Elogio alla bellezza maschile: i 5 sportivi più sexy4 min read

è da tempo che conduco una personalissima ricerca su quale sia la disciplina sportiva che modelli i corpi maschili con maggiore armonia ed eleganza. Scartato da subito il calcio, che gonfia troppo i polpacci spesso già ad arco, e il rugby, che trasforma i giocatori in tanti grossi Shrek meno verdi e più tonici, sono arrivata a concludere che gli sport acquatici offrono le migliori soddisfazioni estatiche per un occhio sensibile a proporzioni scultoree. Da questa necessaria premessa parte il mio elogio alla bellezza maschile, in cui vi propongo i 5 sportivi più sexy nel mondo dello sport.

Camille Lacourt, nuotatore

Intendiamoci, il francese Camille Lacour è talmente famoso per le doti extra-sportive che nel suo curriculum può vantare di essere stato l’ospite esclusivo di Pomeriggio Cinque, intervistato dalla sobria professionalità di Barbara D’Urso, circondato da una masnada di gracchianti donne in calore, D’Urso compresa.

Appena provate a digitare sulla vostra tastiera le due parole “sportivo” e “sexy” ecco che si materializza in men che non si dica questo prodigio della natura, con i capelli spettinati o tirati all’indietro; con la barba incolta o perfettamente rasato; fuori dalla piscina o con la cuffia in testa; con gli occhiali da sole o con gli occhiali da vista; sorridente, pensieroso, deluso o esultante ma sempre, sempre senza maglietta. Notevole il vezzo del tatuaggio lungo l’inguine che ammicca chissà a che cosa. Avrà un’apertura alare di due metri circa con cui percorre una vasca stile dorso in poco più di 24 secondi. Io, in 24 secondi non riesco neanche a calarmi nella piscina usando l’apposita scaletta.

Tom Daley, tuffatore

è uno degli sportivi più famosi d’Inghilterra da quando ha vinto il bronzo alle ultime Olimpiadi, tuffandosi dalla piattaforma di 10 metri. Ha la faccia da bravo ragazzo e, in effetti, Tom Daley ha solo 19 anni. Intendiamoci: per capire come mai sia stato eletto l’uomo più sexy del mondo dalla rivista Attitude, bisogna considerare più i micro-costumi che usa sfoggiare, che non quei dolci occhioni color nocciola.

In virtù della sua tartaruga perfettamente incisa nel fisico asciutto, posso solo immaginare la quantità massiccia di cuori femminili infranti quando, il mese scorso Daley ha diffuso un video su Youtube in cui dichiara apertamente la sua omosessualità. Cosa che invece ha accresciuto la mia personale devozione in quanto ho un debole per gli amori non corrisposti.

Gerard Piqué, calciatore

Difensore del Barça, ha vinto tre Champions League, un Mondiale e un Europeo pur riuscendo sempre a conservare quell’aria da ragazzotto capitato lì per caso. Non so che polpacci abbia Piqué, ma non mi importa. Il sorriso leggermente equino è l’imperfezione sottile che lo valorizza.

Sul set del video di Waka-Waka conosce la cantante colombiana Shakira, dieci anni più grande, che lascia in fretta e furia il tennista Nadal, confermando coi fatti le voci sul suo quoziente intellettivo superiore alla media. Ora hanno un figlio e si vocifera che siano in attesa del secondo. Mia sorella ci tiene comunque a specificare di aver notato Piqué prima di Shakira stessa e anzi ne approfitta per denunciare pubblicamente la lesione del suo diritto di precedenza.

Josè Mourinho, allenatore

Quando nel lontano 2008 Mourinho sbarcò all’Inter, mia madre era visibilmente soddisfatta. Io invece, il famoso allenatore portoghese lo ricordavo esclusivamente perché trovavo avesse una forte somiglianza con Jack McPhee di Dawson’s Creek. Non avevo capito niente.

Bello, vincente e fuori dagli schemi, lo Special One ha conquistato uomini e donne con il suo “narcisismo patologico, la follia negli occhi e la pura sensualità”, per citare una delle sue ammiratrici più appassionate, oltre a mia madre: Alba Parietti. Con quella barba incolta, la cravatta leggermente allentata sul collo, il vestiario sobrio ma impeccabile, ha portato una ventata di aria fresca sulle tristi panchine del calcio italiano. Ma è il carisma che rende José Mourinho uno dei cinque uomini più belli dello sport internazionale: insolente, schietto, superbo. Quando è andato via dall’Italia, molti hanno tirato un sospiro di sollievo; io personalmente ho smesso di seguire il calcio per sempre.

Il quinto? Il quinto non lo so. C’è chi dice Cristiano Ronaldo, chi il tennista Feliciano Lopez. Chi ha un debole per la simpatia di Bolt, chi preferisce un italiano come Filippo Magnini o Marco Borriello. Sceglietelo voi e suggeritemi come concludere questa classifica.

Ho bisogno di riposarmi: troppa bellezza stanca.