Palermo, un punto d’oro1 min read
Reading Time: 2 minutesIl Palermo agguanta un buon pareggio fuori casa e continua la sua corsa verso la serie A, massima serie di questo sport.
Il punto conquistato é oro puro, sia per il pareggio dell’Empoli salvato in casa da Tavano, sia per l’espulsione al 34′ di Lazaar, per calcio volante alla Karate kid su D’Alessandro, che costringe i rosanero a giocare in 10 3/4 del match.
Se poi aggiungiamo la sostituzione forzata di Morganella al 19′ per infortunio e il secondo cambio con Daprelá che al 45′ prende il posto di Vasquez, Mister Iachini si trova a dover gestire l’intero secondo tempo con 10 uomini e un solo cambio a sua disposizione.
E infatti il Palermo della seconda metà gara supera la linea di centrocampo molto raramente, lasciando ai padroni di casa il pallino del gioco. I romagnoli ci provano ma, nonostante qualche rischio per Sorrentino, la difesa regge e il tabellino a fine partita non registra alcuna marcatura.
All’83’ arriva la sostituzione di un mai domo Lafferty per un Barreto di sostanza con il compito di rompere i maroni a più giocatori del Cesena possibile per portare a casa questo prezioso pareggio.
Il recupero di 3′ annunciato al 90′ non viene probabilmente comunicato al povero Maresca il quale al 93′, forse credendo manchino ancora 15/20′ alla fine, opta per una preziosissima entrata killer su Gagliardini che gli procura una inutile espulsione. Il Palermo finisce quindi in 9, con due espulsi, due ammoniti e Iachini allontanato per proteste.
Siamo ancora primi in classifica e in Italia non è ancora scoppiata la guerra civile dopo l’ennesimo inciucio che avvicina sempre più Renzi alla Presidenza del Consiglio. Poteva anche andare peggio… o forse no?
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