Questo Napoli è delizioso, isn’t it?3 min read

1 Febbraio 2016 Uncategorized -

Questo Napoli è delizioso, isn’t it?3 min read

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napoli delizioso
@mondopallone.it

È fatta. Anche gennaio è passato. Se le vinciamo tutte siamo campioni d’Italia. Sì questo esordio è sciocchissimo, ed è peraltro già valido da un mesetto. Ma siamo ancora appagati, sfatti e brilli dopo il 5-1 all’Empoli, la sesta mano aperta della stagione. Veder giocare il Napoli è stato delizioso, come se qualcuno stesse lucidando i nostri bulbi e i nostri bulbi emettessero il suono del pulito tipo wo-in-in (quello del parabrezza appannato della vostra auto quando fuori è una sera di gennaio e siete al Virgiliano e…). Insomma, non lo cambieremmo neanche con una-batteria-di-pentole-acciaio-inox-e-una-mountain-bike-con-cambio-Shimano. Ci sono state alcune distrazioni, certo. Ma non godersi questo primato da 50 punti sarebbe come rispondere a Boban su whatsapp mentre Adriana Lima continua a mandarci emoticon nel gruppo-conversazione Un giorno all’improvviso m’ innamorai di te.

napoli delizioso
“Salutate la capolista. E salutatemi Ivan Strinic.” | @weheartit.com

Fermi, dimenticate Boban. Se potete anche Adriana Lima. Vorrei spendere due parole per Marek Hamsik, e nello specifico queste: madonna-santa. Ecco fatto. Dico, ma lo avete visto? Visualizza, poi apre, poi serve, poi nota, poi subisce, poi ringhia (persino!). È bello vederlo giocare così: a testa alta, padrone e consapevole, che non scarica solo ma imposta anche, perché impostare è assumersi la responsabilità di un avvio, di ogni ripartenza, di quella C che morde il braccio. E se non basta la prestazione con l’Empoli, ci permettiamo di ricordarvi che mentre leggete Marek ha già indossato 384 volte la nostra maglia, ha segnato 96 gol ed ha trascorso l’intera scorsa stagione da sostituito-intorno-al-60’, senza fiatare. Che classe. Ti voglio per sempre Marek, giurami che non diventeremo come tutte le altre coppie.

E Callejon? Gente, qui non parliamo solo di due magnifici gol. Qui parliamo di autentico spirito di sacrificio. Mister Sarri gli ha chiesto una stagione più da gregario, e così come nel ciclismo il capitano senza fidi in salita resta triste, solitario y final, lo spagnolo fornisce un enorme aiuto in fase di ripiego. È ammirevole, perché sacrifica in parte la sua vena offensiva senza un solo segno di disappunto. Fantastico. Ci rendiamo conto che anche il nostro Lorenzo Insigne meriti elogi, ma non ci sentiamo neanche vagamente capaci di tributare a parole quanto meriterebbe questa cosa successa ieri:

https://www.youtube.com/watch?v=8h5ed7tONc0

Ah ragazzi, a proposito: l’impressione di domenica scorsa – l’impressione che siano le giornate del campionato a procedere con i gol Higuain, e non il contrario – sembra avere un fondamento. Due settimane fa una brillante mente di Le Nius mi ha chiesto un pezzo su Gonzalo – una cosa del tipo prima o poi devi farlo, me lo aspetto, sappilo, me lo aspetto. Io ho detto sì-certo, e non l’ho fatto neanche un po’. Forse mi frena il timore che l’argentino alla fine non possa segnare una rete a partita, perché le partite sono 38 ed è altamente improbabile che ciò accada (improbabile quanto le chance di rimanere sani di mente se ciò dovesse accadere).

Intanto, date uno sguardo a questo lungo, entusiasta, celebrativo articolo made in Guardian. Non è una serenata sdolcinata e senza equilibrio. Anzi, parla anche delle facce-musone del Pipita quando le cose non gli vanno bene – e quindi non vanno bene a noi, quindi alle persone che ci frequentano e che un giorno, non così lontano, inizieranno a farlo meno. Almeno la domenica.

Higuain
“Benzema, biv!” | @makemefeed.com

Mercoledì andiamo a Roma con la Lazio, senza Allan e Hysaj e con David Lopez (ah!) e verosimilmente Maggio (ah!?). Comunque; che bel campionato no? È tutto meravigliosamente aperto e imprevedibile. Tutto. Neanche l’Hellas è condannato. Anzi, i veneti sono ultimi con 11 punti, quindi fatevi due conti: se vincessero le restanti 16 gare, e noi neanche una, andrebbero a quota 59, rifilandoci ben nove lunghezze. Ma è chiaro che in zona salvezza le nostre simpatie sono liguri e rossoblù. A proposito: sapevate che una squadra in cerca di maggior tranquillità spesso può trovare le giuste motivazioni in partite infrasettimanali, serali, esterne e calabresi piemontesi? Chiedete in giro, è un fatto.

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Napoli, luglio '87. Due mesi prima gli Azzurri vincono lo scudetto, lui arriva in ritardo. Una laurea in Storia contemporanea, ma scopre che la Storia non si ripete. Poi redazioni, blog, libri, ciclismo, molti aerei, il tifo, la senape, la vecchia Albione, un viaggio di 10mila km in camper in capo al mondo. Per dimenticare quel ritardo sta provando di tutto.
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