Vicenza-Venezia: con il cuore e con la voce3 min read
Reading Time: 3 minutes(ovvero: di quel che succede una domenica in cui Tiribocchi non c’è, infortunato)
Vicenza-Unione Venezia 2-1
Reti: 3′ s.t. Martinelli (Ve), 33′ s.t. Jadid (V), 34′ s.t. Maritato (V).
La cosa che colpisce di questo derby vinto in rimonta non è sicuramente la qualità del gioco, ma il fatto che la vittoria sia arrivata con il cuore dei giocatori, spinti dalla voglia di vincere di Mister Lopez e, soprattutto, spinti dallo spettacolo dei tifosi in Curva Sud e dei distinti (Santafè, FabioGroup), chiamati alla raccolta dal “glorioso capitano” durante la settimana.
Mese dopo mese si sono visti tornare al Menti tanti nostalgici delle vittorie del Lanerossi: non gli occasionali di Serie A, ma tutti quei ragazzi degli anni novanta, della presidenza Dalle Carbonare, dalla C all’Europa. E, oltre ai “vecchietti”, nella “nuova” Curva Sud si sono visti tanti ragazzi, coreografie degne della Serie A e finalmente un’unica voce che canta. Una curva unitA pronta per la primavera che sembrava ieri illuminare Vicenza.
Sembrava essersi messa male. Contro un Venezia praticamente sempre chiuso in difesa, a inizio secondo tempo il Vicenza si fa uccellare su un contropiede partito da un calcio d’angolo in attacco e, poco dopo, Murolo cede alla tensione delle vicende giudiziarie e della madre malata, facendosi espellere nel giorno del suo esordio.
Però è in quel momento che il Vicenza, spinto dai tifosi, reagisce. Mr.Lopez fa entrare in campo il – parole sue – “quasi indispensabile” Prof. Jadid, che sale in cattedra e guida i biancorossi alla rimonta: prima un gol di furbizia su una respinta in area, poi – 60 secondi dopo – innesca la cattiveria di Maritato, che fa esplodere lo stadio e la gioia del LaneC14, tornato al gran completo dopo alcune domeniche. Birre, occhiali, sciarpe,imprecazioni, vola di tutto in Curva. Una voglia di vincere che non si respirava da anni a Vicenza.
Ci auguriamo che questa vittoria significhi per tutti, squadra e tifosi, la liberazione di quella paura del vuoto che abbiamo vissuto negli ultimi anni con le molteplici lotte per la salvezza. Speriamo che questa vittoria abbia dato un momento di felicità e speranza a quelle centinai di tifosi vicentini che sono in cassa integrazione da tanti anni. Le più di 30 aziende che chiudono ogni giorno in Veneto, lasciano un’eredità sociale pesante.Se, invece di criminalizzare i tifosi, si provasse a sedersi con loro a pranzo prima di una partita, si capirebbero le paure e la rabbia che tanti di noi vivono per la mancanza di uno stipendio adeguato per costruirsi una famiglia, una casa, un futuro sereno.
Molti di noi aspettano quel gol, che regala la vittoria al Lane, per dimenticare, per un momento, le sconfitte che viviamo quotidianamente quando non riusciamo a pagare le bollette o portare i nostri figli al cinema. Di sicuro, nessuno riuscirà mai a toglierci la nostra fede biancorossa.
Quella fede che sembra aver capito bene Mr. Lopez, uno che in carriera ha sollevato una coppa Italia e vinto due campionati con la maglia biancorossa, il quale sta facendo un grande lavoro umano con la squadra e con i tifosi. Lo dimostra la pelle d’oca che abbiamo avuto tutti quando, dopo che giocatori e dirigenti erano già entrati negli spogliatoi, il mister è tornato in campo, da solo, incitato dalla curva, per farsi abbracciare dal calore della sud e dei distinti. Momenti di un calcio umano, fatto di cuore e sacrificio, che fa esplodere di gioia anche i più piccolini
( Vi presentiamo Rafael, figlio di Angelo e Rossella, un bellissimo nuovo acquisto della grande famiglia del Lanerossi)