Cala Renzi, sale Salvini: i sondaggi di Agorà3 min read

5 Settembre 2014 Politica -

Cala Renzi, sale Salvini: i sondaggi di Agorà3 min read

Reading Time: 3 minutes
Cala Renzi, sale Salvini: i sondaggi di Agorà Tornano i sondaggi di Agorà a cura dell’istituto Ixè: cala il consenso verso il premier Matteo Renzi ed il Governo, ma secondo il Presidente dell’Ixè rimane l’esecutivo con la fiducia più alta per il periodo di tempo più lungo. Stabili gli altri leader politici.

Dai gelati made in Italy offerti ai giornalisti alle promesse sulla riforma della scuola, il segretario del Partito Democratico cerca di sfruttare in tutti i modi il suo impatto mediatico per rilanciare l’operato del suo Governo. Dopo gli sconfortanti dati sulla crescita e lo spettro della deflazione, i sondaggi non sono stati benevoli con Renzi: la fiducia verso l’esecutivo passa dal 50% al 49%, mentre quella del premier dal 52% al 50%.

Questi dati, uniti al trend decrescente delle passate settimane, evidenziano come l’effetto europee abbia cominciato a perdere efficacia. Il programma dei 1000 giorni per cambiare l’Italia aveva riscosso successo, ma è ancora nella sua fase iniziale e visto come stanno andando le cose in Parlamento, non è detto che possa risultare di facile attuazione: le notevoli difficoltà a trovare un accordo soddisfacente con tutte le forze politiche sulla riforma della giustizia, gli attriti con le regioni riguardo alcuni punti del decreto “Sblocca Italia”, o l’arenarsi della discussione sulla riforma elettorale sono solo alcuni esempi della perdita di spinta che il Governo ha subito sugli argomenti più delicati.

Cala Renzi, sale Salvini: i sondaggi di Agorà

Senza più la scusa della pausa estiva, la causa di questo stop è imputabile anche ai contrasti interni proprio della maggioranza che appoggia l’esecutivo. Vedremo se nei prossimi giorni il giovane premier riuscirà a trovare la giusta via per mettere d’accordo le parti in causa e proseguire anche sulle nuove iniziative, come la riforma del sistema scolastico. Certo è che se il Governo non dovesse riuscire a portare a termine i progetti già in fase di discussione, è improbabile che l’elettorato possa riporre la propria fiducia nelle nuove promesse.

Anche per il Movimento 5 Stelle le cose non vanno molto meglio. Accantonato definitivamente ogni possibile tipo di appoggio al Governo Renzi, il partito di Grillo è tornato a fare opposizione dura e cruda, col suo leader che si assesta da diverse settimane sul 18% dei consensi. Ma ultimamente il Movimento ha fatto parlare di se non tanto per l’operato dei suoi parlamentari, quanto per le uscite a effetto di alcuni suoi esponenti: partendo da Di Battista con le sue dichiarazioni controverse sull’Isis, passando per l’invito di Grillo ai Rolling Stones a partecipare alla manifestazione M5S al Circo Massimo (per il momento abusiva, in quanto il Comune di Roma non ha ancora rilasciato i permessi necessari), arrivando all’interrogazione parlamentare sul rischio di possibili focolari di infezione di tubercolosi portata dagli sbarchi clandestini.

Non sembra che il M5S si stia impegnando a ritrovare i consensi perduti, ma che piuttosto cerchi di consolidare coi suoi atteggiamenti quello zoccolo duro rappresentato da circa il 20% dell’elettorato. Questo tipo di strategia non premia certo il Movimento nei sondaggi, ma rafforza quella identità di partito anti-sistema che lo ha sempre caratterizzato. Ci renderemo conto solo in futuro se mantenere questo tipo di coerenza premierà i grillini o se, come in molti credono e sotto sotto sperano, li farà affondare del tutto.

Cala Renzi, sale Salvini: i sondaggi di Agorà

A destra, invece, c’è chi sale e chi scende: Matteo Salvini si sta imponendo sempre più prepotentemente come leader indiscusso della Lega col suo 19% di consensi.  Ha superato sia Berlusconi che Alfano nelle preferenze degli elettori, rispettivamente al 16% e al 12%.

Nelle ultime settimane sia FI che Ncd hanno avuto una discussione serrata col Governo sui punti salienti delle riforme già prese in esame, frenando di fatto quello che era il ritmo frenetico con cui l’esecutivo aveva proposto e avviato le varie iniziative. Questo blocco improvviso può aver provocato qualche malumore nell’elettorato che ha danneggiato la credibilità dei rispettivi leader. Dal canto suo, Salvini è sempre stato un forte oppositore dell’esecutivo, poiché convinto, tra le altre cose, che una maggioranza tanto diversificata al proprio interno non sarebbe stata capace di produrre leggi in maniera tempestiva ed efficace. E al momento attuale, i fatti sembrano dare ragione al leader della Lega.

Immagine| Economiaitaliana| Agorà

CONDIVIDI

Fiorentino di nascita, Web Marketing Specialist per diletto e Nerd di professione. Si nutre di cultura pop e vive la sua vita perennemente in direzione ostinata e contraria. Per Le Nius supporta l'area editoriale, in ambito politica, e l'area social. matteo@lenius.it
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iscriviti alla niusletter e resta aggiornato

Lascia la tua email qui sotto e rimani aggiornato con le ultime novità dal Blog di Le Nius
Puoi annullare l’iscrizione in qualsiasi momento facendo clic sul collegamento nel footer delle nostre e-mail. Per informazioni sulle nostre pratiche sulla privacy, trovi il link qui sotto.

Su cosa Vuoi Rimanere Aggiornat*?

Scegli lo scopo per cui vuoi ricevere le nostre Niusletter. Scegli almeno un’opzione per permetterci di comunicare con te

TORNA
SU