La storia d’Italia in 16 canzoni18 min read

2 Giugno 2016 Cultura Società -

La storia d’Italia in 16 canzoni18 min read

Reading Time: 12 minutes

14. Modena City Ramblers – Ahmed l’ambulante

Le battaglie dei centri sociali si concentrano anche sulle condizioni dei cittadini stranieri che, a partire dagli anni novanta, arrivano in Italia con sempre maggior frequenza e intensità. Provenienti dal Nord Africa, dall’Africa sub-sahariana e dall’Est Europa, i migranti si distribuiscono seguendo percorsi di vita, di lavoro e di casualità che li portano dapprima nelle grandi aree urbane e poi sul resto del territorio.

Il fenomeno migratorio colpisce l’attenzione degli italiani quando l’8 agosto 1991 la nave Vlora trasporta dalle coste dell’Albania al porto di Bari circa ventimila albanesi affamati di libertà, benessere e lavoro.

L’Italia si scopre paese di immigrazione capace di attrarre nuovi cittadini e dagli anni novanta comincia il lungo e complesso percorso dell’integrazione che prosegue ancora oggi. Il passaggio da una società etnicamente omogenea a una con significative presenze di comunità straniere non è stato indolore.

Il rifiuto dell’altro, la paura della diversità e – di base – la scarsa conoscenza delle dinamiche migratorie, geopolitiche e culturali che stanno dietro a ogni nuovo arrivato spingono molti italiani a trincerarsi nei propri timori e risentimenti, attribuendo agli stranieri, siano essi lavoratori, profughi, studenti o mendicanti, la responsabilità per un sistema sociale, economico e politico inceppatosi da lungo tempo. Gli anni novanta sono così infarciti di episodi di razzismo e violenza, spesso nei confronti di africani.

Ahmed l’ambulante (1994) dei Modena City Ramblers restituisce l’atmosfera di profonda incomunicabilità tra due mondi, quello dei migranti e quello degli xenofobi, destinata a seminare odio e sangue. Il testo, tratto da una poesia di Stefano Benni, racconta con poche frasi la tragica storia di un ambulante, Ahmed, vittima come tanti altri di pestaggi insensati e spesso impuniti:

Così per divertirsi o forse perché risposi male mi spaccarono la testa con un bastone

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Sociologo, assegnista di ricerca presso l'Università di Padova. Si occupa di politiche sociali per l'infanzia, famiglie vulnerabili e cittadinanza attiva. Ama la musica rock e i cantautori e ne scrive mescolando ricordi, sensazioni e aneddoti.
6 Commenti
  1. Lotje Lomme

    Articolo bellissimo, condiviso con il gruppo di insegnanti di italiano in Olanda. :)

  2. Andrea

    Grazie! Ci fa piacere sapere che gli articoli vengano apprezzati anche fuori dai nostri confini, buon lavoro e buone letture!

  3. CLARILENE SALVADORI

    Lo stesso per il Brasile.

  4. Gabriella

    Cercavo con mio figlio materiale per una ricerca a scuola (II media) sul patrimonio culturale nella musica ed eccolo qua, grazie!

    • Redazione Le Nius

      Grazie di avercelo detto Gabriella, ne siamo molto contenti! :)

  5. Vittorio

    E' incredibile come la musica riesca a rendere poetici anche i momenti più bui e tristi della nostra storia, grazie per questo articolo, semplicemente perfetto!

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