Sochi 2014: guida breve alle Olimpiadi invernali5 min read

7 Febbraio 2014 Uncategorized -

Sochi 2014: guida breve alle Olimpiadi invernali5 min read

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sochi-2014-winter-olympic-games-backgroundSi aprono quest’oggi le Olimpiadi di Sochi 2014, edizione numero 22 dei giochi invernali. Se sapete poco o nulla sull’avvenimento e vi sentite smarriti tra sport mai sentiti prima, ecco una “breve” guida che fa al vostro caso.

Perché Sochi 2014?

Sochi – o, meglio, Soči – si avvia a disputare l’ultima edizione dei giochi in Europa prima di un digiuno lungo almeno otto anni per il vecchio continente. Saranno infatti Rio de Janeiro e Tokyo a ospitare i prossimi giochi estivi e, per la prima volta, la Corea del Sud – a Pyeongchang – ospiterà le Olimpiadi invernali nel 2018.

In realtà Sochi ha ben poco a che fare con gli sport invernali. È una città sul Mar Nero, dal clima sub-tropicale ed è molto più vissuta nei mesi estivi piuttosto che d’inverno. È una sorta di Rimini della Russia, tanto che è proprio gemellata col capoluogo romagnolo. Saranno, quindi, le Olimpiadi invernali più calde di sempre.

Le undici strutture olimpiche, chiaramente costruite tutte da zero, oltre che nella cittadina sub caucasica, sono situate nella stazione sciistica di Krasnaja Poljana, nei pressi di Krasnodar, sul Caucaso, a circa 45km da Sochi. Un’autostrada e una ferrovia, per le quali si è speso più dell’intero budget delle Olimpiadi di Vancouver, permetterà di collegare le due sedi in meno di mezz’ora.

Sochi 2014: le polemiche sui costi

Fin dall’assegnazione ci sono state polemiche sulla scelta di Sochi, soprattutto tra gli oppositori di Putin. Boris Nemtsov, ex vicepremier nativo della città sul Mar Nero, in un documento sulla corruzione e gli abusi nell’organizzazione dei giochi, si è espresso in modo palesemente critico affermando che “è difficile trovare sulla mappa della Russia un posto senza neve e dove gli sport invernali non sono sviluppati. Putin ci è riuscito e ha deciso di organizzarci le Olimpiadi invernali”.

I costi esorbitanti, apparentemente nascosti dal governo russo, sono comparsi anche grazie al lavoro del blogger Alexei Navalny – autorevole voce dell’opposizione russa – che nel sito Sochi.fbk.info, ha descritto di come le spese per realizzare le strutture di gara, il villaggio olimpico di Adler e tutte le altre infrastrutture necessarie siano vicine alla stratosferica cifra di 50 miliardi di dollari, addirittura più dei 46 miliardi di Pechino 2008, quasi 10 volte la spesa di Torino 2006.

Sochi 2014: il pericolo attentati

È massimo lo stato di allerta per eventuali atti terroristici durante i giochi invernali di Sochi. Il pericolo maggiore deriva dalle forze terroristiche delle popolazioni indipendentiste caucasiche. A far scattare (l’ulteriore) allarme le due esplosioni avvenute nel Daghestan due settimane fa, proprio mentre Putin parlava alle televisioni del piano di sicurezza russo per Sochi. La militarizzazione sarà imponente, con oltre 40 mila agenti impiegati; 5 mila telecamere e, per la prima volta, i droni monitoreranno sulle località circostanti Sochi; il villaggio olimpico sarà off limits: “sarà un’Olimpiade da prigionieri” ha detto il dt dello sci alpino azzuro Ravetto.

sochi 2014
@Winston Wong

Sochi 2014: il caso delle leggi omofobe

Tantissimo clamore hanno avuto le polemiche sulle leggi omofobe varate dal Cremlino, che impediscono la cosiddetta “propaganda dell’omosessualità” in presenza di minori. Non hanno di certo aiutato le dichiarazioni del sindaco di Sochi, Anatoli Pakhomov: “Qui a Sochi non ci sono gay” né tanto meno la singolare apertura di Putin: “I gay alle Olimpiadi sono i benvenuti, ma lascino stare i bambini”.

Nel frattempo, in Russia, sono drasticamente aumentati i casi di violenza nei confronti degli omosessuali, come testimoniato da alcuni video trasmessi da Human Rights Watch e i maggiori capi di Stato hanno deciso di disertare la cerimonia d’apertura, seppure nessuno ha giustificato esplicitamente il motivo dell’assenza con la difesa dei diritti della comunità LGBT. Non ci saranno Merkel, Hollande, Cameron e Obama, che farà rappresentare gli States da Billie Jean King, ex campionessa del tennis dichiaratamente lesbica. Ci sarà invece Enrico Letta, soprattutto per avere visibilità in vista della sempre più probabile candidatura di Roma 2024.

