Vicenza, tre partite per svoltare2 min read

25 Febbraio 2016 Uncategorized -

Vicenza, tre partite per svoltare2 min read

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vicenza tra partite per svoltare
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Niente, l’appello alla vittoria contro l’Avellino non ha funzionato, nemmeno questa volta. Al Menti non ci sono storie: non vinciamo neanche per sbaglio. Nemmeno nella giornata in cui, per dire, fai il miracolo di non prendere gol giocando con El Hasni: qualcosa che non ricapiterà mai più. Ma se nemmeno in queste occasioni riesci a portare a casa i tre punti non puoi prendertela con la sfortuna, te la puoi prendere solo con te stesso.

Anche un miope vedrebbe che segniamo troppo poco per non soffrire, che attacchiamo con troppa poca rabbia e voglia per essere una squadra che deve lottare per la salvezza. È vero, ultimamente tra arbitri e giudici sportivi fanno a gara a spararla più grossa nei nostri confronti, ma ci sono poco scuse: se non la metti in porta quando la devi mettere, c’è poco da lamentarsi. O lo capiamo, e alla svelta, o continuerà a girare male.

Salvato Raicevic, che non può fare miracoli da solo e ha bisogno di supporto, i primi a capirlo – oltre a un centrocampo che deve fare mille volte di più – dovrebbero essere i due “genietti” che gli giocano a fianco, dal Robben della Capitanata (che di Robben ultimamente ha solo la pelata) al Messi biancorosso (che di Messi ha solo il telefono). Sono questi due, prima di ogni altro, a doverci far fare il salto di qualità: o risolviamo questa cosa o riusciremo a vincerne poche. Servono i loro gol, i dribbling, gli assist, la giocata che accenda l’entusiasmo e faccia passare la paura… Il problema è che Giacomelli da mesi lo attendiamo sotto la Sud per festeggiare, mentre Galano non si è ancora capito se ha voglia di fare la differenza oppure no… È qui che si vede veramente chi è da Lane, non a parole o all’università. Marino li prenda da parte e faccia capire loro che questa squadra e questa salvezza passa dai loro piedi.

Tre partite per svoltare

Anche se tutti, non solo loro, devono dare qualcosa in più. Altrimenti da questo trittico che ci aspetta (Crotone, Pro Vercelli e Novara in 7 giorni) ne usciamo con le ossa rotte. È una svolta, c’è poco da girarci attorno: o da queste partite riusciamo a ricavare almeno 5/6 punti, oppure la situazione si fa ancora più pesante. Serve il colpo di coda, di reni, di quello che vi pare… Ma o svoltiamo adesso e mettiamo da parte dei punti fondamentali per giocarcela con un minimo di tranquillità, oppure iniziano i problemi. È una storia – purtroppo in questi anni è stato fatto di tutto per farcela imparare a memoria – già vista. Nessuno si merita che accada ancora. Forza Lane.

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Collettivo della curva sud del Romeo Menti, teatro delle imprese del Lanerossi Vicenza. Qui saremo la sirena d’allarme per un calcio moderno alla deriva: in trasferta ci portiamo il cabernet, non la tessera. Allo stadio andiamo con la sciarpa biancorossa, non i bastoni. Potrà cambiare il clima ed il cielo, mai la nostra bandiera, biancorossa per sempre.
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