F1 2014 Bahrain: lo show Mercedes3 min read

7 Aprile 2014 Uncategorized -

F1 2014 Bahrain: lo show Mercedes3 min read

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f1 2014-bahrainNel terzo appuntamento stagionale in quel di Sakhir (Bahrain) la F1 2014 si è illuminata a festa non solo grazie alle luci artificiali del circuito degli emiri ma anche per lo spettacolo che si è visto in pista. Il duello in casa Mercedes tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg è stato esaltante, da urlo, e ha riconciliato un po’ tutti con il circus dopo le tante critiche sul format della categoria.

Le emozioni della F1 2014 Bahrain, infatti, hanno letteralmente sovrastato le polemiche del week-end tra regolamento da modificare, rumore non da F1 e calo di share. Lo spettacolo targato Mercedes ha fatto stropicciare gli occhi degli spettatori e senz’altro ha messo a tacere l’eccessivo caos creatosi attorno alla stessa casa di Stoccarda “colpevole” di essere troppo forte, rendendo le gare noiose, e aver fatto meglio di altri il proprio lavoro.

Venendo alla cronaca la vittoria è andata ad Hamilton al termine di una gara molto tirata, come detto, tra il pilota inglese e il proprio compagno di squadra, che fin dai primi metri hanno un creato un gap incolmabile con il resto del gruppo. Un disavanzo notevolissimo esaltato anche dalle caratteristiche di un tracciato caratterizzato da lunghi rettilinei e violente frenate particolarmente adatto alle “frecce d’argento”.

Il distacco finale di 24 secondi con il terzo classificato non rende l’idea delle differenze di prestazione che ci sono tra le Mercedes e le altre vetture. L’intervento della Safety Car, infatti, oltre ad averci concesso lo show “fratricida” tra Lewis e Nico ha mitigato fortemente la distanza tra le due vetture tedesche e il resto della compagnia. Con questa vittoria Hamilton raggiunge Juan Manuel Fangio con 24 successi e accorcia le distanze in classifica generale da Nico Rosberg, portandosi a -9 dal tedesco, che comunque rimane in vetta con 60 punti.

La festa Mercedes, riferendoci al propulsore, è completata dal terzo posto di un ritrovato Sergio Perez che, dopo l’annata decisamente negativa in casa McLaren, ha ritrovato velocità ed efficacia con una Force India in grande spolvero sul tracciato arabo, visto anche il quinto posto di Nico Hulkemberg. Alla fine avremo ben 5 vetture motorizzate Mercedes, considerando anche le Williams di Bottas e Massa, a testimonianza del grande lavoro svolto in quel di Stoccarda.

Gran bella gara anche quella di Daniel Ricciardo che, seppur arretrato di 10 posizioni al via fino alla casella numero 13, riesce a conquistare un grande quarto posto, permettendosi il lusso di sorpassare il proprio compagno di squadra, nonché 4 volte campione del mondo, Sebastian Vettel. La presenza della Safety Car, negli ultimi 10 giri, ha senza dubbio favorito questo risultato ma il pilota australiano si sta dimostrando molto più consistente di quanto ci si potesse aspettare. Per quanto riguarda il campione del mondo in carica, è stata una gara condizionata da alcuni problemi tecnici sulla propria vettura che non gli hanno consentito di esprimere il massimo potenziale. Tuttavia, date le circostanze e la situazione con cui questo 2014 era iniziato, sono punti utili per muovere la classifica.

Venendo alle dolenti note, le vere sconfitte di questo week-end sono senz’altro le Ferrari, che chiudono mestamente al nono e decimo posto. Alonso e Raikkonen non sono mai stati davvero della partita per le posizioni che contavano e hanno denunciato un evidente difficoltà sia di potenza del proprio propulsore che fase di ingresso/uscita dalle curve. In casa Ferrari ci si attendeva un week-end complicato, ma di sicuro totalizzare un distacco di 30 secondi in poco più di 10 giri, prendendo come riferimento la gara dopo l’entrata della safety car, fa capire che c’è molto da lavorare.

Fa riflettere il presidente Montezemolo che abbandona la gara in anticipo: alla vigilia si era concentrato soprattutto sui problemi della F1, mettendo in secondo piano le incertezze della vettura di Maranello. Il campionato è ancora lungo, tuttavia è d’obbligo una reazione incisiva per la rossa, perché arrivare dietro a team come la Force India, che pagano un pesante gap storico e finanziario, non è accettabile per la casa di Maranello.

I motori si riaccenderanno in Cina il 18 Aprile: ci auguriamo che la classe e la determinazione dei piloti emerga come in questo Gran Premio del Bahrain.

Immagine| F1 Gran Prix

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Nato nel “lontano” 1982, ho la qualifica di sistemista Cisco ed esperto nella programmazione informatica. Coltivo da sempre la passione nel raccontare lo sport, soprattutto calcio e motori, cercando di essere originale nell’esposizione. Gli eventi sportivi sono la mia “droga” e confesso che spesso ne abuso.
3 Commenti
  1. Beppe Ruggiero

    Ma perché sono anni che la Ferrari non riesce a fare una macchina veramente competitiva? Dov'è la differenza con Red Bull e Mercedes?

    • Giandomenico Tiseo

      Bella domanda...beh io credo che la Ferrari non riesce a fare una macchina competitiva sia per motivi tecnici che gestionali. Quelli tecnici per via di strumentazioni che simulano e studiano i componentinon all'altezza dei più importanti marchi internazionali. I successi passati del cavallino rampante si erano originati per la grande capacità di testare in pista i propri sviluppi in grande quantità e qualità. Ora che la moderna f1 è basato moltissimo sul simulatore e sul lavoro non sul campo la ferrari si trova in difficoltà. Non è un caso che dal 2008 la vettura di Maranello non è realmente competitiva o all'altezza dei propri avversari. Dal punto di vista gestionale, ritengo che Domenicali non sia la persona più adatta per gestire il team, incapace di trasmettere la necessaria sicurezza e chiarezza a tutto il gruppo di lavoro. In poche parole manca una figura carismatica come era Jean Todt ai tempi dei successi di Schumacher e questo ha dei riflessi importanti, da un punto di vista politico, in sede di stesura di regolamento. Per cui ora come ora la ferrari subisce queste sconfitte perchè non riesce ad eccellere nè dal punto di vista dell'aerodinamica e nè nella potenza motoristica. L'unica cosa che si può fare è rimboccarsi le maniche perchè in questa f1 tutto può cambiare velocemente...ma certo è da tempo che sentiamo questa frase...

  2. Beppe Ruggiero

    Sono anni ormai che a luglio si sente dire "ormai questa stagione è andata, lavoriamo sulla prossima dove seremo nuovamente competitivi". Che tristezza!

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