Sochi-2014

Sochi 2014: lo sport, finalmente

Arriviamo infine a parlare delle specialità olimpiche, che, almeno in teoria, dovrebbero essere il fulcro dei giochi. Non mancheranno i più tradizionali tra gli sport invernali, dallo sci alpino all’hockey, dal biathlon allo slittino fino allo sci di fondo. Sarà curioso vedere le nuove gare olimpiche tra cui spiccano Halfpipe e Slopstyle, vere e proprie discipline acrobatiche.

Sono 88 le nazioni che parteciperanno alla parata nella cerimonia d’apertura. Tra queste, prime presenza alle Olimpiadi invernali per Dominica, Malta, Paraguay, Timor Est, Togo, Tonga e Zimbabwe. Gli Stati Uniti avranno il contingente più numeroso (230 atleti) seguiti dai padroni di casa della Russia (225).

Sono proprio gli USA i candidati a vincere il maggior numero di medaglie, ma la concorrenza è molto agguerrita – a differenza delle Olimpiadi estive, dove solo la Cina può tenere testa al colosso americano. Le ultime edizioni delle Olimpiadi invernali, infatti, hanno sempre visto una nazione diversa in testa al medagliere: Il Canada a Vancouver, la Germania a Torino, la Norvegia a Salt Lake City. Verosimilmente, anche a Sochi saranno questi i paesi che si contenderanno il primato, con qualche flebile speranza per la Russia.

Sochi 2014: com’è messa l’Italia?

La nazionale azzurra non arriva al meglio della forma all’appuntamento olimpico. L’obiettivo del CONI è quello di far meglio rispetto alla deludente edizione di Vancouver, quando gli azzurri conquistarono un oro, un argento e tre bronzi. Non è scontato.

A differenza degli anni ’90 e dei primi anni 2000, non abbiamo grandissimi campioni nello sci alpino e, soprattutto, nello sci di fondo, dove manca quasi totalmente un ricambio generazionale. Paris, Innerhofer e Fill sono i “nomi buoni” per la discesa libera e il SuperG, ma finora non hanno avuto una stagione esaltante, anche per problemi fisici. C’è qualche speranza nello slalom con Thaler e Moelgg, meno con il campione olimpico in carica Razzoli, a secco di successi da tre anni. Tra le donne occhio a Brignone e alle sorelle Fanchini.

L’intramontabile Armin Zoeggeler – tra l’altro portabandiera azzurro – proverà a regalare l’ennesima medaglia nello slittino, dove puntiamo al podio anche nella prova a squadre. Federico Pellegrino è la speranza nelle gare a sprint del fondo, ma è lo snowboard che potrebbe portare i risultati migliori: Visentin, March e Michela Maioli possono arrivare al podio nelle rispettive specialità. Infine, un occhio di riguardo per Arianna Fontana nello short track, Pittin nella combinata nordica e la “solita” Carolina Kostner, che tenterà la scalata alla medaglia olimpica, l’unica che ancora le manca. Di certo, non mancheranno le sorprese. Speriamo siano a tinte azzurre.

Immagine| android.hdblog.it

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Statistico atipico, ha curato la sezione Sport e amministrato i profili social di Le Nius. Formatore nei corsi di scrittura per il web e comunicazione social, ha fondato e conduce il podcast sul calcio Vox2Box e fa SEO a Storeis. Una volta ha intervistato Ruud Gullit, ma forse lui non si ricorda.
3 Commenti
  1. Fabio Colombo

    Forse anche a causa della mia relativa ignoranza di partenza, ho trovato questo articolo preziosissimo per introdurmi a queste Olimpiadi, di cui conoscevo la questione-costi, ma non ero consapevole dell'assurdità di fare un'Olimpiade invernale in una delle località più calde della Russia.Quando poi dicono che la politica non dovrebbe entrare nello sport dovrebbero cominciare ad applicarlo nella scelta dei posti. Con che faccia di bronzo Putin può difendere la scelta di Sochi se non ammettendo che è una scelta puramente politica (e della peggior politica)?

  2. Ale69

    Nonostante le evidenti contraddizioni politiche le Olimpiadi mi emozionano sempre. La cerimonia di ieri è stata fantastica.

  3. Beppe Ruggiero

    Parlando in termini politico-sportivi, la scelta di Sochi è quanto di più discutibile potesse fare il Cio. Sochi ha battuto Salisburgo (patria assoluta dello sci) e Pyongchang (che infatti poi ha vinto le Olimpiadi del 2018)che avevano dei progetti molto più seri e (soprattutto) economici.Pensa che nel 2007 l'assegnazione si tenne in Guatemala e la delegazione russa per "convincere" la giuria installò una pista di pattinaggio con materiali super innovativi proprio nella capitale guatemalteca. Come a dire "siamo capaci di tutto". Ha funzionato.

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