Speciale Mondiali Brasile 2014: l’italiano calcia male, ai quarti almeno due outsider4 min read

Il cielo non è azzurro sopra Natal. Lo rimarrà sopra Berlino, ultima tappa gloriosa nella storia del calcio italiano prima di due Mondiali chiusi al girone eliminatorio. La magra figura in Sudafrica resta un tonfo più rumoroso per la consistenza impalpabile delle avversarie (Paraguay, Slovacchia e Nuova Zelanda) e le tre gare senza vittoria. In Brasile il compito sembrava molto più arduo sulla carta, si è rivelato tale per motivi diversi dalle previsioni. Superata l’Inghilterra sarebbe bastato un misero punticino contro un non trascendentale Uruguay, vincente in superiorità numerica e con un calcio piazzato, per passare agli ottavi. Questo perché la Costa Rica si è rifiutata di fare il materasso della situazione, chiudendo prima e imbattuta la prima fase.

All’Italia è andato bene quasi nulla e ben poco ha fatto per guadagnarsi i favori del fato. L’infortunio di Montolivo, prima ancora quello di Rossi che Prandelli ha giudicato un ostacolo troppo importante per l’effettiva ripresa dell’attaccante, gli acciacchi a Buffon, De Sciglio, De Rossi e nell’ultima gara a Verratti e Immobile. Una serie infinita di guai che non possono far riflettere sulla bontà delle scelte in fase di preparazione. Abbiamo giocato ad alte temperature esattamente come le altre formazioni del girone, nessuna di queste ha fatto menzione attraverso i suoi tesserati del clima contrario. Dispiace per Prandelli, i cui risultati prima di due settimane fa erano stati più che lusinghieri, ma molte scelte non sono andate incontro al buon senso: l’esclusione di “Pepito”, che avrebbe fatto comodo anche a scartamento ridotto, il voler puntare senza condizioni su Balotelli (lasciando in panchina Immobile per 90′ contro la Costa Rica), un turbinio di moduli cambiati come fossero biancheria. Al gruppo sono mancate compattezza e certezze.

Non ha ragione Buffon quando dice che a tirare la carretta sono sempre gli stessi, ne ha da vendere solo se, come trapelato, ha cercato di frenare assieme ai compagni la strafottenza di Balotelli nell’intervallo di Italia-Uruguay. Anche i “senatori” hanno tradito le attese. Pirlo ha reso da campione solo nella prima gara e si è salvato da giudizi ingloriosi solo per riconoscenza, Chiellini ha arrancato per tre partite di fila, lo stesso Buffon non è sembrato impeccabile sul gol subito contro i costaricani.

La squadra del “gunner” Campbell, che radiomercato ha dato vicino al Milan in un ‘operazione che vedeva coinvolto proprio Balotelli, ha ora una chance enorme. In uno dei due ottavi tra outsider (l’altro è Belgio-Stati Uniti) trova l’indomita Grecia, qualificata al 91′ contro la Costa d’Avorio grazie a un rigore di Samaras. Le quote la danno per favorita in vista del passaggio ai quarti, impensabile fino a qualche tempo fa. Dato che nel nostro “Speciale Mondiali Brasile 2014” non abbiamo dato credito agli ellenici contro Touré e compagni gliene diamo ora, che hanno il pronostico a sfavore (tre volte la posta secondo gli scommettitori).

La fase a eliminazione diretta verrà aperta dal Brasile, il cui successo con handicap -1 nei confronti del Cile pagherebbe attorno ai 2.40. Il poker al Camerun ha risvegliato gli ottimisti e confermato che Neymar è il cuore di questa squadra. Tutto sudamericano anche l’ottavo tra Colombia e Uruguay, destinate ad affrontare i verdeoro in caso di passaggio al turno successivo. Per motivi diversi mancheranno Falcao e Suarez, massime espressioni del calcio nazionale. Pesa molto di più quella del giocatore del Liverpool, gli uruguaiani dovranno puntare sulla battaglia più che sulla tecnica. Sfora quota 4 un risultato con pareggio a fine primo tempo e successo dei “cafeteros”, favoriti, nei 90′.

A 2 o poco più è data la vittoria dell’Olanda sul Messico. Gli “orange” sono imprevedibili, il Messico ha già raggiunto un ottimo obiettivo centrando gli ottavi. Per noi Van Gaal va ai quarti e affronta la Grecia.

Francia-Nigeria e Germania-Algeria sono le partite con i pronostici meglio definiti. Non vediamo grandi trappole, onestamente. Meglio puntare sull’over per entrambe le partite o su una vittoria con handicap delle due big.

E poi c’è Messi, c’è l’Argentina della “Pulce” contro il pragmatismo degli svizzeri, fortemente e positivamente contaminati dalla colonia albanese e kosovara. Xhaka, Behrami, Shaqiri, Dzemaili dovranno contenere l’onda d’urto dell’albiceleste. Rischiamo e giochiamo il risultato esatto: 2-0 e possibile vittoria che vale sette volte la posta.

Il quadro completo degli ottavi lo avremo martedì sera con Belgio-Stati Uniti. Klinsmann ha realizzato un miracolo, sfida un’altra avversaria con un tasso tecnico superiore, reduce da tre vittorie consecutive. Per noi la batte con l’organizzazione e centra un successo a 4.25-4.50. E’ un’impresa. Chissà che Obama non si esalti più che contro la Germania.