Il viaggio in musica nella storia d’Italia si chiude con un pezzo di grande fascino e bellezza, ma di altrettanto difficile interpretazione. Padania (2012) degli Afterhours dipinge la crisi umana e collettiva di una società troppo concentrata su se stessa da accorgersi di ciò che le accade attorno, troppo ossessionata a inseguire chimere (effimere?) da ricordarne il senso.
Tu puoi quasi averlo sai! E non ricordi cos’è che vuoi […] lotti, tradisci, uccidi per ciò che meriti, fino a che non ricordi più che cos’è
È il ritratto – disperato – dei nostri desideri che diventano ossessioni e poi oblio, facendoci crollare ben lontani dal traguardo, dissipando energie e rendendoci incapaci di autorealizzarci. Sapremo superare anche questo scoglio? Sapremo come continuare questa storia?
Sociologo, assegnista di ricerca presso l'Università di Padova. Si
occupa di politiche sociali per l'infanzia, famiglie vulnerabili e
cittadinanza attiva. Ama la musica rock e i cantautori e ne scrive
mescolando ricordi, sensazioni e aneddoti.
E' incredibile come la musica riesca a rendere poetici anche i momenti più bui e tristi della nostra storia, grazie per questo articolo, semplicemente perfetto!
Lotje Lomme
Articolo bellissimo, condiviso con il gruppo di insegnanti di italiano in Olanda. :)
Andrea
Grazie! Ci fa piacere sapere che gli articoli vengano apprezzati anche fuori dai nostri confini, buon lavoro e buone letture!
CLARILENE SALVADORI
Lo stesso per il Brasile.
Gabriella
Cercavo con mio figlio materiale per una ricerca a scuola (II media) sul patrimonio culturale nella musica ed eccolo qua, grazie!
Redazione Le Nius
Grazie di avercelo detto Gabriella, ne siamo molto contenti! :)
Vittorio
E' incredibile come la musica riesca a rendere poetici anche i momenti più bui e tristi della nostra storia, grazie per questo articolo, semplicemente perfetto!