Motomondiale: cronaca di una giornata al Mugello3 min read

4 Giugno 2014 Uncategorized -

Motomondiale: cronaca di una giornata al Mugello3 min read

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Motomondiale: cronaca di una giornata al MugelloL’arrivo del Motomondiale al Mugello è, per il sottoscritto, l’occasione per vedere i piloti del campionato dal vivo ormai dal 2009. Nonostante sia un rito che si ripete da diversi anni, ogni volta l’attesa è sempre molto forte, e le giornate di gara vissute dal vivo mai banali e ripetitive, ma sempre con nuovi particolari o accadimenti da poter raccontare. La preparazione alla domenica di “gare” inizia già precedentemente: biglietti da non dimenticare, zaino con qualche ricambio di vestiti adatti ad ogni possibile condizione climatica, bevande e cibo portati da casa perché il chiosco presente in autodromo non è propriamente economico, oltre a non essere così agevole da raggiungere una volta che l’autodromo inizia a riempirsi di pubblico.

La giornata vera e propria inizia la mattina presto, all’incirca verso le 5, dopo una nottata passata a “tentare” di dormire in macchina nel parcheggio dell’autodromo. Come al solito, la zona appenninica del Mugello non fa sconti: al mattino è freddo vero, con temperature più consone per un mese autunnale che per giugno. Fortunatamente però, sempre considerate le caratteristiche della zona, quando il sole fa capolino la temperatura inizia a farsi decisamente più piacevole, consentendo di togliersi felpe e giacche utilizzate in precedenza. Nel frattempo, anche per tenersi in movimento ed occupati, si sistemano i materassini e tutto l’occorrente per creare una “seduta” sul prato, laddove passeremo tutto il resto della giornata, scambiando qualche parola con i miei compagni di viaggio (mio padre ed un mio amico), ai quali si aggiungono ben presto altre persone con cui avevamo già deciso di incontrarci per seguire le gare.

Dopo un po’ di attesa inizia finalmente l’azione in pista: il pubblico inizia a farsi sentire anche a partire dalle categorie minori, per sfogare la sua voglia di vedere le moto finalmente girare. Dopo i warm-up, ecco le gare: si parte dalla divertentissima Moto3, in cui il pubblico è schierato nettamente dalla parte degli italiani e di Fenati in particolare, con il pilota ascolano che entusiasma l’autodromo grazie alla sua grande vittoria ottenuta in volata sugli spagnoli Vinales e Rins. Si passa poi alla Moto2, per la verità più sonnacchiosa come andamento e nella quale il caldo inizia a farsi sentire maggiormente. Pur seguendo la corsa sempre con attenzione, è arrivato il tempo di mettere qualcosa nello stomaco: tornano buoni i panini e le bevande preparate il giorno prima, ben mantenuti dal sempre valido frigorifero portatile tanto apprezzato in queste occasioni.

Si arriva alla Motogp, gara molto attesa specie considerando il fatto che l’autodromo, come da consuetudine quando si corre in Italia, vede una forte prevalenza di sostenitori di Valentino Rossi presenti sostanzialmente un po’ ovunque lungo la pista. La gara, molto divertente, vive della splendida lotta per la vittoria tra Marquez ed un finalmente ritrovato Lorenzo protrattasi fino all’ultimo giro, che ha visto prevalere ancora una volta il pilota della Honda, assoluto dominatore di questo inizio di campionato. Vale fa una buona rimonta ma deve piegarsi alla superiorità dei due spagnoli, chiudendo 3° e tornando sul podio al Mugello dopo 5 anni di assenza. E alla fine tanti applausi e ammirazione per tutti: una scena che dovrebbe essere la normalità ma che negli anni precedenti non sempre si è davvero vissuta all’interno dell’autodromo toscano. Un altro aspetto che ha decisamente contribuito, per quanto mi riguarda, a rendere davvero positiva la giornata.

Se vogliamo trovare il pelo nell’uovo, il modo di arrabbiarsi lo si è trovato anche stavolta, “grazie” al comportamento decisamente arrogante di certe persone che, nonostante ripetuti inviti da parte del sottoscritto come di diverse altre persone, hanno ben pensato di tenere montati, per gran parte della giornata, tende e gazebo che ostruivano la visuale di chi era posizionato dietro di loro. Ennesima conferma che il rispetto per il prossimo ed il buonsenso non albergano in tutte le persone. Ma al netto di questi inconvenienti, la giornata resta come al solito una esperienza da ricordare nel tempo, e l’ennesima dimostrazione di quanto valga davvero la pena cercare, nei limiti del possibile ovviamente, di vivere questi eventi dal vivo: il sapore è del tutto diverso.

Immagine|Motoblog.it

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Studente di giurisprudenza come "occupazione" ufficiale e appassionato di sport in generale, più come spettatore che come atleta, ahimè. Seguo con particolare interesse gli sport motoristici e da qualche anno a questa parte il motomondiale (ma pure la superbike), pur essendomi avvicinato ad essi con le 4 ruote e la F1.
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