Ferrari F1 2015: tra passato, presente e futuro3 min read

4 Febbraio 2015 Uncategorized -

Ferrari F1 2015: tra passato, presente e futuro3 min read

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ferrari f1 2015
@latercera.com

Con i test collettivi in programma a Jerez (in conclusione nella giornata odierna), si è aperta ufficialmente la stagione 2015 della F1. Una annata sicuramente di ricostruzione per la Ferrari, reduce da una passata stagione decisamente negativa, culminata con una assenza di vittorie dopo 21 anni ininterrotti con almeno un successo stagionale. Un quadro così desolante non poteva che dare il “la” a dei profondi cambiamenti, che hanno riguardato l’intero assetto della scuderia a partire dai vertici.

Ferrari F1 2015: la gestione sportiva

È cambiata innanzitutto la gestione sportiva della Ferrari, con l’arrivo della coppia Marchionne-Arrivabene al timone del team, in sostituzione di Montezemolo e Mattiacci. Il loro approdo in rosso è sicuramente un passo in avanti da un punto di vista politico, perché si tratta di due uomini capaci di far valere la propria influenza in certe decisioni a sfondo regolamentare, nonché di gente abituata a districarsi in mezzo ai tanti “piranha” che popolano la F1, ed il suo management in particolare.

Una svolta che si avvertiva come necessaria, dopo un ultimo periodo in cui Montezemolo e soci sono sembrati spettatori passivi del campionato, quasi più interessati ad esserci che a competere seriamente per vincere, tra budget maggiormente contenuti ed una certa passività nelle decisioni (spesso controverse) prese da chi gestisce il carrozzone. Ed un primo importante risultato ottenuto è stato quello di vedersi concessa, così come per gli altri team ovviamente, la possibilità di sviluppare il motore a stagione in corso, venendo meno quel regime di “congelamento” dei propulsori che sicuramente non ha aiutato Renault e Ferrari ad essere competitive nei confronti di Mercedes e dei suoi motorizzati, con i risultati che abbiamo visto in pista nella passata stagione.

Limitarsi a considerare l’incidenza della power unit sugli insuccessi della Ferrari versione 2014 sarebbe comunque limitativo, perché il progetto nella sua totalità si è rivelato un completo fiasco. E per questo motivo sono saltate due teste molto incidenti sulla situazione tecnica venutasi a creare: Pat Fry e Nicolas Tombazis, quest’ultimo capo-progettista delle ultime versioni, tutt’altro che esaltanti, della rossa.

Al loro posto, il team ha voluto dare fiducia al cavallo di ritorno James Allison, che a partire da questa stagione vedrà decisamente implementati i suoi poteri di direttore tecnico, nonché a due elementi cresciuti in casa, Simone Resta e Mattia Binotto, che si occuperanno (da vedere se in via definitiva o meno) della progettazione e dello sviluppo della power unit. A questi uomini spetterà il compito di condurre e guidare lo sviluppo di una vettura che sicuramente risentirà ancora della gestione tecnica esautorata a fine 2014, ma dalla quale è lecito aspettarsi dei passi in avanti nel corso della stagione.

Ferrari F1 2015: nasce l’era Vettel

Un altro cambiamento importante è senza dubbio quello che ha visto arrivare in Ferrari Vettel, il quale si affiancherà a Raikkonen, riconfermato dopo la scorsa deludente stagione. Il tedesco è certamente il pilota di punta della scuderia, l’uomo chiamato a riportare in alto la Ferrari dopo un quinquennio con Alonso che non ha sortito i risultati sperati, sicuramente più per colpa delle mancanze del team che per il rendimento (sempre molto elevato) dello spagnolo. Sebastian è conscio che la strada per ripartire è lunga ed impervia, e da questo punto di vista la durata del contratto siglato con la scuderia italiana (un triennale) fa comprendere come il tedesco dovrà armarsi di spirito e pazienza, per riuscire a conquistare risultati degni sia del pilota in questione, che della tradizione del team.

Raikkonen, invece, è chiamato a riscattarsi dopo un 2014 vissuto tra grandi difficoltà di adattamento al mezzo, che lo ha relegato ad un sostanziale anonimato: sarà interessante vedere il suo rendimento, perché essendo uno dei pochi punti fermi rimasti tra le due stagioni, potrà far comprendere se e quanto la vettura riuscirà a progredire a campionato in corso, in modo da valutare l’operato complessivo e tirare delle prime somme.

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Studente di giurisprudenza come "occupazione" ufficiale e appassionato di sport in generale, più come spettatore che come atleta, ahimè. Seguo con particolare interesse gli sport motoristici e da qualche anno a questa parte il motomondiale (ma pure la superbike), pur essendomi avvicinato ad essi con le 4 ruote e la F1.
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