La vita dopo WhatsApp5 min read
Reading Time: 5 minutesIl modo di lavorare
Chi ha un’attività o lavora in ufficio ed ha a che fare direttamente con clienti o rivenditori avrà certamente sperimentato la diffusione di WhatsApp come strumento di lavoro. C’era una volta il modulo d’ordine cartaceo, poi venne il fax, quindi la mail, infine l’ordine telefonico fatto al volo dal cellulare, fino ad arrivare, in questa sorta di Fiera dell’Est, all’ordine via WhatsApp.
Per non parlare delle chat di lavoro, sempre più presenti tra colleghi, organizzate in chat ufficiali, sottochat tematiche, sottosottochat eversive, in cui si mescolano questioni lavorative e extralavorative con facilità disarmante ed inutili richiami all’ordine.
Il problema è che lo smartphone, che sia aziendale o di proprietà, non conosce orari d’ufficio e il rischio è di essere coinvolti in questioni lavorative anche quando sarebbe il caso di staccare la spina. Senza contare il pericolo di smarrire o dimenticare un ordine, o comunque una comunicazione importante, nella selva degli altri messaggi.