Vicenza, continuano i lavori in corso2 min read

29 Ottobre 2015 Uncategorized -

Vicenza, continuano i lavori in corso2 min read

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vicenza 2015 2016Dalla pareggite ai saliscendi: ci stiamo riassestando. La sconfitta casalinga col Novara e la vittoria esterna di Trapani sono altri segnali che al Vicenza ci sono ancora lavori in corso. Prima pareggiavamo quasi sempre, ora dopo aver recuperato parte dell’infermeria non lo facciamo più. Difficile quindi dire chi siamo, ma in questo momento, in una serie B estremamente equilibrata, dove non si può dare nulla per scontato, occorre ragionare gara per gara e soprattutto non guardare la classifica. Tre punti in più o in meno bastano per cambiare ogni prospettiva, quindi meglio evitare, continuare a lavorare e rimboccarsi ancora di più le maniche quando arrivano i momenti di difficoltà, come la sconfitta inaspettata al Menti. Ce ne saranno altri, mettiamocelo in testa, mancano ancora troppe partite. I punti per salvarsi ce li dovremo sudare tutti, gara dopo gara. Se con più o meno fatica, lo vedremo.

Il Vicenza, al momento, deve andare avanti solo così. La verità, anche se abbiamo vinto bene a Trapani, è che siamo una squadra nuova, con un gruppo solido, che sta cercando sicurezze e lo prova a fare attraverso il bel gioco, ma che deve trovare al più presto quella base di giocatori – quei 6 o 7 che giocano sempre – che tengono e riportano su la squadra quando andiamo in difficoltà.

Prima di tutto in difesa, reinventata per necessità un’altra volta: a questo punto va benissimo Sampirisi centrale, visto che Rinaudo è sembrato Camisa. Poi a centrocampo, dove l’unico ad aver giocato sempre è solamente Cinelli e dove, da centrale, finora hanno giocato in 3: Urso, Modic e Pazienza. In mezzo al campo c’è il vero dubbio di questa squadra: risolviamolo. Davanti siamo infine a posto anzi abbiamo il problema contrario: se manca Giacomelli si sente, eccome. Il 10 biancorosso sta giocando la sua migliore stagione, sta bene, corre, segna e dribbla. Questo Vicenza, per ora, non può fare a meno di lui.

Quello di cui invece faremmo volentieri a meno noi sarebbero le pay-tv, che continuano a stravolgere calendari e a far giocare partite negli orari più strani. Mettendo in difficoltà chi vuole venire allo stadio e chi vuole andare in trasferta. Quelle pay-tv che fanno inoltre, a quanto è sembrato, scendere dalle balaustre i tifosi della sud che “guidano” la curva. Dopo cinque minuti infatti sono stati “gentilmente” invitati a scendere, forse perché davano fastidio alle inquadrature. Che senso ha? Che senso hanno gli anticipi al venerdì e i posticipi al lunedì, o giocare all’ora di pranzo la domenica? Il nuovo nome delle Serie B è “Con Te”, si parla sempre di mettere “al centro il tifoso”… Cos’è, una presa in giro?

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Collettivo della curva sud del Romeo Menti, teatro delle imprese del Lanerossi Vicenza. Qui saremo la sirena d’allarme per un calcio moderno alla deriva: in trasferta ci portiamo il cabernet, non la tessera. Allo stadio andiamo con la sciarpa biancorossa, non i bastoni. Potrà cambiare il clima ed il cielo, mai la nostra bandiera, biancorossa per sempre.
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