Croce e delizia di WhatsApp sono le ormai famigerate spunte blu. Risultato di un’evoluzione che tutti abbiamo temuto e insieme auspicato, a seconda che ci considerassimo destinatari o mittenti di un messaggio delicato, lasciano ancora perplessi diversi utenti e sono causa di veri e propri disturbi psicologici. Il concetto è semplice: se ci piace WhatsApp, dobbiamo accettare che i nostri contatti sappiano se ci siamo e cosa facciamo.
Non solo spunte blu, infatti, a testimoniare la lettura di un messaggio, ma tutta una serie di informazioni che possono essere usate da o contro di noi. Orario di invio, orario di ricezione, orario di visualizzazione, ultimo accesso online e stato attuale (online, sta scrivendo, sta registrando, ecc…). Un invito a pranzo per ansiosi e paranoici: perché ha letto e non risponde? Perché è online ma non legge, con chi sta chattando? Perché stava scrivendo e ora non più? Se non fosse di noi tutti che stiamo parlando, ci sarebbe quasi da ridere.
Classe '85, divido il tempo tra la moglie e i tre figli e le più svariate passioni. Amo la lettura, la scrittura (ho pubblicato cinque romanzi) ed i videogiochi, non disprezzo fumetti, calcio, cinema e cucina. Eterno bambino, amo la vita e credo che sia troppo breve per non interessarsi a... tutto!