche sociali per l'infanzia, famiglie vulnerabili e
cittadinanza attiva. Ama la musica rock e i cantautori e ne scrive
mescolando ricordi, sensazioni e aneddoti.
E' incredibile come la musica riesca a rendere poetici anche i momenti più bui e tristi della nostra storia, grazie per questo articolo, semplicemente perfetto!
Lotje Lomme
Articolo bellissimo, condiviso con il gruppo di insegnanti di italiano in Olanda. :)
Andrea
Grazie! Ci fa piacere sapere che gli articoli vengano apprezzati anche fuori dai nostri confini, buon lavoro e buone letture!
CLARILENE SALVADORI
Lo stesso per il Brasile.
Gabriella
Cercavo con mio figlio materiale per una ricerca a scuola (II media) sul patrimonio culturale nella musica ed eccolo qua, grazie!
Redazione Le Nius
Grazie di avercelo detto Gabriella, ne siamo molto contenti! :)
Vittorio
E' incredibile come la musica riesca a rendere poetici anche i momenti più bui e tristi della nostra storia, grazie per questo articolo, semplicemente perfetto!