5 cose da fare in Norvegia9 min read

22 Novembre 2016 Viaggi -

5 cose da fare in Norvegia9 min read

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4. Ammirare la modernità delle capre del monte Fløyen

cose da fare in norvegia
@leonardo piccione

Avete presenti i pannelli giganti che circondano un cantiere, quelli con i disegni che mostrano in modo estremamente ottimistico l’apparenza che dovrebbe avere (e che quasi sempre non avrà) il tutto a lavori ultimati? Ecco, le città norvegesi sono la versione tridimensionale e abitata di quei pannelli: spazi equilibrati, verde ben distribuito, edifici coerenti, vivibilità massima. La locuzione “a misura d’uomo” dev’essere stata coniata da qualcuno di ritorno da un viaggio in Norvegia.

Prendete Bergen, per esempio. Pare la realizzazione del progetto di un urbanista particolarmente illuminato. Nel parco del monte Fløyen, uno dei sette che circondano la città, sono state introdotte da qualche anno dieci capre con il solo scopo di ridurre l’altezza della vegetazione selvatica, in modo che la vista sul porto cittadino rimanga ottimale. Le capre del monte Fløyen, inoltre, sono le prime al mondo dotate di un sistema GPS che, quando le bestiole superano i confini virtuali del territorio in cui possono brucare liberamente, emette una piccola scarica elettrica: alcuni studi mostrano che alle capre bastano pochissimi shock per imparare la lezione. Qualora però uno degli ovini dovesse per qualche ragione far scattare il segnale per tre volte a distanza ravvicinata, il sistema invia una notifica in tempo reale tramite un’app installata sullo smartphone dell’addetto alle capre del monte Fløyen (sì, questo lavoro esiste) che, con spirito evangelico, si mette immediatamente in cerca dell’animale smarrito. Perché a quanto pare i norvegesi si sono messi in testa di trasformare il loro Paese nella dimora ideale di ogni essere vivente, mica solo dell’uomo.

Non so dire se la pensano allo stesso modo anche le due chitarriste che stanno suonando adesso al Kaos: si fanno chiamare “Bergen Mensband – Una band che dà consigli illuminanti sul ciclo mestruale”, ma non sono riuscito a farmi spiegare da nessuno degli astanti il significato delle loro canzoni, che pure mi fanno muovere su e giù il mento. Non so nemmeno se le decine di metallari appoggiati sui muri del garage bevano per festeggiare (l’orgoglio di vivere in un Paese perfetto sia per gli uomini che per le capre) o per dimenticare (un’altra settimana di agosto andata in archivio con 4 ore totali di sole: Bergen è la città più piovosa della Norvegia). Io so solo che ho finalmente trovato un posto dove bere una pinta con meno di 9 euro: su Christies Gate una Hansa media viene 290 corone, e tanto mi basta per volere un po’ più bene alla Norvegia. E pure alla Bergen Mensband.

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Nato nella Murgia barese 29 anni fa, da allora vaga in cerca di un ramo dove sedersi a riflettere sull'esistenza. Le sue principali fonti di ispirazione sono i cinema di venerdì, le biciclette in salita, le bussole che puntano ad Ovest, i pub di Oxford e l’Islanda, dove un giorno è finito dentro un vulcano. Ogni tanto prova a raccontare storie di sport e varia umanità in giro per l'internet.
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