Il turismo responsabile salverà il mondo?3 min read

12 Febbraio 2014 Viaggi -

Il turismo responsabile salverà il mondo?3 min read

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Sostegno scolastico in Kenya
@Moving Mountains Trust

Il tema del viaggio ha affascinato l’uomo da sempre. Volendo fare i magniloquenti potremmo perfino scomodare l’Ulisse dantesco – il viaggiatore per antonomasia – e il suo “fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenze”.

Certo, nel tempo, il modo di viaggiare è cambiato, si è trasformato, amplificato per così dire. Il viaggiatore, salvo poche eccezioni, è diventato un turista. E sul turismo sono stati scritti fiumi d’inchiostro: dal turismo di massa al turismo naturalistico, dai viaggi avventura al turismo responsabile. Oltre ad essere uno strumento di sviluppo economico, sicuramente si tratta un fenomeno che fa tendenza e fa discutere.

Ma cosa hanno in comune un backpacker lungo il Cammino dell’Inca, un volontario in un campo di monitoraggio primati in Costarica, un bracciante stagionale in una fattoria Irlandese e un insegnante di inglese in una scuola rurale africana?

Potrebbero essere tutti dei turisti. Certo, dei turisti alquanto speciali, perché si tratta di persone che hanno scelto di passare le proprie ferie e vacanze lavorando all’interno di un progetto o comunque scegliendo di vivere un’esperienza attiva piuttosto che del semplice relax. Indubbiamente negli ultimi decenni il turismo si è trasformato in un fenomeno molto complesso e multisfaccettato, non privo di contraddizioni.

In contrapposizione al turismo di massa e ai suoi dettami alquanto omologanti, si è sviluppato tutto un filone di prodotti turistici di nicchia (con relativi tour operator specializzati) che propongono non soltanto esperienze e momenti di vita vissuta ma anche la compartecipazione alle problematiche delle realtà che si visitano.

Turismo responsabile
@Visions Service Adventures

Le Nazioni Unite riconoscono il turismo come uno strumento utile al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio ma, forse, non è tutto oro quello che luccica.

Questa contrapposizione tra buoni e cattivi non è priva di contraddizioni. Da un lato nei panni del cattivo abbiamo il turismo di massa, prodotto di una globalizzazione massiccia, creatore di “non luoghi”, consumatore di suolo e poco rispettoso delle diversità culturali e sociali.

Dall’altro lato, nelle vesti del buono, troviamo il turismo di nicchia per cui – citando l’economista Schumacher – “small is beautiful”; un turismo dal volto umano, all’insegna della convivialità auspicata da Ivan Illich e della descrescita di Serge Latouche.

Ma dobbiamo credere a questa contrapposizione così schematica? è proprio vero che “small is beautiful”? Ci sono abbastanza elementi da ritenere che queste forme di turismo producano risultati economici, sociali ed ambientali migliori e più sostenibili?

Interessante a questo proposito l’analisi di Jim Butcher in “The moralization of tourism: sun, sand and… saving the world?”. Di certo il turismo di nicchia rispecchia una rinnovata visione del viaggio e del turismo. Rimane però il rischio di una costellazione di piccoli operatori che operano in maniera frammentata e incontrollata senza dati oggettivi sui loro impatti e senza un reale controllo delle loro attività.

Con questa rubrica indagheremo questo mondo per trovare alcune risposte e per scoprire nuovi modi di viaggiare in modo responsabile.

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Il disegno e la progettazione mi hanno sempre appassionato. Dopo la laurea in architettura mi sono specializzata in pianificazione urbana nei paesi in via di sviluppo. Attualmente sono una ricercatrice in turismo responsabile. Che dire? Viaggi, scarabocchi e coinquilini – pelosi e pennuti – caratterizzano le mie avventure e ‘disavventure’…
2 Commenti
  1. Piergiorgio Rossetto

    Per una critica costruttiva al turismo responsabile ''da dentro'' (l'autore è stato guida turistica prima che antropologo), con un sacco di esempi, è illuminante ''L'incontro mncato'' di Marco Aime (Boringhieri 2005)

    • lucia

      Ciao Piergiorgio, hai ragione, i libri di Marco Aime sono molto interessanti. Di certo per chi è interessato all'argomento o semplicemente curioso sono un ottimo approfondimento!

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