Palermo-Juve e i “discursi ri café”2 min read

15 Marzo 2015 Uncategorized -

Palermo-Juve e i “discursi ri café”2 min read

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palermo-juve
@finestraaparta.it

Negli ultimi giorni la stampa aveva parlato di Palermo-Juve insistendo quasi unicamente sul fatto che la Signora avrebbe giocato con la testa alla imminente sfida di Champions con il Dortmund e che Allegri avrebbe dato grande spazio al turn-over. E, a essere sinceri, il tifoso palermitano un po’ sperava che i giornalisti avessero ragione.

La realtà è però ben diversa e le previsioni si rivelano, come diciamo noi a Palermo, solo “discursi ri café“, ossia cretinate da bar, perché la Juve gioca con grande concentrazione e il tanto annunciato turn over non si vede. Pirlo è assente forzato per infortunio, Pogba per squalifica e l’unico dei titolari a iniziare dalla panchina è forse Vidal che deve comunque entrare a inizio secondo tempo al posto dell’infortunato Storaro.

Di fronte alla rosa dei campioni d’Italia, sono invece le assenze di una squadra di provincia a farsi sentire di più. La mancanza di Morganella e Lazaar sulle fasce, ad esempio, ridimensiona fortemente la spinta e i cross dei padroni di casa.

Quel che è certo è che non è stata una bella partita. Specialmente il primo tempo. Ritmi abbastanza alti ma pochissime giocate degne di nota da entrambe le parti.

Il Palermo cresce invece nel secondo tempo (a fine partita sarà superiore agli ospiti per possesso palla). Ma si sa, la caratteristica principale della Juve è il suo cinismo e infatti alla prima (e forse unica) occasione, al 24′ passa in vantaggio con Morata che si inventa un gran gol. Il tutto nato da un errore di Vazquez, a nostro parere oggi tra i peggiori in campo.

Il Palermo prova a reagire con Jajalo e Belotti, che prendono il posto dei generosi Maresca e Barreto, e la partita aumenta di intensità senza però fruttare il gol sperato. Il Palermo, infatti, pur provandoci fino alla fine, non riesce a piazzare la zampata vincente. Peccato perché, vedendo la partita, il pareggio non sembrava né impossibile né immeritato contro questa Juventus ormai lanciata a tutta birra verso l’ennesimo scudetto.

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A Palermo sin dal '600, sono un clan familiare sparso in giro per lo Stivale. Si riuniscono periodicamente presso il desco della nonna Ninetta. Il maggiore è emigrato a Milano per laurearsi in Comunicazione. Tra le sue passioni il teatro e i babbaluci al picchiopacchio della nonna. Ha fondato Plan Be. L'altro cugino quest'anno ha fatto il blogger, il copy, il cameriere, l'indoratore, il dottorando, il carpentiere, il bibliotecario. L'anno prossimo vorrebbe fare l'astronauta, il cardiochirurgo, l'apicultore e il ballerino.
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