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Le 6 tradizioni di Barcellona che non dovete assolutamente perdervi

tradizioni di Barcellona Els Castellers

@Vilanova i la Geltrú via VisualHunt.com

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@Vilanova i la Geltrú via VisualHunt.com

Le tradizioni di Barcellona sono numerose, alcune così particolari che non se ne trovano uguali in nessun’altra città di Spagna. Altre legate alla tradizione cristiana e araba e quindi comuni al repertorio folkloristico di tutto il Paese.

Quello spagnolo è un popolo che mantiene inalterate le usanze di un tempo, tende a recuperare quelle cadute in disuso, dare forza a quelle che si vanno dimenticando. Una delle maggiori attrattive della Spagna è proprio il suo folklore, che viene mantenuto vivo dalle autorità istituzionali e da specifiche associazioni a cui partecipano giovani e meno giovani.

Dopo aver esplorato insieme i luoghi non turistici da visitare a Barcellona, in questo post vi porterò alla scoperta delle tradizioni di Barcellona più famose: tradizioni culinarie, storiche o religiose, familiari o di gruppo. Quali sono le 6 tradizioni che non dovete assolutamente perdervi? Con l’ultima non crederete ai vostri occhi!

Le 6 migliori tradizioni di Barcellona

1. Monas de Pascua

@ELPAIS

La festività della Pasqua si sta avvicinando e sicuramente le pasticcerie e i supermercati si stanno preparando all’evento, creando uova di cioccolata e vendendo colombe di zucchero.

Una delle tradizioni di Barcellona più sentite dalla gente è quella della monas de Pascua, una sorta di grande biscotto con forma rotonda o di animale, per esempio pecorella o colomba. Nella parte superiore della mona, al centro, viene incastrato un uovo sodo, cosa che la fa assomigliare alla scarcella pugliese.

La mona ha un particolare valore affettivo. Infatti, il lunedì di Pasquetta il padrino o la madrina di comunione ne regala una ai bambini della famiglia.

Essa possiede anche un valore storico interessante, giacché è una pietanza che risale al periodo arabo spagnolo, quando la mouna era la brioche che i musulmani donavano ai loro signori.

2. Il libro e la rosa

@ENBARCELONA

Il 23 Aprile si celebra a Barcellona il patrono della Catalogna: San Giorgio. Il giorno di Sant Jordi è la festa catalana degli innamorati ed è tradizione che i ragazzi regalino una rosa rossa e le ragazze regalino un libro.

La rosa ricorda la leggenda di San Giorgio nota a tutti. Quando il Santo uccise il drago, dal sangue della bestia versato sulla terra nacque un bocciolo di rosa rossa. Quella del libro è invece una tradizione più recente ed è collegata alle iniziative istituzionali per favorire la lettura tra i giovani.

Il giorno di Sant Jordi è davvero speciale: tutta la città si veste a festa con i colori della bandiera catalana, giallo e rosso, e sorgono ovunque bancarelle che vendono rose e libri a prezzi scontati.

3. La calçotada

@ESCUELAMEDITERRANEO

I catalani la adorano! Durante le belle giornate autunnali o primaverili decidono di muoversi fuori dalle città, scelgono uno spiazzo comodo nella campagna o in un bosco, preparano la brace e fanno una calçotada.

I calçots sono un ortaggio particolarmente conosciuto in Catalogna, una specie di enorme cipolla insapore che viene cucinata sulla brace ardente e viene mangiata accompagnata da una gustosa salsa arancione, risultato di un mix di pomodori, mandorle, aglio e pane fritto. Di norma il menu prevede anche carne alla brace e vino bevuto direttamente dal tipico porrò, il bricco di vetro provvisto di un curioso beccuccio.

I catalani doc li divorano senza preoccuparsi di sporcarsi le mani e di macchiarsi i vestiti. E credetemi, c’è da leccarsi le dita!

4. I falò di San Giovanni

@ELPERIODICO

Un’altra tradizione di Barcellona a cui i suoi abitanti sono molto affezionati è quella della notte di San Juan.

La notte tra il 23 e il 24 giugno i barcellonesi di tutte le età si riversano nelle spiagge e accendono numerosi falò, attorno ai quali mangiano, bevono, cantano e suonano chitarre al chiaro di luna.

San Juan si festeggia in tutta la Spagna, ma a Barcellona rappresenta una tradizione antica, che affonda le sue origini nelle festività pagane precristiane del solstizio d’estate. Infatti, quella dei falò è un’usanza che si fa risalire al culto del Sole, mentre il fuoco purificatore doveva tenere lontani gli spiriti maligni.

Quella di San Juan è una notte scoppiettante. Non solo per il crepitio del fuoco dei falò. I barcellonesi si divertono a giocare con luminosi e rumorosi petardi. Persino i bambini più piccoli hanno il permesso di accendere la miccia e lanciare i petardi nella sabbia.

5. Els Gegants

@ELPERIODICO

I Giganti sono grandi statue di legno che vengono portate a spasso durante le occasioni di aggregazione cittadina, come feste patronali o di quartiere.

I Giganti sono una delle tradizioni di Barcellona comuni ad altre città spagnole, da Pamplona a Valencia. Essi rappresentano personalità storiche come re, regine e cavalieri, ma ricordano anche il passato arabo della Spagna, con la raffigurazione di principi e principesse moreschi.

All’interno di ogni statua vi è una cavità dove trova spazio la persona che trasporta, così che il Gigante sembra quasi camminare e danzare come se fosse dotato di vita propria.

6. Els Castellers

@DALILAMAGRO

Quella dei castellers è la tradizione di Barcellona per eccellenza ed è veramente incredibile. Si tratta di vere e proprie torri umane che possono raggiungere altezze vertiginose.

È una tradizione piuttosto antica, datata XVIII secolo, e proviene dalla vicina provincia di Tarragona, dalla quale si è diffusa in tutto il territorio catalano. Originariamente i castellers erano la parte di un ballo popolare, ma con il tempo è diventato una pratica a sé stante.

Agli inizi del Novecento questa tradizione rischiava di perdersi, tuttavia i catalani hanno saputo rinvigorirla attraverso specifiche associazioni. Vi partecipano uomini, donne e perfino bambini che si allenano tutto l’anno per partecipare a varie competizioni.

Dal 2010 i castellers sono patrimonio immateriale dell’Unesco.

Non esiste una festività specifica in cui poter godere di questo singolare spettacolo. Piuttosto, quella dei castelli umani è l’elemento che caratterizza qualsiasi festività catalana: dalle grandi feste patronali come La Mercè a settembre e la Diada de Catalunya a ottobre, alle ricorrenze più ristrette, come feste di quartiere e celebrazioni di associazioni sociali o culturali. Insomma, per i catalani ogni momento è buono per toccare il cielo…con un dito!

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