Anche i Ronaldi piangono3 min read

16 Gennaio 2014 Uncategorized -

Anche i Ronaldi piangono3 min read

Reading Time: 2 minutes
cristiano ronaldo
@calciostreaming

Non è facile trovare ogni settimana un argomento di sport su cui scrivere, per una che non segue lo sport come me. Personalmente sono convinta di meritare un premio anche solo per l’impegno quasi morboso con cui assisto a tutti i discorsi dei miei amici maschi, sperando di rubare loro qualche idea. E se non vi sembra abbastanza, sappiate che la scorsa settimana ho anche provato a guardare La Domenica sportiva, prima di precipitare nel letto accoppata dall’ennesimo intervento spassosissimo di Gene Gnocchi. Se non è devozione alla causa, questa.

Tutto inutile perché ci ha pensato Cristiano Ronaldo a fornirmi il materiale che stavo cercando, con quel tenerissimo pianto in cui si è sciolto durante la premiazione per il Pallone d’Oro.

Parto col dire che Cristiano Ronaldo non mi è particolarmente simpatico: sempre molto serio, molto ben rasato, mai sopra le righe. Bello ovviamente, fortissimo certo, ma dov’è la sbavatura, la deviazione della norma che ci rende speciali? Insomma, il ragazzo è un tantino rigido, affetto da una meticolosità che quasi mi annoia. Per tutti questi motivi mi ero rifiutata di inserirlo nella mia personale classifica degli sportivi più belli.

E poi arriva la vittoria del Pallone d’Oro che tutto travolge. Lui china il capo, bacia la sua bellissima fidanzata (chi è? il volto non mi è nuovo) plana sul palco. Abbraccia il piccolo figlio di madre ignota e poi semplicemente: piange. Ed è un pianto che sa di sfascio, di quelli che quando attacchi non finisci più. Di quelli che stavi accumulando nelle tue ghiandole lacrimali chissà da quanto.

Ci prova Cristiano Ronaldo a fare i ringraziamenti di rito, a rimandare indietro quell’emozione per i secondi necessari a balbettare qualcosa di sensato, ma poi crolla di nuovo, riuscendo a farci dimenticare non solo i due grossi diamanti incastonati nel lobo di entrambe le orecchie, ma anche l’anellazzo super brillante che porta al mignolo (sì, al mignolo).

Intanto la telecamera inquadra la fidanzata con gli occhioni lucidissimi (oddio, ma è bellissima: dove l’ho già vista?) e la mamma del giocatore, da cui certo il figlio non ha ereditato la compostezza, visto il modo un po’ rude ma schietto con cui agguanta la preziosa pashmina di seta nera per asciugarsi lacrime e naso. Ronaldo intanto ha concluso il suo discorso a fatica e le lacrime scendono finalmente libere.

Quanto a me, alla terza inquadratura, capisco finalmente che la compagna di Ronaldo è la testimonial di Intimissimi. Ecco dove l’avevo già vista: esattamente dentro di me, a erodere la mia già scarsa autostima, da quando quel pomeriggio sfortunato decisi di emularla, entrando nel negozio con conseguenti effetti nefasti. Ma questa è un’altra storia che col calcio c’entra pochissimo.

Qui, volevo solo dire che da due giorni, per me, Cristiano Ronaldo è uno degli sportivi più belli del mondo. E non per ciò che mostra, ma per quello che nasconde. Che, come al solito, è sempre meglio.

CONDIVIDI

I momenti più significativi della mia vita sono stati: quando, a dieci anni, ho interpretato Mary Poppins nel musical Mary Poppins e quando ho indovinato la definizione di integrale agli orali della maturità. Sono insegnante (non di matematica, of course) e ho una particolare predisposizione per i casi umani. Temo che le due cose siano collegate.
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

TORNA
SU