Spezia–Vicenza, solo un pareggio ma siamo carichi2 min read

13 Maggio 2015 Uncategorized -

Spezia–Vicenza, solo un pareggio ma siamo carichi2 min read

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@vicenza.com

Peccato, ma va bene lo stesso. Il pareggio di La Spezia è più che buono, anche se siamo ancora a meno 4 dal Frosinone a due giornate dalla fine. A questo punto spetta a loro buttare all’aria tutto in casa con il Crotone per permetterci di giocarsi tutto in una notte venerdì 22 maggio, con noi obbligati a vincere con il Livorno, ovviamente. Vedremo… Non succede ma se succede, vien da dire, anche se intanto è bello fantasticare e sognare una sfida del genere, all’ultima giornata, con il Menti pronto a incendiarsi di tifo e di calore, quasi a entrare in campo e a segnare….

È bello perché sembra quasi di vederlo già, il Menti, se succede. C’è gente, per dire (la fonte è più che verificata) che si è già presa i permessi dal lavoro per tenersi libera anche il venerdì pomeriggio, e in alcuni casi anche il lunedì, giusto per ogni evenienza. Per non parlare di quelli che, per forza di cose, sono pronti persino a prendere un aereo per tornare e vedere la partita. Siamo carichi, lo vogliamo, totalmente dipendenti, e il Menti strapieno è la perfetta rappresentazione di quanto stiamo vicendo, dopo anni di retrocessioni e ripescaggi, di delusioni e rabbia perché non avevamo quello che meritiamo. Ma non succederà, siamo scaramantici: in ogni caso sarà un validissimo riscaldamento per i playoff già conquistati.

Spezia-Vicenza: la squadra è viva

Tornando al campo, il lato positivo è che a La Spezia si è vista in campo una squadra viva. “Ci davano per cotti, ci davano per bolliti, invece non lo siamo” – hanno ripetuto i giocatori – e hanno ragione. Hanno tenuto il campo per 90 minuti e alla fine, in una partita bloccata anche dal fatto che i due allenatori sanno il fatto loro, le occasioni per vincerla sono arrivate. È vero che non sono arrivati i gol, e cominciano a essere tre le giornate senza reti, ma la cosa più importante è proprio che i ragazzi sono carichi, che ci sono, che hanno capito che questo treno sta passando e bisogna prenderlo in corsa.

C’è materiale per sognare ancora, quindi, per dire che non è finita e che, comunque vada, è ancora lunga. Saranno playoff in ogni caso, come detto, e sulla gara secca ce la giochiamo con tutti, pure se ci manca mezza difesa. Dobbiamo confermarci a Livorno, senza pensare al resto. Se succede… Siamo pronti.

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Collettivo della curva sud del Romeo Menti, teatro delle imprese del Lanerossi Vicenza. Qui saremo la sirena d’allarme per un calcio moderno alla deriva: in trasferta ci portiamo il cabernet, non la tessera. Allo stadio andiamo con la sciarpa biancorossa, non i bastoni. Potrà cambiare il clima ed il cielo, mai la nostra bandiera, biancorossa per sempre.
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