Vicenza-Pescara: grazie ragazzi, ora ripartiamo sul serio2 min read

3 Giugno 2015 Uncategorized -

Vicenza-Pescara: grazie ragazzi, ora ripartiamo sul serio2 min read

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È andata, niente da fare, e chissà quando ricapiterà. Purtroppo non ce l’abbiamo fatta, il 2 a 2 non è bastato per passare il turno, e il sogno è sfumato a un passo dalla finale. Dobbiamo essere però realisti: era difficile chiedere di più a una squadra che è passata nel giro di un campionato dal terz’ultimo al terzo posto, tenendo una media punti – da quando Marino si è seduto in panchina – a livello di Carpi e Frosinone promosse in Serie A. I playoff, purtroppo l’abbiamo sempre detto, sono una lotteria e il biglietto vincente, questa volta, l’ha preso il Pescara.

Rimane però l’emozione di aver vissuto una serata speciale, con un’atmosfera emozionante dentro e fuori dal Menti. Ci riferiamo al ritrovo con i tifosi gemellati nel piazzale di fronte ai distinti prima della partita, il corteo passato in mezzo al settore ospiti, gli applausi – sinceri – al pullman del Pescara, e il boato all’arrivo dei nostri: tutto è stato semplicemente eccezionale. Altro che campagne “Fair play” di Fifa e Uefa: vicentini e pescaresi hanno dimostrato che lo sport – e il calcio in questo caso – può essere vissuto mettendo al primo posto l’amicizia, prima che la passione per la propria squadra, e di questo saremo sempre orgogliosi, anche se abbiamo perso.

Detto questo, e ringraziati i giocatori e il tecnico, ci spiace che non ci sia nemmeno il tempo di smaltire la delusione che già ci si inizia a preoccupare per quello che potrà succedere l’anno prossimo. Dopo un terzo posto sarebbe bello sentirsi dire: “Quest’anno è andata male, ripartiamo da questo nucleo di uomini per crescere ancora, per ripartire dall’inizio del prossimo anno – veramente – da dove ci siamo fermati quest’anno”. Ma non sarà così, a quanto pare. Tra qualche giorno sapremo se Marino – nonostante un altro anno di contratto – rimarrà sulla panchina biancorossa, Di Gennaro ha già salutato, gli altri giocatori in prestito difficilmente verranno riscattati e la squadra dovrà essere rifatta. Insomma, si ricomincia tutto da capo, e quello che può succedere è un’incognita.

Quello che però rimane, e speriamo rimarrà l’anno prossimo, è il risveglio della passione di un’intera città: il vero miracolo di quest’anno. Il Menti strapieno, le code ai botteghini… Sono il vero patrimonio ritrovato dopo dieci anni di delusioni e false speranze. L’appello è di non sprecarlo, e lo diciamo – oltre alla società – a chi si è riavvicinato solo quest’anno ai colori biancorossi. Non lasciamo che la delusione per un sogno sfumato spenga tutto questo: non avrebbe senso.

Ps. Ora rimane solo da tifare per i gemellati, che almeno loro, in serie A, ci vadano. #oNoiOVoi. Forza Pescara.

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Collettivo della curva sud del Romeo Menti, teatro delle imprese del Lanerossi Vicenza. Qui saremo la sirena d’allarme per un calcio moderno alla deriva: in trasferta ci portiamo il cabernet, non la tessera. Allo stadio andiamo con la sciarpa biancorossa, non i bastoni. Potrà cambiare il clima ed il cielo, mai la nostra bandiera, biancorossa per sempre.
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