Palermo-Inter: partenza lenta2 min read

21 Settembre 2014 Uncategorized -

Palermo-Inter: partenza lenta2 min read

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Palermo-Inter 1-1. Sarebbe facile lasciarsi prendere dallo sconforto per altri 2 punti buttati via, ma è ancora presto e la squadra dovrà dimostrare la solidità (che non c’è stata l’anno scorso) proprio imparando da queste partite. In fretta.

Parliamoci chiaro: se una squadra non vince anche quando gioca maluccio non può ambire alle prime posizioni in campionato. L’Inter di stasera è una squadra brutta e impacciata, e si vede subito: dopo 120 secondi Vidic fa un errore dalle tinte oscene e il Palermo è già 1-0. Una buona squadra, quella rosanero, che stramerita il pareggio e anzi, probabilmente recrimina per aver fallito le migliori occasioni.

Inter imballata in difesa, rocciosa a centrocampo -ma solo Kovacic è in grado di cambiare ritmo e passo– in attesa davanti, dove Icardi e Osvaldo ricevono pochissimi palloni. Il periodo migliore della squadra è tra fine primo tempo e inizio secondo, con un bellissimo gol di Kovacic -ha imparato a tirare in porta!- e due gol annullati, il primo giustamente il secondo meno.

Il finale che ci si aspetta è da assedio, invece il cambio di Mazzarri (fuori Kovacic dentro Palacio) non paga ed è il Palermo a fare la voce grossa. Poi arriva il 94′, con l’inzuccata di Osvaldo e il miracolo di Sorrentino. Peccato, ma pareggio giusto.

Ora non è tempo di lamentazioni o critiche, tra tre giorni si rigioca e la squadra ha più che mai bisogno di vittorie: sperando che i punti persi a Torino e stasera servano da lezione, perché se Juve e Roma sembrano lontane, con le altre si può competere, a patto di non ripetere errori banali e grossolani come quelli della nostra colonna difensiva serba.

Migliore in campo: Kovacic, si vede solo a sprazzi ma è l’unico che illumina la squadra.

Peggiore in campo:  Vidic, un errore solo ma fatale.

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Scatto in profondità, controllo e, prima del tiro, un impercettibile passo di danza che manda in tilt gli avversari e libera la porta. Tango Hesitation lo chiamano, un movimento sublime un cui tutto – il ritmo, la passione e anche un pallone – rimane sospeso per una frazione senza tempo. Arte e struggimento: il piede e il volto di Diego Milito.
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