Quali dispositivi elettrici ed elettrodomestici consumano di più?4 min read

2 Agosto 2023 Uncategorized -

Quali dispositivi elettrici ed elettrodomestici consumano di più?4 min read

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La tematica dei costi legati all’energia elettrica, ora come non mai, è particolarmente delicata ed estremamente sentita dall’opinione pubblica. L’incremento dei costi dell’energia e la conseguente impennata delle bollette hanno posto i cittadini e le aziende in uno stato di allerta e di ricerca spasmodica di una fonte di risparmio. Dal canto suo, il Governo ha cercato comunque di mettere in campo agevolazioni e sostegni alle fasce più deboli e colpite da questa tendenza, per ridurne l’enorme impatto economico.

Tante volte, però, tutto questo non basta. Quello che serve, per riuscire davvero a ottimizzare i consumi e tenere sotto controllo i costi delle energie è qualcosa di più profondo, che coinvolge le abitudini di consumo oltre che i dispositivi in sé e il modo in cui vengono alimentati.

Posto che procurarsi elettrodomestici e dispositivi a ridotto consumo energetico, di classe superiore e ultima generazione, senza dubbio contribuisce ad abbattere la spesa e i consumi, non è detto che sia pienamente efficiente se non si prende consapevolezza del reale impatto che le nostre abitudini hanno sulla scala dei consumi domestici. Anche prendere in considerazione fonti di energia rinnovabili può costituire un assist valido per abbattere consumi e spese connesse, ma il nodo della questione resta sempre legato alla conoscenza reale dei consumi di ogni singolo dispositivo ed elettrodomestico.

D’altra parte, ogni strategia che mira al raggiungimento di un obiettivo deve partire sempre da un’attenta analisi dello status quo. In questo caso, non può esserci strategia efficace per abbattere i consumi, se prima non si sa quali dispositivi elettronici in casa consumano meno.

Cosa impatta maggiormente sui consumi domestici

Come spiegato nell’articolo di ExpressVPN sui consumi energetici legati alla tecnologia, al netto dei grandi elettrodomestici che tutti noi usiamo, in casa, e che ormai sappiamo bene essere i principali consumatori di energia elettrica, come condizionatori d’aria, forno, lavatrice, lavastoviglie, c’è un’altra categoria di dispositivi più piccoli e meno impattanti che, sommati, possono fare la differenza.

Si pensi banalmente a TV, caricabatterie, smartphone o PC, piastra per capelli, phon, e tantissimi altri strumenti elettronici di uso quotidiano che, seppure abbiano bisogno di meno corrente per funzionare, comunque, nel lungo periodo influenzano notevolmente lo spreco o il risparmio.

Passiamone in rassegna qualcuno.

Dispositivi di gaming

Le console utilizzate per giocare o anche solo il PC, tenuto a acceso oltre l’orario di lavoro per svolgere sessioni di gioco o partite online, porta con sé un dispendio energetico maggiore, semplicemente perché ha bisogno di essere alimentato per più tempo.

Questo vale sia per il funzionamento in sé del dispositivo, che per il suo raffreddamento. Si pensi, ad esempio, che una console di gioco consuma in media 0,07 kWh e che usata per due ore al giorno può condurre a un consumo medio mensile di 4,2 kWh.

Stufetta portatile

Anche i piccoli elettrodomestici che non hanno una localizzazione fissa in casa, ma si spostano di stanza in stanza, a seconda delle esigenze, possono avere un impatto maggiore di quanto si pensi. Spesso questi, come, ad esempio, una stufetta o un termoventilatore da 1500 W, utilizzati durante le fredde ore di lavoro o studio, impattano significativamente sui consumi di energia e sulla bolletta. In tal senso, può essere utile sapere che questo dispositivo consuma circa 1,5 kWh all’ora, che moltiplicate per un utilizzo di sole due ore al giorno, decisamente sottostimato rispetto alle abitudini medie, conduce a un consumo complessivo di 90 kWh al mese.

Smart TV

Oggi le televisioni non sono più quelle di una volta: se da una parte sono progettare per consumare meno e restituire immagini sempre più realistiche ed efficienti, dall’altro sono anch’esse connesse a internet, alimentando il consumo di energia elettrica, sia per un utilizzo più prolungato e non limitato solo alla visione dei canali nazionali, ma anche per la necessità di far funzionare più a lungo il router per la connessione.

Guardando ai numeri, una TV LED smart (4k e UHD) consuma in media 2,8 kWh al mese, ma solo se la si utilizza per appena 3 ore al giorno. Se si prova quindi a fare un calcolo su un numero di ore maggiore, tenuto conto che il consumo orario medio si aggira su 0,71 kWh per i modelli più piccoli. A questo si aggiunga poi anche il consumo di un decoder via cavo, che consuma circa 0,01 kWh, che acceso anche questo per 3 ore al giorno, porta a un consumo di 0.9 kWh.

Per quanto riguarda questi e altri dispositivi, quello che fa la differenza è l’impiego prolungato di questi dispositivi e il conseguente consumo che ne deriva. Lavorare sulle abitudini di fruizione, in tal senso, diventa quindi indispensabile per ridurre l’impatto della tecnologia su consumi, sprechi e bollette

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