Motogp 2014: più rispetto per i piloti3 min read

19 Settembre 2014 Uncategorized -

Motogp 2014: più rispetto per i piloti3 min read

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Motogp 2014: più rispetto per i piloti

Domenica la Motogp ha celebrato il ritorno alla vittoria di Rossi, a più di un anno dalla sua ultima affermazione. Il successo di Valentino in quel di Misano è il suggello a quella che, fino ad ora, è stata una stagione di segno decisamente positivo per il pilota pesarese, che nell’occasione ha anche stabilito il nuovo record di longevità, mettendo tra la sua prima e (fino ad ora) ultima vittoria nel mondiale più di 18 anni, togliendo questo primato a Capirossi. Vi direte: tutto bello, e tutte le attenzioni dirette verso Rossi. Si, ma ciò vale solo in parte.

Come troppo spesso accaduto quando a vincere è Rossi, oltre a fare i doverosi complimenti al pilota della Yamaha, i commentatori delle varie emittenti che si alternano alla trattazione del motomondiale si prendono la briga di dire qualcosa di negativo su quelli che sono i principali avversari di Valentino in quel determinato momento, come se fosse necessario rincarare la dose con qualche maldicenza per elevare ulteriormente la posizione del 46, come se non bastasse quanto dimostrato dal pilota in pista.

E così Lorenzo, da sempre visto da Sky come un pilota tendenzialmente lamentoso, viene descritto come una sorta di psicolabile perché in inverno ha cambiato più di un preparatore atletico, oltre a macchiarsi dell’incredibile onta di dormire un po’ prima della gara per rilassarsi, cosa tra l’altro fatta da qualche pilota anche di altre categorie o del passato.

Per non parlare di Pedrosa, definito addirittura il perdente dopo una gara, quella di Misano, che sicuramente per Dani non è stata delle migliori. Per non essere volgari dico che sono pronto a scommettere che un buon 80% dei piloti che compongono la griglia della Motogp vorrebbero essere “perdenti” come Pedrosa, pilota da sempre abituato a stare ai vertici delle categorie in cui ha corso ed in grado, anche nelle annate di magra, di portarsi a casa qualche vittoria.

Ma al di là delle difese da spendere verso un pilota o un altro, che non servono per chiunque veda le corse e abbia un cervello funzionante per capire il valore di un pilota, è l’atteggiamento di fondo che è sbagliato: perché un certo giornalismo deve sempre trovare un nemico, un cattivo o anche solo un pilota da mettere in cattiva luce, da contrapporre al buono della situazione?

In questo caso si parla di Rossi ma, uscendo fuori dall’ambito italiano, spesso è stato anche Marquez, che sappiamo essere l’erede designato del pilota pesarese anche a livello mediatico. Perché non ci si può limitare a fare i complimenti al vincitore di giornata, senza innescare ogni volta una sorta di “tiro al piccione” verso chi, in un certo gran premio, è uscito battuto? Oltre ad essere un modo di fare fastidioso, è anche alquanto pericoloso, perché la ruota gira e a poter porre in essere certi comportamenti che vengono tanto criticati può essere lo stesso pilota – Rossi o chi per lui – che viene spesso portato in “palmo di mano” con le esagerazioni di cui sopra.

Insomma, la domanda finale è questa: quando chi si occupa di informare sul motomondiale imparerà ad avere rispetto per tutti i piloti, indipendentemente dal loro livello, ma a maggior ragione se parliamo (come nel caso di Lorenzo e Pedrosa) di campioni conclamati? La speranza è che ciò avvenga presto, anche se la ragione mi suggerisce la conclusione opposta.

Immagine| zimbio.com

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Studente di giurisprudenza come "occupazione" ufficiale e appassionato di sport in generale, più come spettatore che come atleta, ahimè. Seguo con particolare interesse gli sport motoristici e da qualche anno a questa parte il motomondiale (ma pure la superbike), pur essendomi avvicinato ad essi con le 4 ruote e la F1.
5 Commenti
  1. Giandomenico Tiseo

    Davide, sono perfettamente d'accordo con il tuo sfogo ma ormai chi cura l'informazione non vede più la differenza tra quello che è fare comunicazione a scopo di lucro. Pertanto, che sia Sky o Mediaset, purtroppo, limitarsi a fare i complimenti a tizio o a caio non fa vendere le copie. E' necessario creare una contrapposizione, una polemica, un dualismo affinchè ciò sia appetibile dal pubblico generalista più che generalizzato. Quindi, in poche parole, tutto facente parte del gioco. Tuttavia, apprezzo il tuo articolo e quoto anche le virgole e ti auguro di mantenere questa etica se, un giorno, dovessi trovarti a lavorare per un giornale o qualsiasi organo di informazione.

  2. Giandomenico Tiseo

    Rispedisco il messaggio per alcune cavolate scritte...Davide, sono perfettamente d’accordo con il tuo sfogo ma ormai chi cura l’informazione non vede più la differenza tra quello che è fare comunicazione a scopo di lucro e informare. Pertanto, che sia Sky o Mediaset, purtroppo, limitarsi a fare i complimenti a tizio o a caio non fa vendere le copie. E’ necessario creare una contrapposizione, una polemica, un dualismo affinchè ciò sia appetibile dal pubblico generalista più che specializzato. Quindi, in poche parole, tutto facente parte del gioco. Tuttavia, apprezzo il tuo articolo e quoto anche le virgole e ti auguro di mantenere questa etica se, un giorno, dovessi trovarti a lavorare per un giornale o qualsiasi organo di informazione.

  3. torcida

    Io nn sn d accordo anche rossi è stato criticato e poi se voi seguite il motomondiale da 18 anni a questa parte rossi ha creato tutto grazie ai suoi successi e alla sua passione che ha trasmesso a noi tifosi vedere le lacrime a misano e tutto questo la gente lo ama x che gli ha dato tanto rossi nn è fine a se stesso nn ci sarà mai nessuno come lui forse meglio ma mai come lui

    • Giandomenico Tiseo

      Il motomondiale non è solo Valentino Rossi è questo il punto. Non è certo delegittimare quello che Rossi ha costruito che è ragguardevole ma parliamo di un rispettare anche ciò che altri piloti hanno fatto nella loro carriera.

  4. torcida

    E poi scusa se nn ci stava rossi nn scrivevi l articolo quindi. .............

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