Sanremo 2015 seconda serata: tra colpi di scena e colpi di sonno3 min read

12 Febbraio 2015 Cultura -

Sanremo 2015 seconda serata: tra colpi di scena e colpi di sonno3 min read

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sanremo 2015 seconda serata

Sanremo sarebbe molto più bello se durasse un’ora e mezza, se magari Carlo Conti avesse dei gusti migliori in fatto di musica e se le continue battute sul palco facessero realmente ridere.

Tra una Emma Marrone particolarmente spiritosa, occhi rossi e facce sconvolte, giacche e camicie molto brutte, commemorazioni varie ed eventuali, quella di ieri sera è stata una serata altrettanto mediocre. E lunga, veramente lunga.

Ma, ancora una volta, Carlo Conti fa il botto: 41% di share, quasi il 10% in più rispetto allo scorso anno.

Sanremo 2015 seconda serata

La seconda serata è organizzata esattamente come la prima: dieci big con le loro canzoni e una classifica parziale con 4 concorrenti a rischio eliminazione. Prima di cominciare, però, si esibiscono le “Nuove proposte” in sfide dirette degne di Maria De Filippi. Mancava solo “Eye of the Tiger” in sottofondo.

Ad avere la meglio, non a caso, sono un ex concorrente di Amici e un gruppo con la k, i Kutso (che Carlo Conti non lo sa, ma si pronuncia “cazzo”). Poi si comincia veramente, ad un livello superiore rispetto alla prima serata.

Chi mi ha salvato dal colpo di sonno:

– Charlize Theron e il suo essere spaventosamente bella. Conosco gente che si è pentita di non aver guardato Sanremo ieri sera, ignari di una così bella presenza. Che persino le finte marpionerie di Carlo Conti potevano essere tollerate. Magari anche evitate, però. Comunque mi dicono che quando ero piccola le assomigliavo. Poi, ahimè, ho compiuto 2 anni.

– Quel giorno, invece, Lorenzo Fragola non era neppure ancora nato. Ieri sera, 19 anni dopo, era terrorizzato. Questo ragazzino, nel giro di un anno, è passato dal musical “Cavalleria Rusticana Rock” di quinta superiore a Catania all’Ariston di Sanremo. Mi fa tenerezza.

– Rocco Tanica. Bisogna aspettare la mezzanotte (cosa per niente facile) ma la parte divertente arriva, dopo il nulla che lo ha preceduto. Ed è una spanna superiore a chiunque altro. Di gran lunga è lui il miglior momento comico della kermesse. Fantastico.

– Il vestito di Nina Zilli. Giuro che non riesco ancora a capire se il suo stile mi piace tantissimo oppure mi fa cagare. La canzone, in ogni caso, non è male.

– Conchita Wurst, per quanto sia stata tristemente relegata in seconda serata.

Cose che mi hanno suggerito di andare a dormire o guardare il nuovo episodio di New Girl:

– Carlo Conti che si compiace continuamente dei suoi ascolti. Ho il brutto presentimento che ci toccherà sorbirlo pure il prossimo anno.

– Il Volo. Uno pensa che peggio di Lara Fabian non potesse esserci niente in questa 65esima edizione del Festival di Sanremo, e invece si può. Sorvolando sulla tuta con il giubbetto in pelle e gli occhiali grossi da pentapartito, la loro è una canzone decisamente paracula, che fa tanto tv moldava. Ma i tre tenorini sul podio ci arriveranno. Purtroppo.

– Biggio e Mandelli, quelli dei Soliti Idioti. Sbarcano a Sanremo con “Vita d’inferno” tra critiche e simpatie, ma critiche soprattutto. Non sanno cantare, ma riescono, contro ogni previsione, in un’impresa davvero ardua: mi fanno essere d’accordo con Emma Marrone. Che, sorniona, li presenta così: “Loro sono idioti, Nel senso che se lo dicono proprio da soli. Sono famosi per le loro trasformazioni, e infatti adesso dicono di essere diventati cantanti”. Dicono, esatto. Nel frattempo, Carlo Conti rabbrividisce terrorizzato da una considerazione fuori programma.

– Pintus Io davvero non lo conoscevo, mi sa che stavo meglio prima.

Vaghe domande a cui non riesco a dare risposta

– Quanto è dimagrito Raf?

– Perché nessuno diceva a Nibali da che parte dovesse uscire? Perché Biagio Antonacci non indossava i calzini?

– Chi è Bianca Atzei?

– Non sarà il caso di scrivere con un carattere più grande sul gobbo? Perché veramente le ragazze non ci riescono a leggere.

Mi consolo ricordando che stasera invece ascolteremo bella musica. Quella di oggi sarà la serata dedicati ai grandi successi del passato, coverizzati (nel modo più innocente possibile, spero) dai 20 concorrenti in gara. Poi, finalmente, ne eliminano qualcuno.

Come sempre se non vi siete ancora stufati di noi e di Sanremo vi invitiamo a seguire la serata accompagnandovi al nostro ferocissimo live twitting.

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Da biologa pentita, procedo in direzione contraria al buon senso e mi rifugio a Milano per studiare Scienze della Comunicazione, dopo anni di vagabondaggi alla ricerca della pace interiore. Così, la riscopro nella Tequila, nei concerti al Magnolia, nelle canzoni coi finali tristi, nelle newsletter di Rockit e nelle pagine del Rolling Stone. Adoro ossessivamente X-Factor e odio il fatto che Sanremo coincida con la sessione invernale.
10 Commenti
  1. Fabio Colombo

    Spezzo una lancia a favore di Kaligola, che a 17 anni racconta di periferie e vite marginali facendo dirigere l'orchestra da suo nonno.

  2. Annalì

    Assolutamente! Lui e il nonno tenerissimi.

  3. dav1de

    Si però non si capiva di cosa parlasse sta canzone. Poi qualcuno gli ha chiesto perché si chiamasse Kaligola? :)

    • Fabio Colombo

      parlava di vite di strada in parchi periferici viste dal finestrino di un autobus

  4. Annalì

    Gli piace la storia dell'antica Roma, dice quando glielo chedono. E le k al posto delle c. :)

    • dav1de

      Bè allora poteva anche farsi chiamare Cesare Augusto

    • dav1de

      O Anche Marko Antonio o Tarkuinio. Ok basta :)

      • Annalì

        Tarkuinio è fantastico. Ahahaha :D

  5. Daniele Gabrieli

    Conti è un onesto professionista, e infatti il suo Sanremo non sarebbe male (ce ne sono stati di migliori ma anche di molto peggiori: ad esempio, quello di Vianello), se non fosse che quest'anno non c'è neanche mezza canzone che resta in testa.Pintus è bravo, solo che si sono dimenticati di scrivergli un testo.

    • Annalì

      Nel '98, quando Sanremo lo presentava Vianello, non avevo neanche 5 anni. :) Io, come esempio di totale negatività, guardo al Sanremo della Ventura. E neanche Carlo Conti potrebbe far peggio, ma mancano altre tre serate: non si sa mai. :)

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