Vicenza: vittoriosi sul campo, sconfitti in tribuna2 min read

26 Novembre 2013 Uncategorized -

Vicenza: vittoriosi sul campo, sconfitti in tribuna2 min read

Reading Time: 2 minutes

vicenza_savona_striscione_curva_sud_sardegna_alluvioneVicenza-Savona 4-0
Reti: 11′ pt Di Matteo (V), 8′ s.t. Jadid (V) su rigore, 26′ s.t. Tiribocchi (V), 38′ s.t. Giacomelli (V).

Razionalità: 100%

In una settimana in cui la società decide di far girare per l’ennesima volta i maroni a tutti i tifosi e forse anche ai giocatori, rinunciando con motivazioni che sfiorano il grottesco – leggi qui – a ricorrere in appello contro i 4 punti di penalizzazione, non è che ci aspettassimo, come al solito, granché da questa partita.

Rinunciare vuol dire dare un segnale che non ci credi, e pensavamo che la squadra – anche se bisogna sempre onorare la maglia – in teoria potesse risentirne, perché se avviene il miracolo e ne vinci tre di seguito, limare anche solo un punticino potrebbe essere importante per la classifica. Puoi dare un segnale che almeno tu, lassù in tribuna, che illudi da anni chiunque, al ritorno in B ci punti. Se non lo fai è come smettere di cantare, è lasciare la squadra e l’allenatore al proprio destino.

Detto questo, in teoria un 4-0 con la terza in classifica dovrebbe dare grande speranza per il futuro, alla vigilia di due scontri – non decisivi, ma quasi – contro Pro Vercelli e Cremonese. Il problema è che noi siamo onesti, e per di più consideriamo la memoria corta uno dei grandi problemi di questo paese.

Per questo dobbiamo dire che domenica ci è sembrato di vivere, al contrario, quello che succedeva gli anni scorsi, quando eravamo costantemente penalizzati da arbitraggi non degni di questo nome. In serie B, infatti, in passato siamo stati presi a schiaffi da decisioni discutibili, ed è quello che, purtroppo, è successo domenica al Savona. A un tratto ci è sembrato di essere favoriti dal sistema, come se ci fosse spuntata una piccola gobba sulla schiena. Se la prima espulsione ci stava, la seconda – sul rigore – assolutamente no, e tutta la gestione della partita è stata decisamente casalinga.

Voi direte: “Azzo rompete i coglioni? Portate a casa i tre punti e zitti!”. Invece no, a questo diciamo no, non ci piace vincere sporco. E ancor di più non vorremmo che l’arbitraggio morbido fosse il risultato del mancato ricorso, del presunto beau geste verso le istituzioni, subito adeguatamente ricompensato. Il dubbio ti viene, speriamo di no. Ultima cosa: da censura i cori per il Tir. Ricordiamo che ha fatto 4 gol in 18 partite (media 0,22) da quando indossa la maglia del Vicenza, 0 (zero) l’anno scorso quando l’obbiettivo era salvarsi. E poi più ne parliamo male più segna. Quindi avanti così.

P.S. come vedete dalla foto, anche in curva si è pensato a mandare un messaggio di sostegno al popolo sardo colpito dall’alluvione. Anche noi, ovviamente, ci associamo. Però cominciamo ad aspettare – sempre per quel vizio della memoria corta – di poter mettere, un giorno, un piccolo striscione con scritto: “GRAZIE PER AVERE PUNITO I RESPONSABILI DI UNA STRAGE”. Scommettiamo che non succederà?

CONDIVIDI

Collettivo della curva sud del Romeo Menti, teatro delle imprese del Lanerossi Vicenza. Qui saremo la sirena d’allarme per un calcio moderno alla deriva: in trasferta ci portiamo il cabernet, non la tessera. Allo stadio andiamo con la sciarpa biancorossa, non i bastoni. Potrà cambiare il clima ed il cielo, mai la nostra bandiera, biancorossa per sempre.
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

TORNA
SU