Vicenza calcio: calcio di luglio e scelte difficili da comprendere2 min read

24 Luglio 2015 Uncategorized -

Vicenza calcio: calcio di luglio e scelte difficili da comprendere2 min read

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Vicenza calcio: calcio di luglio e scelte difficili da comprendere
@vicenza-calcio

Dopo una trasferta in centinaia per seguire la squadra ad Auronzo contro la Lazio -bello e piacevole vincere, ma conta gran poco- è difficile capire perché, di fronte a così tanta passione, in società siano così autolesionisti. Ci riferiamo a quanto accaduto in sala stampa, col duello tra proprietari e futuri proprietari che ha rivelato crepe che speravamo non ci fossero, poi ai prezzi dei biglietti per la prima amichevole al Menti contro il Kallonis, e infine agli abbonamenti, il cui costo è triplicato. Una scelta, quest’ultima, difficile da capire da parte di quella società che, parlando di progetto, sembrava voler puntare forte su quell’enorme patrimonio di passione e di tifo che si è definitivamente risvegliato lo scorso anno. Sarebbe stato bello un altro tipo di segnale, da questo ultimo di vista, ma si è preferito altro. Ma andiamo con ordine.

La prima cosa è il presenzialismo cassingeniano di questi tempi. Incomprensibile, se non pensando a un film già visto, e immaginandosi -nel peggiore delle ipotesi- che la trattativa per la vendita salterà anche questa volta. Il Vicenza, però, questo non se lo può permettere, lo sanno tutti. È possibile chiedere quindi a tutti gli interessati un passo indietro, assumendo il classico “basso profilo”, lavorando per il bene della società e basta, pensando solo alla squadra, costruendo veramente un progetto? Se questo era l’inizio, del progetto di cui parlavano, è evidente che qualcosa va cambiato. Così come andrebbe cambiato l’approccio verso le amichevoli del Menti, che dovrebbero servire a riempire il più possibile di tifosi lo stadio. Ovvero: prezzi bassi. Sono piccoli segnali, o se vogliamo concessioni, ma utili. Non sembra di pretendere troppo per un’amichevole di luglio contro il Kallonis.

Così come non sembrava di pretendere troppo per un costo degli abbonamenti più basso. Ci si aspettava ben altro, un aumento era ovvio per allinearsi ai prezzi della serie B, ma non così sostanzioso: 150 euro in curva (135 con il rinnovo) sono tanti. Al di là dei discorsi già sentiti sulla crisi economica, non era meglio guadagnare un po’ meno e far contenti i tifosi? Non era bello il Menti strapieno lo scorso anno? A Udine, per dire, con uno stadio nuovo e una squadra di serie A, l’abbonamento in curva costa 200 euro. Perchè lì così poco e qui così tanto? Questione di scelte, nel nostro caso difficili da comprendere.

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Collettivo della curva sud del Romeo Menti, teatro delle imprese del Lanerossi Vicenza. Qui saremo la sirena d’allarme per un calcio moderno alla deriva: in trasferta ci portiamo il cabernet, non la tessera. Allo stadio andiamo con la sciarpa biancorossa, non i bastoni. Potrà cambiare il clima ed il cielo, mai la nostra bandiera, biancorossa per sempre.
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