Perché l’Agenzia internazionale per l’energia (IEA) sottostima le rinnovabili?7 min read
Reading Time: 6 minutes4. Conservatorismo istituzionale
Il grafico sopra mostra le quote del mercato mondiale di elettricità 1980-2014. Non si nota la “crescita esplosiva” delle fonti rinnovabili in prospettiva, resa ancor più difficile dalla lentezza del mercato globale. Una spiegazione può essere radicata nel conservatorismo istituzionale, una visione che tiene in considerazione la realtà delle prospettive di lungo periodo e la complessità dei sistemi energetici del mondo. Tuttavia si corre il rischio di sottovalutare le tecnologie di trasformazione del sistema, come avvenuto nel caso delle rinnovabili.
Si potrebbe sostenere che la politica si muova più velocemente delle proiezioni della IEA e ci sono buone ragioni per pensare che l’ambizione politica dei prossimi 20 anni sia di gran lunga superiore a quello che viene esplicitamente promesso dai governi oggi. Di quanto? Come si svilupperà la politica? Non è chiaro e nessuno, nemmeno la IEA, è ben posizionata per dirlo.
L’evoluzione della politica nei prossimi anni avrà un’enorme influenza sulla distribuzione delle rinnovabili. Questo introduce un valore di incertezza non indifferente per eolico e solare.