Top 10 eventi sociali 201411 min read
Reading Time: 9 minutes1. L’uccisione di Michael Brown a Ferguson
Ferguson è il simbolo della riapertura di un capitolo enorme della storia dell’umanità e dell’America, che sembrava chiuso (almeno simbolicamente) con l’elezione di Barack Obama: il capitolo di una società strutturalmente razzista, dove il colore della pelle decide non solo la posizione sociale, ma addirittura fa la differenza tra la vita e la morte e tra la libertà e la reclusione.
Negli ultimi 10 anni sarebbero oltre mille i morti per mano della polizia e sono praticamente tutti neri. Nessun poliziotto è stato dichiarato colpevole. A questo aggiungiamo che il 40% dei 2 milioni di detenuti negli Stati Uniti sono afroamericani, anche se rappresentano solo il 10% della popolazione.
L’uccisione di Michael Brown a Ferguson avvenuta il 9 agosto per mano dell’agente Darren Wilson è stato il fatto più eclatante, anche perché, nonostante molte testimonianze contrarie, la giustizia americana ha deciso di non incriminare il poliziotto, scatenando un’ondata di proteste imponente in tutti gli Stati Uniti.
Ferguson è una cittadina anonima della periferia statunitense che più periferia non si può, appena fuori St. Louis, una delle città più povere e segregate d’America. A Ferguson il 67% della popolazione è nera e, guarda caso, il tasso di povertà è molto alto (28%). Si fondono quindi tutti gli elementi che caratterizzano una struttura sociale dove l’elemento razziale è, evidentemente, ancora decisivo. E lì l’America esplode.
Considerata l’eco mediatica, la gravità e la reiterazione degli episodi, la reazione della popolazione afroamericana è stata davvero sorprendente. L’uccisione di due poliziotti a New York da parte di un fanatico avvenuta lo scorso 21 dicembre mi pare addirittura cosa di poco conto rispetto a quanto poteva accadere.
Invece le proteste sono state tese, ma pacifiche e solo il 2015 ci dirà se si tratta dell’alba di un nuovo grande movimento nazionale per i diritti civili.