Superbike 2015: si parte!4 min read

19 Febbraio 2015 Uncategorized -

Superbike 2015: si parte!4 min read

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Con la tradizionale prima tappa sul circuito australiano di Phillip Island, il mondiale della Superbike 2015 inizierà in questo fine settimana. Una stagione segnata da un importante cambiamento, che ha ultimato un processo già iniziato nelle ultimissime stagioni: infatti, al fine di perseguire una drastica riduzione dei costi, da quest’anno tutte le moto presenti in griglia saranno allestite in configurazione Evo, cioè con delle specifiche che le rendono molto più vicine alla produzione di serie.

Con questo percorso si è cercato di contrastare quell’esasperazione tecnologica che, specie negli ultimi anni, aveva creato differenze importanti tra alcune case, impegnate in forma ufficiale nel campionato (Aprilia e Kawasaki su tutte) ed altre che, invece, erano presenti in forma più “blanda” o marginale, contribuendo a far vivere stagioni piuttosto segnate in quelle che erano le gerarchie.

Non è quindi un mistero che questo cambio regolamentare sia stato effettuato anche con il fine di cercare di riequilibrare le forze in campo: vedremo con quali esiti.

 Ma sono molte altre le novità, a partire dal team campione del mondo piloti e costruttori, ovvero Aprilia.

La casa italiana ha completamente cambiato la coppia dei piloti: il campione in carica Guintoli è passato in Honda, a caccia dell’impresa (che si presenta come non facile, a dire il vero) di difendere il proprio titolo, mentre Melandri ha fatto ritorno in Motogp. Al loro posto sono arrivati Haslam, pilota inglese di comprovata esperienza nel campionato, ed il debuttante spagnolo Torres, proveniente dalla moto2, dal buon talento e dalla grande generosità in pista.

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Un elemento che getta un grosso punto interrogativo sulla casa di Noale sta nel fatto che, da questo 2015, il team non vedrà più la presenza di una struttura ufficiale diretta emanazione di Aprilia, ma la squadra di riferimento nella categoria è stata affidata ad un privato. Il dubbio è quindi relativo a quello che potrà essere l’effettivo impegno nella Superbike da parte del costruttore, a maggior ragione alla luce dell’ingresso in Motogp, anticipato di un anno, che sicuramente attirerà su di se la maggior parte delle risorse umane, tecniche ed economiche.

Superbike 2015: Kawasaki grande favorita



Tenendo in considerazione quanto detto sopra, sembra naturale indicare quindi Kawasaki ed i rispettivi piloti (il confermato Sykes ed il neo-arrivato Rea) come favoriti per la conquista dei titoli in palio.

La casa nipponica ha mantenuto, al contrario, un impegno ufficiale nel campionato, dimostrato con la scelta di schierare una coppia davvero di alto livello, probabilmente la migliore tra quelle presenti nella categoria. Il tutto a corredo di una situazione tecnica di grande forza, dimostrata dalla crescita costante che la “verdona” ha avuto negli ultimi tre campionati. In particolare, sarà interessante valutare quanto saprà fare il nuovo “acquisto” Rea, giunto alla grande occasione dopo anni spesi in Honda a fare dei miracoli con un mezzo mai adeguatamente competitivo per lottare per il campionato.

La sensazione è che per Sykes ci sarà da faticare, e non poco, per tenersi dietro il nuovo scomodissimo compagno di squadra, nel tentativo di bissare il successo mondiale dopo quello ottenuto nel 2013.

 Interessante sarà poi vedere la stagione di Ducati, che per la verità non è partita nel migliore dei modi: infatti, Giugliano, senza dubbio il pilota italiano di punta nella categoria per questo 2015, si è seriamente infortunato nel corso dei test pre-gara, disputatisi ad inizio settimana proprio sul circuito australiano, procurandosi una frattura a due vertebre cervicali che lo costringerà ad uno stop di circa 3 mesi, compromettendo di fatto pesantemente la sua stagione.

La casa italiana dovrà, quindi, affidarsi soprattutto al gallese Davies per ben figurare, nel tentativo di confermare quel processo di crescita che sembra essersi innescato a partire dalla scorsa stagione. Nota a margine (ma non troppo, visto di chi si sta parlando), il posto di Giugliano sarà preso, in occasione del debutto del mondiale in Australia, da Bayliss, uno dei più grandi piloti nella storia della categoria, che torna a correre a 45 anni suonati e dopo 6 stagioni dal suo ritiro, avvenuto nel 2008 da campione del mondo. Davvero tanto di cappello per il coraggio di rimettersi in gioco, un’altra volta ancora.



Tra le altre, presenze storiche del mondiale si confermano Honda e Suzuki. Il vero problema, per questi costruttori, potrebbe nuovamente essere il limitato supporto ufficiale che perverrà ai team privati che gestiscono le loro moto, e che fa presagire molte difficoltà nel poter ambire a qualcosa di più di qualche sporadico risultato, non sufficiente a lottare per il campionato. Tra le fila di queste case, è da segnalare la presenza di due giovani piloti molto interessanti: Van Der Mark, olandese della Honda, proveniente in qualità di campione dal mondiale Supersport, che ha dominato nella passata stagione; ed Alex Lowes, pilota Suzuki, al secondo anno completo nella categoria, dopo una buonissima prima stagione in cui ha mostrato un bel potenziale, tenendo testa, in maniera assolutamente degna, ad un pilota di valore come Laverty.

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Studente di giurisprudenza come "occupazione" ufficiale e appassionato di sport in generale, più come spettatore che come atleta, ahimè. Seguo con particolare interesse gli sport motoristici e da qualche anno a questa parte il motomondiale (ma pure la superbike), pur essendomi avvicinato ad essi con le 4 ruote e la F1.
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